TERZA PARTE: CAPITOL REEF NATIONAL PARK, CANYONLAND NATIONAL PARK, ARCHES NATIONAL PARK

 

 

Quinto e sesto giorno

 

Dopo avere pernottato nel parco del Bryce Canyon,  in un Best Western Hotel di recentissima costruzione e assai confortevole, ripartiamo di mattina, sempre con la temperatura sullo zero ma con un cielo azzurrissimo,  per altri due parchi nazionali sempre nello Utah: il Capitol Reef National Park e il Canyonland National Park. 

Entrambi questi due parchi hanno caratteristiche similari: lunghi costoni di roccia con guglie e picchi, in un terreno rosso di sabbia. La vegetazione e’ scarsa data anche l’altititudine, sempre intorno ai 2000 metri. 

Nell’ interno del Canyonland National Park, c’e’ un punto caratteristico chiamato “Dead horse point” dove dall’alto di uno sperone si puo’ ammirare il sottostante fiume Colorado che compie diverse curve scavate nella roccia. Il paesaggio e’ “lunare”. La leggenda narra che di cavalli assetati che alla vista del fiume si siano lanciati nello strapiombo per raggiungerlo. Da qui il nome del posto. 

Dal Bryce Canyon alla cittadina di Moab, Utah, dove pernotteremo ci sono circa 450 km. molti dei quali in territorio appartenente agli indiani. 

Moab e’ il punto di partenza per gite sul Colorado in zattera (rafting) e anche per gli amanti del fuoristrada in motocicletta. 

Poco distante e’ lo Arches National Park. Su un vasto altopiano, scavati nella roccia ci sono vari archi naturali che si possono raggiungere a piedi dalla strada asfaltata, con tempi variabili dai 5 minuti a piu’ di un’ora. Questo parco e’ stato utilizzato per alcune scene del film “Thelma and Louise”. 

Lasciamo il parco e ci dirigiamo verso la Monument Valley, che giace tra lo Utah e l’Arizona. Attraversiamo la riserva indiana dei Navajo. Questa e’ la terza volta a distanza di anni che visitiamo la Monument Valley, ma la sua bellezza non finisce mai di stupirmi e affascinarmi.

Per i cultori dei film western, come il sottoscritto, il visitare questa valle e’ una specie di culto. Molti dei piu’ famosi film western sono stati infatti girati qui. Il grande John Ford l’aveva scoperta agli inizi degli anni 50 per dirigere i suoi films piu’ famosi come Stagecoach (ombre rosse), Fort Apache, Rio Grande e “The Searchers”. Ma anche recentemente e’ stata immortalata in films di diverso genere, come “Mission Impossible” (Tom Cruise), “The Eiger Sanction”  (Clint Eastwood)  e ultimo, “Forest Gump”.  In quest’ultimo, ricorderete forse la scena di Forest (Tom Hanks) che sta percorrendo, di corsa e in  silenzio,  in lungo e largo gli USA e arrivato nella Monument Valley, su una lunga strada in salita, seguito da un codazzo di ammiratori, di botto si ferma e si volge verso i presenti e finalmente decide di parlare: “I’m tired, I want to go back home” (sono stanco, voglio tornare a casa).

Ebbene abbiamo percorso proprio questo pezzo di strada per arrivare all’ingresso del parco della Monument Valley. Quando c’eravamo stati trent’anni fa e nel 2001 la strada di accesso non era asfaltata. Ora lo e’ e hanno costruito un ottimo albergo, The View Hotel, che si affaccia proprio sul parco, e come dice il nome offre una vista bellissima delle rocce sottostanti. 

Siamo in riserva indiana Navajo e anche l’hotel e’ di proprieta’ degli indiani, come indiani sono tutti gli addetti ai lavori. Passeremo la notte in questo hotel per assistere ai colori delle rocce al tramonto e all’alba.

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOL REEF NATIONAL PARK (cliccare sulle miniature per ingrandirle)

 

 

 

 

CANYONLAND NATIONAL PARK (cliccare sulle miniature per ingrandirle)

 

 

 

ARCHES NATIONAL PARK (cliccare sulle miniature per ingrandirle)