CONCLUSIONE
I risultati delle
ricerche effettuate sulla scorta degli elementi ad oggi
disponibili non consentono certamente di liquidare il problema
come frutto della fantasia.
Anzi, i vari elementi di prova addotti permettono di capire che
questa Civiltà Preistorica non solo
sarebbe esistita, ma sarebbe stata anche molto evoluta ed in
possesso di mezzi tecnologici di rilievo.
Distrutta e scomparsa in un cataclisma apocalittico, lasciò solo
un labile ricordo nei miti storici e religiosi di molti popoli,
che, ovviamente, adattarono il fenomeno al loro grado di
evoluzione e cultura.
É, pertanto, da ripensare l’idea sin qui sostenuta dagli storici
che la civiltà abbia sempre uno sviluppo
lineare e progressivo (e questo ultimo concetto contrasta con
l’affermazione dei medesimi storici,
riportata all’inizio di questo lavoro, che le civiltà sumera ed
egizia sono sorte all’improvviso e
già mature).
Come si può constatare ai giorni nostri, possono normalmente
coesistere società primitive con altre
avanzate, così come diversi gradi di sviluppo. É quindi
possibile che sia esistita dieci/ventimila anni
fa un’evoluta civiltà che conviveva con genti paleolitiche
sparse sul resto del pianeta, in condizioni
climatiche diverse da quelle odierne.
Ecco, quindi, che conoscere meglio il nostro passato va incontro
all’eterna domanda: CHI SIAMO
E DA DOVE VENIAMO?
Approfondire questi argomenti potrebbe significare, peraltro,
dover riscrivere la storia dell’umanità,
anche se ciò non è ben visto in molti ambienti, seppur per
contrastanti diversi motivi.
C’è inoltre un aspetto, di non trascurabile importanza, che
scaturisce da queste problematiche, vale
a dire che, quanto è probabilmente accaduto circa diecimila anni
fa, suona da monito per l’uomo
d'oggi, affinché trovi il modo di difendersi per quanto
possibile dalle insidie che vengono dallo spazio.
Non dimentichiamo che gli astronomi considerano un evento quale
quello di cui si è trattato in
questo lavoro: “certus an, incertus quando”.
Queste pagine possono concludersi citando un passo di un libro
del defunto Prof. Charles Hapgod,
eminente scienziato del Keene State College del New Hampshire
(USA), molto stimato da Albert
Einstein ed autorità mondiale in tema di geologia fisica
terrestre, oltre che appassionato di storia e
cartografia, che così scrisse:
“Dopo migliaia d’anni di vita passati cacciando e
raccogliendo i frutti spontanei della terra,
l’uomo diventa improvvisamente agricoltore ai lati opposti del
pianeta e nello stesso momento. Ciò
non sarebbe potuto accadere senza l’intervento di una qualche
forza catalizzatrice.
Lo studio dei molti aspetti caratterizzanti la Terra negli
ultimi diecimila anni, ci porta alla conclusione
che esisteva una fiorente civiltà marittima, diffusa nel mondo
ben prima del 4000 a.c. e che,
probabilmente, aveva il suo centro nel continente antartico,
allora in gran parte libero dai ghiacci.
D’altro canto le antiche mappe, che evidenziano l’Antartide,
dimostrano inequivocabilmente che
chi le tracciò visse in questo continente, quando ancora non era
ricoperto dall’attuale calotta di
ghiaccio”.
** * **
Nel momento di mettere in rete questo lavoro, è apparsa la
notizia da parte dell’Agenzia Russa
NOVOSTI del ritrovamento nel Kirghizstan dei ruderi di un’antica
grande città.
Il sito è stato casualmente scoperto, ad una profondità variante
tra i 5-10 metri, sul fondale del lago
Issyk Kul, che si trova al confine con la Cina, tra alte catene
montuose che contornano l’ampia vallata
e nelle cui vicinanze sorge la città di Chihu, menzionata più
volte nelle cronache delle prime
dinastie cinesi.
Questo grande insediamento urbano è stato datato a più di
venticinque secoli or sono e presenta uno
sviluppo analogo a quello della coeva civiltà greco-classica.
Oltre a formidabili mura difensive (in alcuni punti lunghe più
di cinquecento metri), insiste un tessuto
urbano esteso per parecchi chilometri quadrati, che presenta un
grado molto progredito nelle
sue architetture e negli oggetti d’uso comune recuperati nei
fondali.
In altre parole ci troviamo di fronte ad una vera e propria
metropoli del passato, costruita in una vallata
tra alte catene montuose, dove mai si sarebbe sospettato
esistesse una così alta forma di civilizzazione.
Insieme agli imponenti resti in pietra di mura e d'edifici
urbani, sono stati altresì rinvenuti numerosi
oggetti d’uso comune (quali asce da guerra, punte di lancia e di
freccia in metallo, pugnali stupendamente lavorati, specchi di
bronzo, vasellame, stampi per fusioni, nonché numerose barrette
d’oro con impresse le immagini forse di regnanti, all’epoca
usate come moneta corrente).
In particolare è stato rinvenuto, restaurato e approfonditamente
studiato un grande bacile rituale di
una rara lega di bronzo; ma ciò che più ha colpito gli
archeologi (membri delle Accademie delle
Scienze Russa e Kirghiza) è la estrema sottigliezza delle pareti
del bacile, realizzato e decorato a rilievo, utilizzando un
sistema ignoto, con risultati che oggi si ottengono solo
attraverso la moderna
tecnologia chiamata dei “gas inerti”, recentemente introdotta
nelle lavorazioni di oggetti in metallo.
La domanda che si pongono gli studiosi del sito è stata: da dove
attinsero queste antiche popolazioni
un simile “high-tec” per produrre tali oggetti?
La zona era sin qui nota agli storici come area occupata da
popolazioni nomadi, discendenti degli
antichi Scythi (etnia seminomade stabilitasi in una vasta fascia
che va dalla Crimea ai confini cinesi
ed attiva tra il XII ed il V secolo a.c.), dei quali sono
appunto stati rinvenuti alcuni tipici tumuli sepolcrali sui
fondali del grande bacino lacustre e sui quali scrisse Erodoto
nel Libro IV delle sue
“Storie”.
Da parte del gruppo di studio è stato anche precisato che il
lago si sarebbe formato intorno al XIII
secolo d.c. a seguito di un enorme smottamento del terreno, che
ostruì il corso del fiume che prima
scorreva sul fondo della vallata.
Le indagini in corso, sul luogo e sugli oggetti rinvenuti, hanno
sin qui permesso di precisare solo
quanto sopra esposto e riportato dalla NOVOSTI in data 27
dicembre 2007.
________
Segue Appendice
(continua) |