Da non perdere!
Organizzata da IntesaSanpaolo, giovedì 16 gennaio 2014 alle ore 18 verrà inaugurata alle Gallerie d'Italia, Piazza Scala 6, Milano la mostra-dossier Lo “stile italiano”. Luca Beltrami per la Banca Commerciale Italiana.
Nell'occasione verrà presentata una ricca documentazione fotografica sul palazzo di Piazza Scala ove aveva sede la la Direzione Centrale della Comit (è prevista l'esibizione di alcune decine di immagini dell'edificio in buona parte inedite).
Saranno presenti Francesca Pino, direttrice dell'Archivio Storico, e Guido Montanari, entrambi ex Comit.
I colleghi di Milano (ma non solo) sono invitati a partecipare all'evento: la mostra dovrebbe continuare per almeno un mese.
A questo proposito segnaliamo che Sergio Marini, Domenico Pizzi e Filippo Vasta potrebbero organizzare una "pizzata" che come evento culturale dovrebbe prevedere la visita alla mostra (eventualmente su questo saremo più precisi nei prossimi giorni).
Partecipate numerosi!
Piazza Scala

 

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Il Palazzo di Piazza Scala 6 – Luca Beltrami
L’architetto Luca Beltrami, nato a Milano nel 1854, si era distinto giovanissimo nel restauro di Palazzo Marino, del quale aveva completato proprio la fronte verso Piazza della Scala, interpretando i progetti e le linee architettoniche dell’Alessi; aveva poi restaurato il Castello Sforzesco, anche qui reinterpretando l’opera del Filarete, con la ricostruzione della torre d’ingresso tuttora conosciuta con il nome dell’architetto fiorentino del XV secolo. Oltre ai palazzi del Cordusio, opere sue erano anche il Palazzo per l’Esposizione di Belle Arti (in Via Turati), il Tempio Israelitico di Via Guastalla e la sede del Corriere della Sera.
Il prestigio di cui godeva il Beltrami avrebbe garantito alla Banca un processo sollecito nella concessione delle autorizzazioni, neutralizzando le eventuali opposizioni al corso dell’opera.
Già sin dall’inizio, infatti, si prospettò la possibilità di allargare il fronte della costruzione con la demolizione della chiesa di S. Giovanni, per guadagnare il prospetto verso S. Fedele e Via Case Rotte; malgrado le proteste dell’Associazione Artistica, la vecchia chiesa venne infatti demolita.
La realizzazione durò cinque anni e il nuovo edificio venne inaugurato nel 1911.
La nuova costruzione diede uniformità e coerenza alla piazza, regolarizzandone il perimetro e uniformandone lo stile rinascimentale. Beltrami, infatti, rielabora un’architettura classicheggiante che riprende liberamente quella del Teatro alla Scala, costruendo un’apparente simmetria con l’opera del Piermarini; inoltre la severa imponenza dello stile classico meglio risponde, rispetto alla frivolezza del Liberty in voga nel periodo, a dare una sensazione di solidità e serietà maggiormente confacenti ad un istituto bancario, che deve raccogliere la fiducia della gente.
Ma è soprattutto negli interni che Luca Beltrami fornisce il meglio della propria raffinatezza. Ne sono testimoni la hall centrale (il salone) con i suoi due ordini, il velario, il ricco scalone che porta al primo piano, le decorazioni, gli arredi, sino alle modanature e i ferri battuti, tutte cose che l’architetto curò nei minimi particolari; persino gli scrittoi sono realizzati su suoi disegni. Il visitatore coglie un’impressione di elegante opulenza nell’equilibrio dell’impianto architettonico neocinquecentesco, nella profusione di materiali pregiati (marmi policromi, vetrate), negli elementi decorativi.
stralcio da una nota di Filippo Vasta (visualizza l'intero articolo)

 
 

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