Stato attuale delle vicende del Fondo Pensioni
 
“Sono stati depositati numerosi ricorsi contro lo “stato passivo”, con richiesta di riconoscimento del credito da parte di altrettanti Colleghi; i Legali chiedono al Magistrato anche la modifica delle priorità stabilite nel documento; infatti, posizionare il Fisco al primo posto in qualità di creditore “chirografario” e tutti noi al secondo “chirografari postergati” violerebbe una norma di Legge che prevede, come prima posizione privilegiata, quello delle retribuzioni – ergo quello delle Pensioni che alle medesime sono correlate – e non altri. L'INPS figura addirittura al terzo posto in questa graduatoria: perché il Fisco si trova al Primo?
Questa la tempistica: entro 5 giorni dal deposito il Tribunale fissa l' udienza, da tenersi entro 60 giorni; l'udienza successiva, e la sentenza, dovrebbero avvenire entro ulteriori 60 giorni: in tutto quindi circa sei mesi.
Avverso alla sentenza non è ammesso ricorso alla Corte d'Appello, ma soltanto alla Cassazione.
Un recente norma consente al Giudice di proporre alle parti una “conciliazione” che, se accolta, chiude ogni pendenza.”

 
Considerazioni
 
Fra sei mesi, secondo la “tempistica” come sopra illustrata, a bocce ferme è verosimile che, nella più probabile delle ipotesi il Tribunale ordinario rigetti i ricorsi, i ricorrenti si sentiranno nel diritto di dover adire la Suprema Corte di Cassazione con i tempi che conosciamo. O lo stesso Fondo……in caso di soccombenza….
Dopo le decisioni della Corte, ove ci dovessero essere sentenze favorevoli per i ricorrenti, immagino che i Liquidatori dovranno riformulare un nuovo piano di riparto……che dovrà subire lo stesso iter di quello attuale…..con una probabilità, da non escludere, di nuovi ricorsi al Tribunale, Cassazione e quant’altro. Perché ci sarà sempre qualcuno non soddisfatto del “trattamento” e si sentirà defraudato.
Si innescherebbe così un “moto perpetuo e infinito” di questa vicenda che non andrà mai a compimento fintanto che ci sarà almeno un pensionato al quale per sacrosanto e intangibile diritto pungerà vaghezza di presentare il “suo”ricorso per far valere le “sue” ragioni magari per una sola “questione di principio” fregandosene altamente della schiera (che tende ad assottigliarsi sempre più, ahimè,  per l’ineluttabile scorrere del tempo e dell’incalzare dei malanni) di colleghi pensionati che saranno sempre e vanamente in attesa di raggranellare qualche migliaio di €uro a ristoro magari di tante spese sostenute non solo per curare se stessi, ma forse anche per aiutare un figlio o nipote che non ha o ha perso il posto di lavoro. Credo (mi sbaglierò!) che chi ci guadagni in tutto questo siano gli avvocati che assistono il Fondo ma, soprattutto, i signori Liquidatori e tutto l’apparato amministrativo che ruota intorno ad essi i quali imperterriti continuano a lucrare puntualmente le loro spettanze. Una volta fermatasi la giostra dove andrebbe tutta questa gente?????
Amici Comit, vi prego,  ditemi che non ho capito niente e che tutto questo NON E’ VERO!!!!! e che una via d’uscita da questa spirale senza fine da qualche parte debba esistere.


Fernando Mazzotta (Taranto)

 

 

 

 

 

 

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Piazza Scala - dicembre 2013