“Anche un cammino di ventimila leghe inizia dal
primo passo”.
(antico proverbio cinese)
da Arrone a Ceselli
Si presenta come una tappa facile, di una quindicina di
chilometri e con dislivelli modesti. La giornata inizia intorno alle sette e
trenta con il bar aperto e con una bella colazione. La giornata è tersa, la
temperatura gradevole e il percorso all’ombra: cosa volere di meglio?
Il primo borgo raggiunto è Precetto dopo sei chilometri circa. Fa parte del
comune di Ferentillo ed è un borgo abitato e animato. Un bel caffè in piazza
e organizzi dove dormire per la serata successiva a Spoleto. Salgo in cima
al borgo dove vi è una chiesa (chiusa) ed è l’occasione per parlare un po’
con una maestra in pensione che ha girato il mondo ed è amante dell’arte.
Parliamo del Pergamon di Berlno e ti consiglia di visitare l’Abbazia di San
Pietro in Valle a Ferentillo. Riprendi il cammino su uno sterrato che
all’ombra costeggia il fiume Nera, che ti accompagna con il suo scorrere; il
progetto di seguire il consiglio della maestra naufraga sulla possibilità di
aggirare il fiume che avviene troppo in là e la deviazione , dagli originari
paio di chilometri, diventa troppo lunga. Inizia a far caldo e anche delle
donne del posto te lo sconsigliano. Peccato.
Ad un certo punto il ciglio del fiume si apre su alcune rocce piatte e la
tentazione di immergere i piedi nelle fresche acque è troppo forte. Lo hai
già fatto in Spagna, nella Nive del cammino frances e nell’Aragon del
cammino omonimo. Ti liberi dello zaino, via scarponi e calze e con un po’ di
cautela immergi le gambe fino al polpaccio nelle gelide e ritempranti acque
del fiume. Che goduria! Non passa nessuno, per fortuna, perché sennò è un
po’ dura da spiegare……
Il caldo pomeridiano si fa sentire e Ceselli, naturalmente, prevede l’arrivo
in salita, come è classico di ogni borgo che si rispetti, anche se di soli
127 abitanti. La casa vacanze è raggiunta grazie alle indicazioni di una
coppia che abita a ridosso della chiesa e con la quale scambi qualche
battuta da dove comprendi che sono di origine umbra, ma hanno vissuto a
Milano (ti avrebbero riconosciuto da un certo tuo accento lombardo).
Mi attende un gentile signore che, oltre che essere il titolare de “Il
Ruscello” è stato anche Sindaco di Scheggino (il Comune a cui appartiene la
frazione di Ceselli) per due mandati di cui il prossimo in scadenza a
giorni, in occasione delle elezioni europee che accompagnano anche alcuni
rinnovi amministrativi. Mi confessa che dieci anni di sindaco possono
bastare e che non ha pensato minimamente di ricandidarsi.
Ti conduce nell’appartamento e quando gli fai notare che il vicino
ristorante di giovedì è chiuso si offre con estremo garbo di accompagnarti
in auto al ristorante di Scheggino e poi di venirti a riprendere. Un
trattamento di gran classe, senza dubbio. Grazie Sindaco Valentini.
La casa è fresca e la doccia è faraonica; dopo il bucato il solito riposino
e poi è tempo di tornare presso la chiesa di San Michele dove incontri
nuovamente la coppia di prima. Lui si chiama Raimondo ed è umbro, mentre la
moglie è di Anzio. Davanti a un bicchiere di bianco frizzante e una fetta di
ciambellone mi racconta la sua vita trascorsa a Milano dove era capo reparto
all’INNOCENTI, passata
poi sotto il controllo di Alejandro De Tomaso, il bucaniere della finanza
noto per i suoi rilevamenti aziendali pirateschi.
Gli fa piacere raccontare e farti vedere il panorama sulla Valnerina, con la
chiesa di San Vito, Civitella di fronte e la splendida campagna umbra.
Alle otto di sera il sig. Valentini si presenta puntuale ti scarrozza a
Scheggino. Fai in tempo ad apprezzare la bellezza di questo borgo e, con una
breve camminata nei vicoli, raggiungi l’Osteria Baciafemmine, sede della tua
cena.
E’ gestita da tre donne e il menu è sapido e ricco. Spiccano gli strengozzi
(pasta fresca) e il filetto alla birra e miele. Ai tavoli vicini senti
parlare di politica, dato che a breve vi sono le elezioni europee del 25
maggio. Tu non farai in tempo a votare, ma non ti senti per nulla in colpa.
Quando sei in cammino vivi come in una sorta di bolla: le cose importanti
sono programmare la tappa, dove dormire, dove mangiare, dove trovare una
fonte d’acqua. Tutto diventa estremamente semplice ed essenziale. Quando lo
fai in solitaria tutto questo si amplifica ulteriormente e i bisogni della
vita diventano davvero pochi e poveri. A ciò contribuirà anche lo spirito di
Francesco che continua ad aleggiare su queste terre meravigliose? Il suo
richiamo alla sobrietà, alla estrema semplicità, alla voglia di dialogare e
di rispettare tutti, così potentemente portato alla ribalta da Papa
Bergoglio, sembra beneficamente contagiare il mondo. Mentre in televisione
guardi di sfuggita i dibattiti, le urla, gli anatemi scagliati a gola
spiegata da Tizio e da Caio, Papa Francesco va in Terra Santa, lancia
segnali di pace, mette insieme le persone che sono in guerra fra di loro.
Alla fine della cena sei riportato nella casa vacanze e nella campagna
scopri con piacere le lucciole che vagano nell’erba. Era da tanto che non le
vedevi.
Il silenzio è totale così come, dopo aver spento le luci, anche il buio. Ti
giri e ti rigiri ma questo buio totale ti inquieta e ti mette a disagio. Hai
la sensazione di essere Uma Thurmann in “Kill Bill” quando viene sepolta
viva e interrata nella bara! Risolvi tutto accendendo una abat-jour nella
stanza accanto.
Buona notte!
Al mattino fai mente locale che oggi ti tocca la tappa più impegnativa del
cammino, la
Claudio Santoro (Lecco)
(continua)
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Un po’ di logistica per tutti - 18/27 maggio 2014 | |
Tappe: 1) Rieti – Poggio Bustone 2) Poggio Bustone – Piediluco 3) Piediluco - Arrone 4) Arrone – Ceselli 5) Ceselli – Spoleto 6) Spoleto – Trevi 7) Trevi – Spello 8) Spello - Assisi
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Pernotti: Poggio Bustone: Locanda Francescana Piediluco: Parrocchia Santuario Francescano (Fra Luciano) Arrone: Casa Vacanze Fiocchi Ceselli: Casa Vacanze “Il Ruscello” Spoleto: Convento Suore del Bambin Gesù Trevi: Residence Sant’Emiliano Spello: Hotel del Prato Paolucci Assisi: La Cittadella |
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Piazza Scala - aprile 2015