A tal riguardo - per precisione - non si sottolinea
sufficientemente che oltre la franchigia c'è un diverso assoggettamento al
massimale, istituito sulla scorta dell'esperienza Spimi.
Poco vale in questi casi rifarsi all'esperienza della Cassa Sanitaria
Intesa, che, come noto, sia pur in misura
sempre più contenuta, anche per effetto di franchigie "basse" chiudeva i
conti in perdita (ripianate con i soldi di chi aveva generato le riserve).
Il CdA di Cassa Intesa aveva peraltro già deliberato (in caso di mancato
raggiungimento della soglia del 20% per la deducibilità dei contributi)
l'elevazione della franchigia sulla diagnostica a 35 euro.
Personalmente sono stato sempre sostenitore della "par conditio" tra le
franchigie tra diretta e indiretta, in modo da non far pesare 2 volte il
disagio ai colleghi che non disponevano di una rete convenzionata diffusa
(come a Milano e Lombardia): applicando il 20% od il 30% sul costo, il socio
che ricorresse alla diretta beneficerebbe comunque di un costo inferiore
(quindi franchigia proporzionalmente inferiore) e di un minor utilizzo del
massimale.
Come qualcuno giustamente ha rilevato, occorre poi far i conti con il
risultato di bilancio del nuovo Fondo e con la copertura delle eventuali
perdite, che verrà effettuata "in proporzione ai contributi": le previsioni
sono note e non mi sembra corretto che un socio, che già paga il 3%, arrivi
a pagare il 4-4,3% (magari senza aver fatto ricorso a prestazione alcuna):
in tal senso la franchigia de qua potrebbe alleviare il deficit (fino a
ricomprenderlo nel 10% copribile con le riserve?) e non assoggettare tale
socio pensionato ad ulteriore contribuzione ma gravando solo sul socio che
abbia concorso alle spese e quindi al deficit.
Sicuramente - per il combinato disposto dei due problemi che abbiamo
trattato - il socio (in servizio o pensionato) va educato a verificare (a
parità di struttura e fiducia nei confronti del convenzionato):
1. se, a parità di tempi di attesa, non sia preferibile ricorrere all'ASL,
con restituzione integrale del ticket
pagato;
2. sapendo quanto pagherà di ticket informarsi del costo della prestazione
come solvente e verificare la
convenienza tra la franchigia fissa e quella percentuale cui
verrebbe assoggettato nel rimborso indiretto
(soggetto però anche a rivalsa, che per la sezione dei
pensionati correrebbe il serio rischio di non
esserci)
Ritengo improbabile una modifica in corsa, qualche riflessione più seria
potrà essere effettuata alla luce del primo bilancio della nuova gestione:
nelle more, aiuterebbe una riflessione politica sulla migliore soluzione da
proporre in quella sede.
Sotto questo aspetto, come in precedenza, sono sempre pronto a fare mie le
istanze democratiche dei colleghi (per me sempre tali anche se non più in
servizio).
Nicola Manna - 6 aprile 2011
Una puntualizzazione di Filippo Vasta.
Quanto dice Manna non fa una grinza. Purtroppo bisogna
guardare un pò più in là del costo immediato; se il Fondo, sezione
Pensionati, chiuderà con un disavanzo, l'anno prossimo gli iscritti alla
nostra sezione saranno chiamati a ripianarlo, in proporzione alla propria
quota e indipendentemente dal fatto che abbiano o meno usufruito di
prestazioni. Questo comporta necessariamente una rieducazione alla fruizione
dei servizi del Fondo, con una maggiore attenzione ai costi e un auspicabile
ricorso al SSN nei casi in cui non risulti pregiudizievole in termini di
tempi di attesa (ad esempio, per la diagnostica ordinaria: analisi
cliniche, radiografie, ecografie). Resta il fatto che diverse cose non sono
ancora chiare e ci sono delle palesi incongruenze, principalmente dovute ad
un abnorme potere delegato a Previmedical in termini di interpretazione del
regolamento e, soprattutto, di designazione delle strutture convenzionate,
caratterizzate da costi in genere elevati. Durante la scorsa riunione del
CDA, la Direzione ha prevenuto ogni intervento elencando d'iniziativa i
disservizi, con ricchezza di dettagli e impegno a porre rimedio; la prossima
riunione, prevista per la metà di maggio, dovrà necessariamente essere
un'occasione di chiarimento di tutti i problemi emersi, malgrado la chiara
tendenza della Presidenza e anche delle OO.SS. che costituiscono le Fonti
Istitutive di svuotare quest'organo dei poteri che gli derivano dallo
Statuto. Una discussione pubblica sul sito è senz'altro un mezzo per mettere
tutti in grado di restare aggiornati su quanto avviene e ricavarne
esperienza, nella fiduciosa ? ..attesa che le cose possano, almeno in parte,
migliorare.
Filippo Vasta - 06 aprile 2011
Invitiamo ancora i nostri lettori, in servizio o in
pensione, ad inviarci ulteriori considerazioni su loro esperienze - negative
ma anche positive - sui servizi del Fondo Sanitario Integrativo (a questo
scopo abbiamo inserito il sottostante "form") che pubblicheremo in forma
anonima.
Siamo convinti che in questo modo potremo migliorare la qualità dei servizi
di Previmedical e limitare il più possibile il rischio di dover mettere mano
al portafoglio (ipotesi che riguarda praticamente i soli pensionati).
Piazza Scala - 06 aprile 2011
|