Consulenza Fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.
il Quotidiano - Domenica 23 ottobre 2011
 

 

 

A quattordici anni dalla sua introduzione non accenna a diminuire l’ampio consenso ottenuto dal bonus fiscale sugli interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio. Il crescente numero di domande presentate per utilizzare la detrazione Irpef e l’intenzione di favorire ulteriormente l’emersione del lavoro nero nel comparto edilizio ha fatto sì che l’incentivo venisse prorogato fino al 31 dicembre 2012.
E’ possibile detrarre dall’Irpef il 36% delle spese sostenute fino a un massimo di 48mila euro riferito alla singola unità immobiliare e non alla singola persona fisica che ha effettuato il pagamento. Pertanto, i coniugi comproprietari di un appartamento, possono calcolare la detrazione su un importo massimo individuale di 24mila euro o anche in base a percentuali diverse dal 50% ciascuno, tuttavia non possono superare complessivamente il tetto di spesa di 48mila euro. Il bonus fiscale deve essere distribuito in dieci anni anche se con alcune eccezioni.
Chi ha un’età non inferiore a 75 anni può ripartire la detrazione del bonus in cinque quote costanti di pari importo. Per chi, invece, ha compiuto 80 anni le quote si suddividono in tre. Va precisato che il 36% della spesa sostenuta si applica sull’Irpef trattenuta o da versare nell’anno e quindi si tratta di una vera e propria detrazione dall’imposta e non di un rimborso effettivo.
Ciascun soggetto interessato ha infatti diritto a detrarre annualmente la quota spettante della spesa nei limiti dell’imposta dovuta per l’anno in questione. Trattandosi di una detrazione dall’Irpef, sono ammessi a fruirne tutti coloro che sono assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche. I versamenti devono avvenire esclusivamente tramite bonifico bancario o postale da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita Iva o codice fiscale del destinatario del pagamento. La detrazione viene concessa sulle spese sostenute per eseguire interventi di manutenzione straordinaria, opere di restauro e risanamento conservativo nonché lavori di ristrutturazioni edilizia per singoli appartamenti e immobili condominiali. La manutenzione ordinaria è agevolata solo se riguarda le parti comuni di edifici residenziali.
Nel caso di compravendita di un immobile ristrutturato, le parti possono mettersi d’accordo su chi beneficerà delle rate residue. Di norma verranno godute dal venditore. Finora il diritto alla detrazione seguiva le sorti dell’immobile passando così direttamente all’acquirente. La nuova disposizione si applica alle compravendite effettuate dal diciassette settembre in poi. Eliminato l’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro Operativo di Pescara, prima dell’avvio dei lavori. In precedenza, la mancata spedizione della comunicazione, faceva perdere il diritto alla detrazione. D’ora in poi sarà sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati che verranno richiesti dal Fisco. Resta invece confermato l’obbligo di inviare a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento la comunicazione all’Azienda sanitaria locale, quando i lavori si svolgono in condizioni di pericolosità. Eliminato anche l’obbligo di indicare separatamente in fattura il costo della manodopera.
 

 

Associazione Pensionati Carical e Banca Carime - Cosenza
www.asspenscarical.altervista.org


 

 

 

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