Banca – Territorio – Sviluppo
(Cariplo e Mediocredito Lombardo: testimonianza di straordinarie
realtà)
Seconda Puntata
La sua missione, sin dall'inizio, fu “la
concessione di crediti a medio termine alle mede e piccole
imprese industriali al fine di mettere a valore risorse
economiche e possibilità di lavoro nel territorio della
Lombardia”.
Essa si realizzò attraverso alcune scelte fondamentali, anche
innovative, che riguardavano in sintesi risorse umane, aspetti
operativi, rapporti istituzionali, rapporti interbancari.
1) Le risorse umane: selezione, per i vertici, di persone
provenienti per lo più dal di fuori del settore bancario
(dall'industria, dalle professioni, dall'amministrazione
pubblica); formazione qualificata dei giovani collaboratori (con
curriculum scolastici di eccellenza): corso post-universitario
biennale serale Bocconi (anticipatore del Master SDA); corsi
interni introduttivi per i nuovi assunti e di consolidamento nel
prosieguo; formazione evoluta per funzionari e dirigenti:
impulso a studi e ricerche sulla storia, la realtà ed i
fabbisogni dell'industria lombarda.
2) Gli aspetti operativi: innovazione delle procedure di analisi
aziendale e modalità istruttorie indirizzate alla valutazione
tanto del presente che delle potenzialità future, in cui il
Conto Economico ed i Flussi Finanziari avevano viepiù la
precedenza sullo Stato Patrimoniale; approfondimento degli
strumenti di conoscenza di situazioni e prospettive di mercato;
organizzazione interna passata da settori crediti “merceologici”
a settori crediti “geografici” (recuperando però le conoscenze
merceologiche attraverso commissioni di esperti) e concentrando
in ogni settore creditizio l'intero rapporto con il cliente
(dallo sviluppo, all'erogazione, all'agevolazione, alla
revisione), così da facilitare semplificandolo il rapporto con
il cliente-impresa; raccolta attraverso propri strumenti di
risparmio a medio e lungo termine, a tassi fissi e variabili,
che consentiva il finanziamento delle imprese a condizioni
opportune e convenienti.
3) I rapporti istituzionali: rapporti consolidati con
associazioni imprenditoriali nazionali, settoriali e
territoriali nonché con ministeri pertinenti (Industria e Tesoro
in primis), ma pure Banca d'Italia e ABI con cui si collaborava
anche per la stesura di disegni di legge e decreti riguardanti
le piccole e medie imprese; la legge 1329 del 1965 (Legge
Sabatini), formidabile strumento di finanziamento per agevolare
l'investimento in macchinari e impianti produttivi delle piccole
e medie imprese per almeno 30 anni, è stata nella sua stesura e
nella sua applicazione un esempio straordinario di
collaborazione tra Mediocredito Lombardo, Unione Costruttori
Macchine Utensili e Ministero Industria; rapporti rilevanti con
Mediocredito Centrale, BEI e Banche dell'Est Europa
specializzate nel commercio estero, sempre alla ricerca di nuove
e appropriate opportunità di sostegno finanziario delle piccole
e medie imprese; promozione e sviluppo dell'Associazione degli
Istituti Regionali (ASSIREME) nell'ambito della quale arricchire
e diffondere esperienze e formulare proposte alle istituzioni.
4) I rapporti interbancari: La lungimirante apertura del
capitale, della governance e dell'operatività ad un vasto numero
di banche e di altre istituzioni finanziarie, consentiva un
importantissimo network di collegamento con le diffuse realtà
imprenditoriali sul territorio, al di là delle pur notevoli
potenzialità della fondatrice Cariplo; la copertura sistematica
degli investimenti produttivi con credito a medio e lungo
termine permetteva alle predette banche, così dette ordinarie,
di concentrarsi nell'assistere le piccole e medie imprese per le
esigenze commerciali, assicurando così alle stesse l'equilibrio
del passivo e dei flussi finanziari; i rapporti di forte
collaborazione con queste stesse banche faceva sì che si potesse
fornire al cliente un servizio integrato di alta qualità e
rispondenza e consentire uno scambio di informazioni valutative
di particolare utilità reciproca.
Fine seconda puntata
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