L'assoggettamento di diversi esami di diagnostica ad "alta diagnostica" con conseguente addebito di franchigia a 50 euro anziché 35 (di Nicola Manna, Consigliere del Fondo).

 

 

A tal riguardo - per precisione - non si sottolinea sufficientemente che oltre la franchigia c'è un diverso assoggettamento al massimale, istituito sulla scorta dell'esperienza Spimi.

Poco vale in questi casi rifarsi all'esperienza della Cassa Sanitaria Intesa, che, come noto, sia pur in misura sempre più contenuta, anche per effetto di franchigie "basse" chiudeva i conti in perdita (ripianate con i soldi di chi aveva generato le riserve). Il CdA di Cassa Intesa aveva peraltro già deliberato (in caso di mancato raggiungimento della soglia del 20% per la deducibilità dei contributi) l'elevazione della franchigia sulla diagnostica a 35 euro.

Personalmente sono stato sempre sostenitore della "par conditio" tra le franchigie tra diretta e indiretta, in modo da non far pesare 2 volte il disagio ai colleghi che non disponevano di una rete convenzionata diffusa (come a Milano e Lombardia): applicando il 20% od il 30% sul costo, il socio che ricorresse alla diretta beneficerebbe comunque di un costo inferiore (quindi franchigia proporzionalmente inferiore) e di un minor utilizzo del massimale.

Come qualcuno giustamente ha rilevato, occorre poi far i conti con il risultato di bilancio del nuovo Fondo e con la copertura delle eventuali perdite, che verrà effettuata "in proporzione ai contributi": le previsioni sono note e non mi sembra corretto che un socio, che già paga il 3%, arrivi a pagare il 4-4,3% (magari senza aver fatto ricorso a prestazione alcuna): in tal senso la franchigia de qua potrebbe alleviare il deficit (fino a ricomprenderlo nel 10% copribile con le riserve?) e non assoggettare tale socio pensionato ad ulteriore contribuzione ma gravando solo sul socio che abbia concorso alle spese e quindi al deficit.

Sicuramente - per il combinato disposto dei due problemi che abbiamo trattato - il socio (in servizio o pensionato) va educato a verificare (a parità di struttura e fiducia nei confronti del convenzionato):
1. se, a parità di tempi di attesa, non sia preferibile ricorrere all'ASL, con restituzione integrale del ticket
    pagato;
2. sapendo quanto pagherà di ticket informarsi del costo della prestazione come solvente e verificare la
    convenienza tra la franchigia fissa e quella percentuale cui verrebbe assoggettato nel rimborso indiretto
    (soggetto però anche a rivalsa, che per la sezione dei pensionati correrebbe il serio rischio di non
    esserci)
Ritengo improbabile una modifica in corsa, qualche riflessione più seria potrà essere effettuata alla luce del primo bilancio della nuova gestione: nelle more, aiuterebbe una riflessione politica sulla migliore soluzione da proporre in quella sede.

Sotto questo aspetto, come in precedenza, sono sempre pronto a fare mie le istanze democratiche dei colleghi (per me sempre tali anche se non più in servizio).

Nicola Manna - 6 aprile 2011

 

 

 

Una puntualizzazione di Filippo Vasta.
 

Quanto dice Manna non fa una grinza. Purtroppo bisogna guardare un pò più in là del costo immediato; se il Fondo, sezione Pensionati, chiuderà con un disavanzo, l'anno prossimo gli iscritti alla nostra sezione saranno chiamati a ripianarlo, in proporzione alla propria quota e indipendentemente dal fatto che abbiano o meno usufruito di prestazioni. Questo comporta necessariamente una rieducazione alla fruizione dei servizi del Fondo, con una maggiore attenzione ai costi e un auspicabile ricorso al SSN nei casi in cui non risulti pregiudizievole in termini di tempi di attesa (ad esempio, per la diagnostica ordinaria:  analisi cliniche, radiografie, ecografie). Resta il fatto che diverse cose non sono ancora chiare e ci sono delle palesi incongruenze, principalmente dovute ad un abnorme potere delegato a Previmedical in termini di interpretazione del regolamento e, soprattutto, di designazione delle strutture convenzionate, caratterizzate da costi in genere elevati. Durante la scorsa riunione del CDA, la Direzione ha prevenuto ogni intervento elencando d'iniziativa i disservizi, con ricchezza di dettagli e impegno a porre rimedio; la prossima riunione, prevista per la metà di maggio, dovrà necessariamente essere un'occasione di chiarimento di tutti i problemi emersi, malgrado la chiara tendenza della Presidenza e anche delle OO.SS. che costituiscono le Fonti Istitutive di svuotare quest'organo dei poteri che gli derivano dallo Statuto. Una discussione pubblica sul sito è senz'altro un mezzo per mettere tutti in grado di restare aggiornati su quanto avviene e ricavarne esperienza, nella fiduciosa ? ..attesa che le cose possano, almeno in parte, migliorare.
Filippo Vasta - 06 aprile 2011

 

Invitiamo ancora i nostri lettori, in servizio o in pensione, ad inviarci ulteriori considerazioni su loro esperienze - negative ma anche positive - sui servizi del Fondo Sanitario Integrativo (a questo scopo abbiamo inserito il sottostante "form") che pubblicheremo in forma anonima.
Siamo convinti che in questo modo potremo migliorare la qualità dei servizi di Previmedical e limitare il più possibile il rischio di dover mettere mano al portafoglio (ipotesi che riguarda praticamente i soli pensionati).
Piazza Scala - 06 aprile 2011

 

 

 

 

 

 

 

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