QUARTA PARTE: MONUMENT VALLEY, GRAND CANYON, LAKE POWELL

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Settimo e Ottavo giorno

 

In mattinata visitiamo la Monument Valley accompagnati da una guida indiana con il suo fuoristrada. Come detto nella precedent puntata, la Monument Valley e’ territorio degli indiani Navajo e quindi solo un piccolo tratto e’ accessibile con la propria auto, ma le condizioni della strada sono pessime e quindi si va a  rischio delle sospensioni e della coppa dell’olio.

L’aria e’ frizzante, siamo intorno agli zero gradi ma il cielo e’ di un azzurro splendente. Alcune famiglie Navajo vivono nella valle dedite all’allevamento del bestiame. Le loro condizioni di vita rimangono assai modeste.  Vivono in casupole a cono, dette “hogan” fatte di sabbia e terra compressa e vendono ai turisti collanine e spille. Anzi, grazie all’aumento notevole del turismo negli ultimi anni, le condizioni di vita dei Navajo sembrano migliorate rispetto a quelle che osservai trent’anni fa quindo visitai per la prima volta questa zona.

La visita con la guida Navajo, che di tanto in tanto ci intrattiene con nenie indiane, dura circa due ore (65 dollari a persona).

Nel pomeriggio ci dirigiamo verso il Grand Canyon, attraversando sempre la riserva indiana Navajo. La strada e’ un rettilineo di circa 150 km. e il terreno intorno e’ spesso variopinto.

Entriamo nel parco nazionale del Grand Canyon dal versante est. Siamo sempre su un altipiano di circa 2000 metri di altitudine e improvviasamente lasciamo il deserto e entriamo in una vasta foresta di conifere  (Kaibab National Forest) che ci accompagnera’ fino al bordo del canyon.

Il Grand Canyon e’ per me il piu’ bel parco nazionale negli USA e uno dei piu’ affascinanti spettacoli della natura che abbia mai visto nei mie viaggi. Questa e’ la mia terza volta che lo visito ma ogni volta e’ una sensazione diversa e stupenda. Per gli amanti della foto e’ poi un “paradiso terrestre”.

Arriviamo al villaggio che e’ sul bordo meridionale (south rim, )  del Canyon. Pernotteremo all’albergo El Tovar, costruito agli inizi del secolo scorso come stazione ferroviaria che si trova proprio sul ciglio del Canyon. La vista che si gode e’ spettacolare, i colori specialmente al tramonto e all’alba sono incredibili. Ottimo il ristorante dentro all’albergo. Per trovare posto in albergo e al ristorante ho dovuto prenotare con due mesi di anticipo.

Il Grand Canyon e’ lungo 227 miglia e largo 10 miglia da bordo a bordo.  si e’ formato nel corso di decine di millenni grazie anche all’erosione delle acque del fiume Colorado che vi scorre nella sua intera lumghezza. Dal bordo sud ,  che si trova a circa 2000 metri di altitudine,  al fondovalle, dove scorre il fiume, ci sono circa 1000 metri di dislivello. Per i curiosi il bordo nord, anche esso accessibile dalla strada, e’ di circa 300metri  piu’ alto del bordo sud.

Dal bordo sud del Canyon  il fiume non e’ sempre visibile. C’e’ una strada che lo costeggia  per circa 30 km. con parecchi punti di osservazione che permettono la vista del fiume. La strada pero’ non e’ percorribile dalle auto private, c’e’ un bus gratuito che ti ci porta, sostando alle varie fermate.

Per gli amanti dello “hiking” , ci sono sentieri in discesa che portano a fondovalle . Per quelli amanti del brivido e con il fondoschiena a prova d’urto, si puo’ scendere a fondovalle a dorso di mulo lungo un sentiero assai stretto e ripido. Infine c’e’ anche la possibilita’ di percorrere il Grand Canyon lungo il Colorado con zattere (rafting). 

Per la storia i primi esploratori, spagnoli,  arrivarono nel Canyon nel 1540 e circa 250 indiani ancora vivono nel fondovalle.

Ho detto prima della ex stazione ferroviaria. In verita’ esiste ancora un treno turistico che da Williams, Arizona, porta al bordo sud del Grand Canyon. La locomotiva e’ a vapore e le carrozze sono “ storiche”. Il viaggio di andata e ritorno si fa in giornata e il treno sosta per tre ore al Grand Canyon.

La prima volta che visitai il Grand Canyon  feci anche un giro in elicottero che in trenta minuti mi condusse dal bordo sud a quello nord e ritorno. Vola basso sulla foresta e appena superato il bordo sud, scende per un centinaio di metri entro il Canyon per arrivare al bordo nord. Il volo fu indimenticabile!!!

Dal Grand Canyon ci dirigiamo a nord e precisamente a Page, Arizona che raggiungiamo dopo 250km. Page fu fondata nel 1960 per dare ospitalita’ agli operai addetti alla costruzione della diga sul Colorado, a monte del Grand Canyon.

Per effetto della diga, le acque del  Colorado hanno invaso i canyons vicini e  formato il Lago Powell che si estende per ben 180 km, con diverse diramazioni. Il lago e’ spettacolare poiche’ i canyons si sono trasformati in fiordi navigabili. E’ un paradiso per gli amanti di pesca sportiva data l’abbondanza di trote.

Sito internet:   http://www.lakepowell.org 

Nel 2001 eravamo gia’ stati al Lake Powell e allora avevamo fatto un giro di un’ ora con un piccolo aereo ad elica, monomotore e ne avevamo avuto un ricordo indelebile per la estrema bellezza del paesaggio. Qyesta volta abbiamo fatto un giro in barca di cinque ore e anche questa esperienza e’ stata entusiasmante. La barca si e’ inoltrata in diversi fiordi di cui alcuni assai stretti di difficile navigazione. E’ certamente un’escursione da raccomandare per la bellezza della natura e il contrasto tra le pareti a picco delle rocce di colore rosso e bianco e l’acqua azzurra splendente del lago. Tra le due comunque preferisco quella in aereo.