Un collega ex Comit (non socio Anpecomit) ci ha segnalato che il 17 aprile 2012 è stato organizzato a Torino un incontro presso la BOCCIOFILA LESNA (attuale sede CRAL COMIT) per cercare di far capire le attuali problematiche del Fondo Pensioni (qualcuno dei presenti aveva partecipato pensando che l'argomento trattato sarebbe stato il Fondo Sanitario).
Ha presieduto l'incontro un "proboviro" dell'Anpecomit
che ha parlato innanzitutto del dolore che ha provato per la nota vicenda relativa all'espulsione dei quattro dissidenti
(*) fornendo una "poco interessante" (almeno così definita dal collega) versione  di come sono andate le cose; a detta di chi ci ha scritto l'incontro pareva anche finalizzato a raccogliere consensi per una revoca del mandato a tre legali "indisciplinati".
Prosegue il nostro interlocutore: "I partecipanti alla riunione erano una trentina circa (in parte non iscritti ad associazioni di categoria) nella nuova sede del circolo ricreativo di cui si occupa il Mario Battaglini. La presentazione del proboviro è stata fatta da Bonzano (ex direttore ufficio legale), gli ex colleghi intervenuti sono poi stati Mappa (ex uff. legale), Giorgio (mi sembra ex segreteria) e Scevola: gli argomenti dei loro interventi giravano attorno al ricorso in Cassazione e alla ipotetica cattiva volontà dei liquidatori e dello Iacoviello".

A quanto riferitoci i due relatori (Mappa e Bonzano) non hanno affrontato i fondamentali problemi di sostanza e cioè la distribuzione delle plusvalenze; continua poi il collega: "Intanto una questione fondamentale: in 1° grado (e successivo appello) è stato presentato un piano di riparto alternativo o ci si è limitati a chiedere di bocciare il piano di riparto dei liquidatori? Nella seconda ipotesi è senz'altro migliore l'azione (anche se fuori campo più che in zona Cesarini) dei 3 revocandi che chiedono l'implementazione dell'accordo raggiunto fra ANPEC, Associazione Nazionale Pensionati e liquidatori. Ritengo però che si parli di un accordo che non esiste perchè vincolato a una condizione sospensiva: SE tutti sono d'accordo (solo) ALLORA diamo corso a quanto concordato".
Questo è tutto: l'incontro si è chiuso senza particolari entusiasmi. Da parte nostra restiamo in attesa di ricevere i vostri commenti tramite il modulo sottostante:
vi segnaliamo che nostro malgrado saremo costretti a pubblicarli sul sito indicando solo le iniziali degli scriventi allo scopo di evitare loro telefonate o @mail sgradite ed inopportune da parte di alcune persone che ci leggono (se costoro vogliono dire qualcosa possono contattarci via mail e potremo pubblicare - previo vaglio del contenuto e a nostro insindacabile giudizio - le mail che riceveremo).

Piazza Scala 19 aprile 2012

 

(*) N.d.R: In effetti, a quanto riferitoci, il "dolore" del proboviro è evidente dal suo pesante intervento (che non riportiamo in quanto tutti i soci Anpecomit ne sono in possesso) contro i quattro colleghi radiati  nel corso dell'assemblea-flop del 26 marzo 2012........: provate a rileggerlo!
 

 

 

 

Commenti
 

20 aprile 2012 - da T.S.: Continuo ad augurarmi che, prima o poi, la "maggioranza (ora largamente "minoranza") silenziosa" si faccia sentire, rifiutando inviti ed aut/aut (qualcuno vorrebbe leggerlo "out, out!) evidentemente "deliranti" oltre che inutili e fuorvianti.
Grazie dell'attenzione.

20 aprile 2012 - alcune precisazioni di Gianfranco Minotti: clicca qui per visualizzare la pagina

20 aprile 2012 - da D.D.: E' partita la "campagna" per contenere gli esodi forse stimati in poche unità.....
20 aprile 2012 - da un collega presente alla pizzata del 19 aprile 2012:
diamoci da fare sulla iniziativa promossa ieri, con il chiaro scopo di darci una rappresentanza e di attirare, soprattutto, i colleghi perplessi su quanto sta accadendo e bisognosi di avere notizie pulite da scopi personali di alcuni. Credo sia la sola strada utile da percorrere. Grazie ancora per ieri e cari saluti

20 aprile 2012 - da D.A.: Cari Amici-colleghi, non so se questo mio è un discorso circoscritto nell'area di un semplice sfogo determinato da quanto sta succedendo in merito alla liquidazione del Fondocomit, ma mi par di aver maturato abbastanza convinzione da ipotizzare che, prima della liquidazione, sperabilmente non post-mortem a causa di  .....-Anpecomit, il cervello di molti di noi non saprà più adempiere alle sue fisiologiche funzioni.
Il filosofo Rudolf Steiner diceva che questa nostra società , ed io mi mi riferisco alle istituzioni italiane, sconfiggerà anche il cancro, ma non saprà esimersi dalla pazzia collettiva...  Chissà che questa riflessione, porti fortuna.

