Fumare la pipa Le mie pipe
 

Oggi è una bruttissima giornata di pioggia, di quelle che mettono tristezza e costringono le persone a rimanersene tranquille fra quattro muri. Per cui niente di meglio che dedicarsi a hobby tipicamente casalinghi. Ho pensato di fotografare la mia collezione di PIPE. Si, ho anche questa malattia:
FUMARE LA PIPA. E' una patologia cronica che mi porto appresso dal 1982 quando in un
cassetto di casa ho trovato la Castello di mio padre, rotta. Ho subito pensato di farla riparare; così mi sono fatto raccomandare da un vicedirettore Comit di Como, (Carlo Scotti era nostro cliente), e son potuto entrare nella fabbrica CASTELLO con la scusa più che valida della riparazione. Proprio il mitico fondatore CARLO SCOTTI mi ha ricevuto e molto cortesemente, mi ha assicurato che avrebbe rifatto il bocchino alla pipa rotta e nell'occasione mi ha permesso di poter acquistare una nuova “sgorbiata”, eccola visibile nella fotografia allegata.
Successivamente, quando sono tornato a ritirare quella di papà rimessa a nuovo, me ne ha venduta una seconda, “liscia”, anche questa visibile con la “sgorbiata”.
Passano un paio di mesi e ho l'opportunità di entrare nella fabbrica di PEPPINO ASCORTI; calorosa l’accoglienza, mi fa subito visitare il laboratorio e mi spiega con dovizia di particolari come nasce una pipa, dal ciocco di radica al prodotto finito, veramente esaustiva la spiegazione. Poi anche con i figli Roberto e Pierangelo nasce un’amicizia che negli anni si è sempre piu' consolidata e mi ha dato una ulteriore possibilità di conoscere questo mondo, in particolare i tanti segreti della fabbricazione e utilizzo di questi oggetti che a ragione, si possono considerare delle autentiche opere d'arte.
Posso tranquillamente affermare che: Le pipe ASCORTI e CASTELLO “sono le migliori del
mondo”! Certo ci sono anche marche prestigiose fuori dall’Italia, ma, tranquilli, ho avuto modo di guardarle molto ma molto bene, piacevoli, d’accordo, però le nostre sono fatte meglio e sono anche più belle.
Anche nella provincia di Varese se ne producono, ma, più che altro, sono prodotti industriali, come posso dire… di serie B! (dai ci può stare, “Come la loro squadra di basket!”) e quei due o tre artigiani non possono certo essere paragonati ai due nomi sopra citati.
Ricordo con piacere che una sera dagli ASCORTI ho potuto tenere tra le mani, e ammirarne la loro eccezionale bellezza, le quattro pipe della serie: “Repubbliche Marinare”, che alcuni giorni dopo sono state donate al Presidente della Repubblica SANDRO PERTINI in occasione della visita ufficiale alla città di Como.
Anche il C.T. della Nazionale di Calcio Enzo Bearzot è un affezionato cliente delle pipe canturine.
Ho in proposito un altro ricordo: arrivai un pomeriggio dagli ASCORTI, Roberto stava ultimando la lucidatura di una splendida pipa ricurva; quando la ebbe finita la imballò e chiamò un Corriere Espresso per inviarla in Messico al C.T. che ne aveva fatto esplicita richiesta; in quei giorni si stavano svolgendo i Mondiali di calcio del 1986. Circa una settimana dopo l’Italia era in campo per una partita di qualificazione e vedevo in panchina Bearzot stringere tra i denti appunto quella pipa appena arrivata da Cucciago. Per la verità la stava anche maltrattando, fumava nervosamente, sembrava una vaporiera, ma era in parte giustificato, bisognava capire l’ansia per la partita che si
stava giocando.
In questa foto trovata su internet, il C.T. compare con la pipa che ho appena
descritto. Più modestamente, io ne posseggo 24 e a rotazione le tengo in esercizio, fumandole regolarmente, per tenerle in esercizio e meglio esaltarne le qualità.
Durante le fredde e uggiose serate invernali, niente di meglio della pipa preferita caricata con una buona dose di ottima miscela di tabacco e… due dita (non di più) di ottimo brandy nel bicchiere.
Le cose importanti per meglio assaporare il profumo del tabacco è: primo la CALMA, poi, NON SCALDARE eccessivamente il fornello, si rischia di ustionare la lingua e… questo non è bello; é fondamentale tenerlo TIEPIDO, certo ci vuole un minimo di esperienza, poi le soddisfazioni sono garantite.
Guardiamo ora i seguenti link:
http://mpcmail.it/mpc/mpq/ascorti.htm
http://www.pipacastello.com/pages/index2.htm

Anni fa in libreria ho “scovato” un reperto rarissimo, un bellissimo libro di Eppe Ramazzotti: dove l’autore con un umorismo fantastico, spiega come gustare al meglio la pipa appena caricata.
Fuori continua a piovere, si sta scatenando un violento temporale, a questo punto non mi resta che scegliere, per questa sera, vediamo… “rusticata”! caricarla e accenderla.
Buona fumata.
Giuliano Guazzoni - maggio 2009