Ritorno sull’argomento
Sono
rientrato in Calabria perché l’ho scelto, l’ho voluto e
non rimpiango Milano. Certo Milano ed il Nord Italia, in
generale, vantano un sociale e un senso civico più
sviluppati rispetto alla Calabria, dove se non conosci
le persone giuste anche richiedere un semplice
certificato diventa un’impresa titanica, ma la Calabria
mi da gioia e comunque Milano non l’ho dimenticata,
continuo a frequentarla, perché lì vive e lavora mia
figlia.
In ogni caso il punto è un altro, non c’è Nord o Sud, la
verità, cari amici, è che quando si va in pensione
diventiamo uomini liberi dal tempo, si quel tempo che
durante la vita professionale non è mai abbastanza, da
pensionati diventa un tuo alleato, ed è abbastanza per
vedere le stonature e le contraddizioni della società.
Il tempo ti permette di batterti per cambiare le cose,
per sfinire gli organi preposti al fine di raggiungere
l’obiettivo. Insomma, da pensionato posso lottare contro
i mulini a vento e alle volte anche vincerli!
Ho avuto la fortuna di andare in pensione da vivo, visto
che la mia terra viene sempre maltrattata ho detto ad
alta voce il mio pensiero, ho voluto esprimere il mio
disappunto e la mia voglia di crescere e migliorare.
Sono calabrese e vivo in Calabria, ma soprattutto
conosco il lato onesto e laborioso di questa regione e
dei suoi abitanti. Voglio uscire dal concetto di “fare
di tutta l’erba un fascio” oppure “i calabresi sono
tutti uguali”. Non mi sento uguale a nessun altro, io
sono un uomo diverso come ogni essere vivente è unico.
Guardate gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto il
nostro paese, mi riferisco agli sbarchi a “LAMPEDUSA”,
dove tutti gli uomini vengono trattati indistintamente
allo stesso modo ed allo stesso modo vengono vincolati
al sud Italia, perché non possono e non vengono
accettati al nord o in Europa … ma dove li mettiamo
questi poveri disgraziati che stanno arrivando! Ma si,
lasciamoli in Sicilia e Calabria tanto c’è posto.
Adesso basta, prometto che la prossima volta che mi
leggerete sarà per le bellezze della costa calabrese,
della fauna e della flora marina che dominano lo stretto
di Messina da Punta Pellaro a Scilla a Bagnara.
Carmelo Aldo Zumbo
- aprile
2011 |