20 aprile 2012 - da I.S..: Aderisco con forza alle osservazione di Minotti, in particolare quella al punto 3) (Il Fondo ha opposto in Corte d’ Appello reclami ai decreti del Tribunale insistendo sulla regolarità procedurale del piano e , nel merito , chiedendo l’approvazione dei propri criteri di riparto respingendo le relative contestazioni o, in subordine, nel caso di accoglimento delle contestazioni implicanti l’applicazione di criteri diversi , l’estensione di tale applicazione erga omnes , e cioè nei confronti di tutti i soggetti interessati ai riparti ivi compresi coloro non costituiti nei giudizi) ed invito tutti ad adoperarsi in tal senso. Qui si che l'unione fa la forza e non lasciamoci scappare questa ultima importante occasione

20 aprile 2012 - da G.L.: Io vorrei soltanto che la cosa venisse definita anche perchè tutte le rivendicazioni sono venute fuori quando si sono verificate le plusvalenze e tutti hanno alzato le pretese vanificando tutti i possibili piani di riparto certo non osteggiati dai liquidatori. Mi domando ma il loro stipendio chi lo paga? Il fondo? Quindi più andiamo avanti più a loro conviene! Forse stiamo facendo il loro gioco!!

21 aprile 2012 - da Alberto Costagli: QUI SI STA CONTINUANDO A FARE DI TUTTO AL DI FUORI DI QUALCOSINA DI CONCRETO E ATTUABILE DA SUBITO. DIAMO UNA SFORBICIATA AL 50% DI QUANTO RISULTEREBBE CON L'ACCORDO UNP-ANPEC E DISTRIBUIAMO QUESTI BENEDETTI SOLDI AI POVERI CRISTI DEI PENSIONATI COMIT. UFFA!!!!!

21 aprile 2012 - da Giuseppe: FINO A QUANDO LA DIVISIONE DEI TRE POTERI:  legislativo, esecutivo e giudiziario (leggasi collegio dei liquidatori e collegio sindacale - esecutivo avvocati difensori di tutte le parti in causa e giudici sia amministrativi che dei vari gradi giudiziari porranno in essere soluzioni pretestuose, opportunistiche e comunque dilatorie il fondo si estinguerà  per autoliquefazione come i ghiacci del polo nord.

22 aprile 2012 - da A.C: com'è possibile che Banca Intesa se ne stia buona buona senza darci una mano ! Faccia qualcosa, faccia da garante sull'esito finale o almeno sul 50% dell'esito finale, facendo scorrere le risorse del riparto!

23 aprile 2012 - da R.L.: Concordo con lo sfogo di D.A. e non riesco proprio a capire come il buon senso, che tante volte ha caratterizzato il comportamento degli uomini Comit, non riesca a prevalere su ricorsi e controricorsi generati dalle plusvalenze: e se ci fossero state delle minusvalenze.......???
23 aprile 2012 - da E.L.:  Sono un ex ragazzo COMIT, che proprio in questi giorni ha compiuto 35 anni di servizio e che nel 2005 stufo di Intesa e' riuscito ad accasarsi presso un'altra banca: per fortuna. Fatta questa dovuta premessa mi risulta difficile capire perche' in questo momento, all'interno di quella che e' stata una associazione nata per tutelare i COMIT usciti a vario titolo, ma soprattutto per non farci prendere in braccio da quei furboni di Intesa, stiano accadendo fatti divergenti.
Per parte mia in primis e' doveroso ringraziare chi dedica parte del suo tempo nel cercare di difendere i nostri interessi (nel mio piccolo dovrei ancora incassare euro 14 mila ca.), ma mi chiedo a chi giovano queste contrapposizioni di basso profilo. I denari di cui sopra, dovendo lavorare ancora 9 anni, non mi cambiano la vita, ma non li voglio lasciare ai successori di Passera. Piuttosto meglio a qualche onlus. Se i Sigg.ri Masia o Marini mi possono dare una risposta, li ringrazio anticipatamente.
 

 

 


 

 

 

 

 

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