Dopo
la proposta di tassare le bevande gassate, voglio dire una cazzata anch’io,
sperando che il periodo ferragostano la possa giustificare prendendola come
una boutade…almeno lo spero.
Eccola.
Posto che, come in effetti è, che un adulto medio a riposo inala ed esala
circa 8 litri di aria al minuto e, considerato che la matematica non è
un’opinione, ciò vuol dire che in un giorno, da ciascuno di noi, vengono
respirati in totale circa 11 mila litri di gas.
Detto questo, basterebbe tassare i litri d’aria che respiriamo (11.000 litri
di aria per 60.000.000 di italiani) e, in poco tempo, si sana il debito
pubblico di 2000 miliardi di euro. Basterebbe proporlo a Mario Monti…
Una considerazione, fra il serio ed il faceto. Io penso, peraltro abbastanza
seriamente che, con la gente che abbiamo al parlamento-governo ecc., una
proposta della specie, potrebbe anche essere presa in seria considerazione.
Del resto ieri c’è stato chi, come il Card. Bagnasco, ha affermato che
esiste la necessità di cambiare stato e politica… dopo che il sottoscritto
l’aveva già detto in una lettera al Gazzettino una decina di anni fa…, ma
meglio tardi che mai.
Un problema. Come la mettiamo con coloro che vanno a respirare… all’estero,
magari per esportare clandestinamente i loro ingenti capitali ? Li tassiamo
al loro rientro sulla base di un consumo presunto, come fanno le società di
erogazione dell’acqua, dell’Enel e così via ?
O recuperiamo non facendoli più respirare per un certo tempo in Italia…
stante il fatto che, causa loro, evadendo il fisco ed esportando
clandestinamente i capitali, oggi non fanno più “respirare” gli Italiani ?
ARNALDO DE PORTI, Feltre-Belluno