“Anche un cammino di ventimila leghe inizia dal
primo passo”.
(antico proverbio cinese)
da Ceselli a Spoleto
che prevede lo scollinamento dalla stretta e verdeggiante
Valle del Fiume Nera alla Valle Spoletana con i primi otto chilometri tutti
in salita e il valico di Castelmonte come punto di arrivo con circa 700
metri di dislivello. Il problemino è che la giornata non si presenta bella e
il meteo parla di piogge persistenti. Se non altro ti darà la soddisfazione
di indossare la mantellina impermeabile e di utilizzare il copri zaino che
ti sei portato dietro.
Inizi a passo misurato ma costante (il famoso passo della vacca stracca che
ti hanno insegnato al CAI) e, passo dopo passo, superi un cimiterino di
campagna, attraversi il villaggio fantasma di Sensati fino a raggiungere
Castelmonte. La pioggia è debole e costante; come al solito si suda dentro
la cerata e il gore-tex degli scarponi tiene fino ad una certa soglia. Dopo
di che le calze si inzuppano, ma c’è di peggio nella vita. Manco a dirlo non
incontri anima viva sul tragitto, ma non è un gran problema. Ti accompagnano
i tuoi pensieri, il ritmo cadenzato dei passi, del respiro e dei battiti del
cuore. Il bosco ti regala fruscii improvvisi, canti a gola spiegata di
uccelli, ronzii di insetti con il sottofondo di base della pioggia che
picchietta sulle foglie.
La prossima meta intermedia è Monteluco e diventa un po’ più
complicata da raggiungere perché la segnaletica va ad incocciare con
precisione nel cantiere di una casa in ristrutturazione. Il segnale
gialloblu è proprio lì, ma non capisci come proseguire. Inizi a salire e
riprendi la strada più sopra e, ad un certo momento, ti trovi a seguire le
indicazione della Via per Roma (ma tu vai sempre all’incontrario!). Che
fare? Dopo un po’, in mezzo al latrare di cani da caccia dietro a una rete
metallica, trovi una signora che ti immette nuovamente sulla buona strada e
Monteluco è raggiunta.
Una fermata al piccolo eremo è molto godibile (anche per strizzare le calze)
e per visitare le piccole celle abitate dai frati del tempo. Adesso sono
giovani e si stanno riunendo nella chiesetta per le preghiere e il loro
canto si alza sereno e chiaro. Ti chiedi quale sia il percorso che conduce a
scelte di vita così forti. Un timbro sulla credenziale fa piacere.
Continui nella discesa per Spoleto, ma qualcosa non va con il sentiero del
CAI e ti ritrovi sulla strada asfaltata che, invece di procedere dritta, ti
allieta con qualche tornante in eccesso, ma raggiungi lo stesso il potente
Ponte delle Torri di Spoleto, giri intorno alla Rocca Albornoziana e piombi
nel centro della città e della meravigliosa piazza della Cattedrale.
Con un paio di indicazioni raggiungi il Convento delle Suore del Bambin Gesù
dove ti accoglie una giovane suora filippina che ti conduce in una bella
stanza in cima al palazzo, con vista sulla Rocca. Grande doccia calda a cui
fa seguito un giro in città, mentre pioviggina. La visita alla Cattedrale è
memorabile con un Pinturicchio subito a destra e la lettera di San Francesco
a Frate Leone, custodita in una cappella.
Con l’occasione imposti la tappa per l’indomani. Claudio,
del residence di Trevi, con i suoi consigli ti invita a rivedere
l’itinerario previsto dalla guida e a mettere insieme due tappe brevi,
utilizzando per un certo tratto la ciclabile Spoleto – Assisi che si snoda
per una cinquantina di chilometri. Le informazioni che raccogli dalla
gentile farmacista (rassegnata a fare anche da informatore turistico) e la
cartina che prendi all’Ente del Turismo ti confermano in questa decisione.
Alla cena scopri come vicini di tavolo due pellegrini trentini: Gian Paolo
di Trento e Adriano di Riva del Garda. Sono partiti da La Verna e puntano a
Rieti, facendo il cammino da Nord a Sud. Gian Paolo si porta alla grande i
suoi settant’anni e, forte dei suoi trascorsi da Funzionario della ex Cassa
di Risparmio di Trento e Rovereto, sembra il leader della coppia, anche se
il sornione Adriano pare proprio che lo lasci fare con divertito distacco.
Come succede fra pellegrini si fa presto a solidarizzare e a condividere
racconti ed esperienze. Gian Paolo non manca di farti notare di aver fatto
il cammino di Santiago (in 21 tappe) e quello del Norte, oltre ad altri
vari. Piccoli vezzi perdonabili e, in ogni caso invidiabili, per la sua età.
Una splendida camomilla calda conclude la serata, infarcita di frizzi e di
battute.
Si dorme bene nella cameretta in cima al convento, con vista sulla Rocca
Albornoziana.
Alle sette in punto siamo nel refettorio dove ritrovi Gian Paolo e Adriano e
dove le suore, per la modica cifra totale di 25 euro, hanno imbandito una
colazione con i fiocchi che ti fa iniziare la giornata alla grande. Oggi si
cammina da
Claudio Santoro (Lecco)
(continua)
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Un po’ di logistica per tutti - 18/27 maggio 2014 | |
Tappe: 1) Rieti – Poggio Bustone 2) Poggio Bustone – Piediluco 3) Piediluco - Arrone 4) Arrone – Ceselli 5) Ceselli – Spoleto 6) Spoleto – Trevi 7) Trevi – Spello 8) Spello - Assisi
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Pernotti: Poggio Bustone: Locanda Francescana Piediluco: Parrocchia Santuario Francescano (Fra Luciano) Arrone: Casa Vacanze Fiocchi Ceselli: Casa Vacanze “Il Ruscello” Spoleto: Convento Suore del Bambin Gesù Trevi: Residence Sant’Emiliano Spello: Hotel del Prato Paolucci Assisi: La Cittadella |
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Piazza Scala - aprile 2015