A quattordici anni dalla sua introduzione non accenna
a diminuire l’ampio consenso ottenuto dal bonus fiscale sugli interventi di
ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio. Il crescente numero di
domande presentate per utilizzare la detrazione Irpef e l’intenzione di
favorire ulteriormente l’emersione del lavoro
nero nel comparto edilizio ha fatto sì che l’incentivo venisse prorogato
fino al 31 dicembre 2012.
E’ possibile detrarre dall’Irpef il 36% delle spese sostenute fino a un
massimo di 48mila euro riferito alla singola unità immobiliare e non alla
singola persona fisica che ha effettuato il pagamento. Pertanto, i coniugi
comproprietari di un appartamento, possono calcolare la detrazione su un
importo massimo individuale di 24mila euro o anche in base a percentuali
diverse dal 50% ciascuno, tuttavia non possono superare complessivamente il
tetto di spesa di 48mila euro. Il bonus fiscale deve essere distribuito in
dieci anni anche se con alcune eccezioni.
Chi ha un’età non inferiore a 75 anni può ripartire la detrazione del bonus
in cinque quote costanti di pari importo. Per chi, invece, ha compiuto 80
anni le quote si suddividono in tre. Va precisato che il 36% della spesa
sostenuta si applica sull’Irpef trattenuta o da versare nell’anno e quindi
si tratta di una vera e propria detrazione dall’imposta e non di un rimborso
effettivo.
Ciascun soggetto interessato ha infatti diritto a detrarre annualmente la
quota spettante della spesa nei limiti dell’imposta dovuta per l’anno in
questione. Trattandosi di una detrazione dall’Irpef, sono ammessi a fruirne
tutti coloro che sono assoggettati all’imposta sul reddito delle persone
fisiche. I versamenti devono avvenire esclusivamente tramite bonifico
bancario o postale da cui risulti la causale del versamento, il codice
fiscale del beneficiario della detrazione e la partita Iva o codice fiscale
del destinatario del pagamento. La detrazione viene concessa sulle spese
sostenute per eseguire interventi di manutenzione straordinaria, opere di
restauro e risanamento conservativo nonché lavori di ristrutturazioni
edilizia per singoli appartamenti e immobili condominiali. La manutenzione
ordinaria è agevolata solo se riguarda le parti comuni di edifici
residenziali.
Nel caso di compravendita di un immobile ristrutturato, le parti possono
mettersi d’accordo su chi beneficerà delle rate residue. Di norma verranno
godute dal venditore. Finora il diritto alla detrazione seguiva le sorti
dell’immobile passando così direttamente all’acquirente. La nuova
disposizione si applica alle compravendite effettuate dal diciassette
settembre in poi. Eliminato l’obbligo di invio della comunicazione di inizio
lavori al Centro Operativo di Pescara, prima dell’avvio dei lavori. In
precedenza, la mancata spedizione della comunicazione, faceva perdere il
diritto alla detrazione. D’ora in poi sarà sufficiente indicare nella
dichiarazione dei redditi i dati che verranno richiesti dal Fisco. Resta
invece confermato l’obbligo di inviare a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento la comunicazione all’Azienda sanitaria locale, quando i lavori
si svolgono in condizioni di pericolosità. Eliminato anche l’obbligo di
indicare separatamente in fattura il costo della manodopera.
Associazione Pensionati Carical e
Banca Carime - Cosenza
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