Caro Antonio Masia,
voglio parlare del FondoComit in quanto, in questi giorni, ho ricevuto diverse mail, nonché diverse telefonate da quasi tutto – diciamo così – il territorio nazionale (una anche da Nizza), da parte di colleghi di ogni ordine e grado, i quali, come il sottoscritto, sono portatori di un forte, ma anche giustificato malumore in merito all’andamento della liquidazione del fondo che, di certo, non privilegia la… fretta.
Tutti mi hanno detto che serpeggia la voglia di una forte reazione in quanto la pazienza ha ormai varcato la soglia della tolleranza. Ed in ciò, non posso che convenire.
Per questo, ieri, ho preso carta e penna, anzi PC e stampante, e mi sono rivolto direttamente al Ministro della Giustizia, Paola Severino, seguendo questo iter: ho pregato un mio amico senatore Pd di consegnare al Ministro della Giustizia, in Via Arenula, un’istanza, corredandola di diverse motivazioni che non sto a ripetere in quanto note. Egli mi ha confermato che lo farà subito e con molto piacere.
Potevo farlo anche attraverso il difensore di B. (per il caso Ruby), anche lui molto amico, anche se sono diametralmente opposto al suo pensiero politico (Pdl), ma ho preferito evitare per ragioni appunto di opportunità personali. Avrai capito che si tratta di un avvocato che sa dimostrare che la neve è di color…nero (nipote di Moubarak docet !).
In detta istanza ho detto che la pratica si trascina dal 2006 e che, fra ricorsi, controricorsi, appelli e quant’altro, il piano di riparto finisce ogni anno per …smagrire. Del resto, 5.000 euro al mese per ogni liquidatore, non è poco, specie di questi tempi.
Di questo ho voluto informarti, pur ringraziandoti delle tue varie e precise informazioni circa l’andamento di questa penosa vicenda legale-amministrativa, confortato e supportato da molti e molti colleghi, i quali, come il sottoscritto, stanno percorrendo lo spazio restante al loro cammino terreno, non sottacendo che molti, purtroppo, sono già passati ad altra vita..
Mi scuso per la schiettezza, a volte…graffiante e, con l’occasione, ti porgo, Caro Antonio, i miei migliori saluti.
Arnaldo De Porti - 7 febbraio 2012
Scrivete ad Arnaldo
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pagine
Fondocomit: è in liquidazione o stanno liquidando
"mortis causa gli iscritti?
Liquidazione del Fondocomit: un invito ai colleghi
Ecco il testo della lettera al Ministro della Giustizia
RACCOMANDATA R.R.
(e copia a mano tramite un Senatore della Repubblica)
Feltre, 6 febbraio 2012
Chiar.ma Molto-urgente !
Dott. ssa PAOLA SEVERINO
Ministro della Giustizia
R o m a
Mi presento: sono un funzionario in pensione della Banca Commerciale Italiana, anni 77 fra qualche giorno, che ha già avuto modo di apprezzare la Sua valida e trasparente determinazione in questo Governo guidato dal Sen. Mario Monti, che stimo moltissimo.
Le sottopongo un problema che investe circa 10.000 pensionati della predetta mia Banca.
E’ in corso di liquidazione, da ormai 7 anni, un fondo di circa 300 milioni di Euro, che non ha potuto più elargire le rendite perché, - secondo quanto mi è stato riferito - essendo esso diventato antieconomico, non è stato più in grado di erogare dette rendite ai relativi beneficiari, optando per la liquidazione.
L’ammontare della liquidazione “pro-capite” dovrebbe attestarsi dai 15.000 ai 50.000 Euro, ma detta liquidazione, oggetto di ricorsi e controricorsi in Tribunali, Corti di Appello, Cassazione ecc., anche se più volte sollecitata, sembra essere gestita con una certa… flemma di tipo anglosassone; e ciò non soltanto a mio avviso, oltre a far lievitare i costi rivenienti inevitabilmente dalle continue spese legali, provocando pertanto una forte erosione del riparto finale: dall’ultimo bilancio inviatoci dal Fondo stesso al 31,12.2010, S.E.&.O., risulta che i liquidatori percepiscono circa 5.000 Euro al mese, a cui si devono aggiungere gli annessi e connessi di tutto l’entourage amministrativo. E detto fondo è in liquidazione, mi pare dal 2006...
Siccome si tratta di una questione molto importante anche sotto l’aspetto etico-sociale, essendo i pensionati molto avanti con gli anni senza dimenticare che molti sono già passati ad altra vita, Le sarei davvero molto grato, a titolo puramente personale e nell’assoluta certezza di interpretare il pensiero delle predette 10.000 persone, e tenuto conto altresì dell’ammontare piuttosto cospicuo da ripartire agli aventi diritto ancora in…vita, se Lei volesse cortesemente e con molta urgenza, interessarsi del caso che, a mio avviso, non privilegia certo la…fretta, tanto da dover malignare alla Giulio Andreotti che “A pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si indovina…”
Mi perdoni il frizzo, peraltro accompagnato da una stima illimitata verso la Sua persona.
Con i migliori saluti, ed un sentito grazie per un Suo cortese cenno.
Arnaldo De Porti – Via Telva 42
32032 FELTRE (BL)
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