Settima puntata
- appendice: LA PORTA DEL SOLE
Questo
monumento, diventato il simbolo archeologico della
cultura di Tiahuanaco, è stato ricavato da un unico
blocco d'andesite, che si stima abbia un peso di circa
cento tonnellate e che oggi presenta in alto a destra
una crepa, sicuramente di origine sismica.
L’intero
fregio superiore è ricoperto da una serie di figure
alate stilizzate che sovrastano una fila d'altre figure,
nelle quali sono riconoscibili esseri umani, condor, un
toxodonte ed un proboscidato (di cui abbiamo
parlato nel corso del presente lavoro), nonché vari
simboli dall’ignoto significato.
Nel centro del fregio è stata ricavata un’enigmatica
figura umana, il cui volto è contornato da una serie di
raggi e le cui mani reggono due strani oggetti, simili a
due scettri oppure a due mazze da guerra, ma che
potrebbero anche rappresentare fulmini celesti. Le
figure alate di cui sopra, alcune con volti umani, altre
con teste di condor, sembrano tutte correre verso la
grande figura centrale.
L’interpretazione di questo grande rilievo è quanto mai
problematica e soggiace a numerose teorie; quella più
accreditata è che si tratti di un elaborato ed artistico
calendario, relativo alle fasi del pianeta
Venere, nel quale ciascuna delle figure alate
rappresenterebbero un “portatore di giorni”.
Quanto alla figura centrale, essa appare come
inginocchiata su di una piramide a tre livelli, al cui
interno è raffigurata una piccola stanza, dalla quale
partono sette passaggi simili a canali idrici:
Si è
ipotizzato che la piramide a tre livelli rappresenti il
“Puma Punku” e che la piccola stanza interna,
dalla quale si dipartono gli anzidetti sette passaggi,
sia in esso contenuta.
Un’altra ipotesi considera la piramide a tre livelli una
stilizzazione del manufatto chiamato “Akapana”, il che è
forse più plausibile, considerato il tipo di struttura
che segue nella prossima pagina.
Fine
settima puntata
- segue appendice "IL PUMA PUNKU" |