Dopo "Gli argenti di Morgantina" Peppe Russo ci presenta una serie di reperti provenienti da questo importante sito archeologico siciliano conservati nel museo di Aidone

 

Nei prossimi giorni il museo archeologico di Aidone sarà arricchito con una nuova statua. La cosiddetta “Venere di Morgantina”. Che poi effettivamente sembra non rappresentare Venere ma piuttosto Demetra o Cerere. La statua, un acròlito, è stata rinvenuta e trafugata intorno al 1987/88; fu venduta a un collezionista americano che a sua volta la girò a un museo degli USA. Dobbiamo all’interessamento dell’on. Rutelli, a suo tempo Ministro dei beni culturali e ambientali, e alla sua, diciamo, testardaggine (sembra che avesse vietato l’invio ai musei americani di opere d’arte, oggetti e quant’altro venisse da loro richiesto per arricchire le loro mostre periodiche e sulle quali i musei americani pare che contino per la loro sopravvivenza) il ritorno della statua in Italia e quindi al museo di Aidone. Altri due acròliti (Demetra e Kore) dalla fine del 2009 fanno bella mostra di se nel museo.
Gli acròliti sono dei tipi di statue che gli antichi greci realizzavano utilizzando pietre nobili per la testa le mani e i piedi e altri materiali deperibili (legna, argilla, ecc) per le altre parti del corpo.
Nelle foto gli acròliti presenti al museo e la foto del manifesto che evidenzia il prossimo rientro della “Venere”.

 

Di seguito altri reperti archeologici di Morgantina conservati nel Museo di Aidone.

 

Ed infine alcune vasche utilizzate nelle terme

 

 

 

Peppe Russo

Trapani, gennaio 2011

 

 

 

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Piazza Scala - gennaio 2011