Morgantina (Enna), uno dei più importanti siti archeologici siciliani
(nella prossima puntata Peppe vi parlerà ancora di Morgantina)
Tra il 1978 e il 1980, durante uno scavo
clandestino, furono ritrovati gli argenti più avanti
fotografati. Solo la collaborazione di un tombarolo “pentito” ha
permesso di individuare l’area del furto e dopo, a seguito di
comparazione con quanto ottenuto dagli scavi nell’area indicata,
a trovare il vecchio proprietario degli oggetti. Eupòlemos,
proprietario di una modesta casa dell’antica Morgantina, aveva
nascosto il suo tesoro sotto il pavimento di alcuni vani della
casa per salvarli dalle razzie dei romani e possiamo dire che
era riuscito nel suo intento; non è, però, riuscito a tenerli
lontani dagli scavatori clandestini dell’era moderna, forse
molto più abili degli antichi soldati romani. Lo spazio
temporale tra il 1978 e il 1980 si evince dal fatto che i
tombaroli, durante gli scavi, hanno lasciato una traccia del
loro passaggio: una moneta da 100 lire della Repubblica Italiana
del 1978. La data dell’occultamento è invece documentata da una
moneta sfuggita ai predatori e coniata presumibilmente nel 212
a.c.
Sacri agli dei, titolo con il quale sono esposti nel museo di
Aidone gli argenti, è la frase incisa su due degli oggetti,
mentre su altri due è inciso il nome del proprietario, Eupòlemos
appunto.
Peppe Russo - gennaio 2011
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