Quarta parte - 1900: i favolosi anni 60 (prima parte)
 

Entriamo nel pieno dei favolosi anni ’60.

Nel ’62  il Festival degli sconosciuti di Ariccia, ideato da Teddy Reno  scopre nuovi talenti come Dino, i Rokes e Rita Pavone.  Il festival   di Castrocaro (concorso voci nuove) porterà alla ribalta nomi come Gigliola Cinquetti, Alice, Luca Barbarossa, Zucchero. Nel 1962 nasce il Cantagiro, organizzatore Ezio Radaelli, il primo anno vinse  Adriano Celentano con “Stai lontano da me”. Nel 1964 nasce il Festivalbar. Nello stesso anno nasce anche il Disco per l’estate (la prima edizione la vinsero i Marcellos Ferial con Sei diventata nera) . Nico Fidenco intanto canta Legata a un granello di sabbia, Gianni Meccia Il pullover, mentre Edoardo Vianello lancia Con le pinne, il fucile e gli occhiali, I Watussi, Guarda come dondolo. Si balla il twist e l’hully-gully, balli di gruppo, comincia a tramontare il ballo di coppia.  Sempre nel 1964 Gigliola Cinquetti vince l’eurofestival con “Non ho l’età” e Rita Pavone lancia “La partita di pallone”. Gigliola e Rita sono due ragazzine che hanno dato inizio alla moda dei cantanti  giovanissimi, così Gianni Morandi che si fa avanti con  successi come Andavo a cento all’ora, Fatti mandare dalla mamma, In ginocchio da te, Non son degno di te, Se non avessi più te, La fisarmonica, C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, Ma chi se ne importa, Scende la pioggia) o Paul Anka.   Nello stesso periodo emergono figure come Fred Buscaglione che  “con il suo aspetto rude alla Clark Gable” e la voce rauca cantava storie tipo “Bulli e pupe” come Che bambola, Era piccola così,  Peppino Di Capri che operò un rinnovamento nella canzone napoletana interpretando in chiave moderna antichi brani come Voce ‘e notte e Piscatore ‘e Posillipo affermandosi come cantante da night,  Nicola Arigliano che  interpretò lo stile swing sentimentale e Bruno Martino che, con uno stile fra il jazz e la musica pop, raggiunse un successo mondiale con le canzoni Estate, Ed è subito sera, E la chiamano estate.  Era nata la passione per il night che permetteva  di scoprire nuove emozioni e  i balli alla moda. In questo campo ancora nuove canzoni cantate da Don Marino Barreto (La più bella del mondo, Arrivederci, Angeli negri) e Fred Bongusto  (Amore fermati e Una rotonda sul mare 1964). Venerdì  6 gennaio 1967 alla radio ha inizio la Vetrina di hit-parade presentata da Lelio Luttazzi. La classifica di Luttazzi delle canzoni più preferite dal pubblico  era seguita da moltissimi appassionati di musica.

Adriano Celentano  intanto offre un modello giovanile diverso, “un po’ Elvis Presley, un po’ Jerry Lewis”, un modello anticonformista e con “Ventiquattromila baci” diventa il nostro cantante rock. La locuzione ‘rock ‘n ‘roll (dondola e rotola), esisteva già, e da parecchio tempo, nella musica americana che era divisa in tre generi: la musica pop (commerciale-popolare, della borghesia urbana), la country music (delle masse contadine) e il rhythm and blues (della popolazione di colore).

Abbiamo anche in Italia  l’invasione del rock ’n ‘roll con i film di Elvis Presley e  i rocker all’italiana  come Celentano, Gaber, Ghigo, Little Tony, Ricky Gianco. Con “Il tuo bacio è come un rock” e “Ciao ti dirò” Celentano s’impone come “il molleggiato” “traendo forza dal movimento fisico e mimico”  (Dizionario della canzone italiana –N. Sisto). Canta i desideri giovanili senza mezzi termini o sentimentalismi anni ’50, narra  dei “primi comportamenti ribelli dei giovani” (Il problema più importante per noi è di avere una ragazza di sera”). Con Celentano abbiamo un nuovo mondo musicale che condividerà con Mina nuovo teen-idol degli anni ’60. “Stai lontana da me”, versione italiana di Tower of Strenght  di Burt Bacharach è un suo grande successo del 1962 con cui inizia la collaborazione con Mogol con il quale alla fine degli anni ’90 lancia il disco Non so parlar d’amore. Crea il clan con Don backy, Ricky Gianco, Gino Santercole, Detto Mariano e altri. Troviamo la sua nostalgia per un mondo che va scomparendo ne’  Il ragazzo della via Gluck 1966, brano con cui inizia la sua battaglia ecologica. E lancia ancora Pregherò versione italiana di Stand by me, e Grazie prego scusi, Ciao ragazzi, Chi ce l’ha con me, canzoni che rispecchiano gli stati d’animo dei giovani ed evidenziano anche un contenuto sociale. Nel 1968 lancia  due belle canzoni melodiche  Azzurro (di P. Conte) e Una carezza in un pugno (di Santercole). Pietro Germi lo dirige in Serafino e nel 1972 con Prisencolinensinanciusol anticipa il canto parlato (rap).  La canzone stava proprio cambiando.