Ecco alcuni passi del "vangelo" secondo Matteo

 

«E' il colmo che chi ha approvato quella norma oggi venga da noi a dire che bisogna restituire tutto. Noi rimediamo ai danni fatti da loro (ndr: e quindi non restituiremo il meno possibile....).
La grande questione delle pensioni va affrontata. Diciamo la verità: se io sono una donna di 62 anni, per me le normative del passato sono intervenute in modo troppo rigido. Se una donna a 61, 62, 63 anni, vuole andare in pensione due o tre anni prima, rinunciando a 20-30-40 euro (!?), per godersi il nipote anziché dover pagare 600 euro la baby sitter, bisognerà trovare le modalità perché glielo si possa permettere.»

«Sulle pensioni non si scherza. Non abbiamo fatto le corse per non sentirci dire che lo facciamo in vista delle elezioni, è una follia (?)».

«Ma cosa vuole chi prende 5.000 euro (ndr: lordi) al mese?»

«In due settimane abbiamo trovato la soluzione. Non c'è nessuna tensione pre-elettorale, vera o presunta, che ci fa essere timidi sulle pensioni».

«Vi ricordate quella meravigliosa parentesi rosa del Def, la differenza tra 2,5 e 2,6% di deficit che voi giudicavate inesistente? C'era ma la utilizziamo per le pensioni per un totale di 2 miliardi e 180 milioni che andranno a 3,7 milioni di pensionati.

Se tu prendi 1700 euro lordi di pensione, l'1 agosto il bonus Poletti darà 750 euro, se 2200 euro sarà di 450 euro, se 2700 sarà di 278 euro. Chi percepisce oltre 3.200 euro lordi non avrà alcun beneficio. È un'una tantum (ndr: non ripetibile)». 

«C'è anche il tema dell'indicizzazione dal 2016: all'anno quello che guadagna (!?) 700 euro avrà 180 euro di rivalutazione, 15 euro al mese» per gli assegni da «2.200 sono 99 euro e per quelli da 2.700 avrà 60 euro all'anno, 5 euro al mese».

 

Chi scrive questo articolo può capire le esigenze di tenere a posto i conti dello stato ma, tenuto conto che a doverlo fare sono chiamate poco più di 600.000 persone colpevoli di percepire un assegno superiore ai 3000 euro (ndr: lordi) al mese, forse sarebbe opportuno tenere un atteggiamento meno arrogante, evitando le frasi del tipo “ma cosa vuole chi prende 5.000 euro (ndr: lordi, quindi si può lagnare chi ne percepisce 3.500, sempre lordi...) al mese?” dimenticando che fra questi il primo è il premier, che utilizza (legalmente peraltro) elicotteri per andare in vacanza con la famiglia e si permette di dire a Bruno Vespa che tirerà a galla un barcone per farlo vedere al mondo anche se il costo sarà di circa 10/15 milioni (ndr: di tasca sua?) nonostante il p.m. di Catania abbia definito la cosa non necessaria: il tutto parlando in prima persona (è lui che fa tutto) come se il Consiglio dei Ministri fosse un inutile organo che deve solo stare a sentire quanto dice il premier. Ma è proprio sicuro che gli italiani siano d’accordo? Forse sarebbe opportuno chiedere scusa a chi ha versato pesanti contributi per prendere i 3.000/5.000 euro (ndr: lordi) al mese. Per qual motivo per far cassa non si decide a tagliare le spese del parlamento e del Quirinale (Mattarella sarebbe d'accordo)? Non basterebbero 100 deputati, tanto più che dovrebbero eseguire pedissequamente quanto loro imposto dal partito di appartenenza? Non sarebbe opportuno eliminare gli enti inutili e fra questi le provincie, le regioni e qualche migliaio di comuni (ndr: pensate a quanti costosi politici in meno.....)? Quante decine di miliardi si potrebbero risparmiare?

Secondo me me non è giusto erogare poche centinaia di euro a coloro che hanno entrate pensionistiche mensili da 1.450 a 3.000. Tenete conto che in realtà questi 3.700.000 "fortunati" elettori (?!) avrebbero dovuto percepire in media quasi 5.000 euro ciascuno e che non vedranno mai più la differenza. Noi siamo stati addetti ai lavori: questa manovra del governo sembra una pretesa unilaterale di concordato extragiudiziale al 5% (tenendo conto dei 670.000 elettori che non prenderanno nulla), percentuale talora inferiore ai ricavi fallimentari che noi tutti ricordiamo.

Se il premier pensa di acquisire in questo modo quasi 4.000.000 di voti ritengo che si sbagli di grosso. Gli italiani non si lasceranno abbindolare da queste sirene. Per tale motivo il risultato delle Regionali di fine maggio sarà significativo e dirà se questo governo è ancora gradito al paese: non si potrà non tenerne conto.

Tornando alla perequazione, il mio invito è quello di interrompere la prescrizione con una semplice raccomandata, poi si vedrà. Nel frattempo le nostre tre  associazioni e la Fapcredito dovranno darsi da fare per fornire a chi lo richieda una giusta tutela e assistenza per avviare, se del caso, i ricorsi.
Non ritengo infine corretto che un ministro della repubblica si permetta di criticare la Consulta affermando che dovrebbe decidere non in punta di diritto ma sulla base delle conseguenze economiche della sentenza: devo purtroppo ammettere che non mi è mai capitato di sentire una tale assurdità!

Per i più distratti riporto una mail del 17 maggio dello Studio Legale Iacoviello (avvocato di Fapcredito) così formulata:


"LA SENTENZA SUL BLOCCO DELLA PEREQUAZIONE 2012/13: LE ISTRUZIONI OPERATIVE, I CONTEGGI, L' ANALISI GIURIDICO-ECONOMICA
Il Governo si prepara a non pagare affermando che la sentenza riguarda le c.d. "pensioni d' oro".
Invece il costo degli arretrati riguarda per il 61% le pensione medio - basse (quelle fra € 1.443 a € 2.405 lordi, ovvero da 3 e 5 volte la minima), mentre le pensioni superiori a 8 volte la minima (oltre € 3.848,01) ammontano solo al 13,45% del costo totale.
Per le sole pensioni fra € 1.443 a € 2.405 lordi gli arretrati (al lordo delle tasse), ammontano a 14,2 miliardi, e l’ aumento annuale ammonta a 5,1 miliardi. Questo è il vero problema.
Quindi il Governo in realtà punta a non pagare le pensioni medio - basse, e trova come scusa le pensioni d’oro.
Cosa fare ?
I chiarimenti e le istruzioni si trovano nel sito dello Studio Legale Iacoviello alle seguenti pagine:

 

Per notizia allego la copia della raccomandata A.R. già inviata all'INPS dal collega Renzo Saitta di Saronno, che ci ha autorizzati a farlo: per visualizzarla cliccate qui.

 

Il rabdomante - 27 maggio 2015

 

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Commenti:

27 maggio 2015 - da Arnaldo De Porti: Le considerazioni del “Rabdomante” (pseudonimo di?) non fanno una piega in linea generale, tranne che nel titolo per il quale non avrei scomodato il… Vangelo, ma avrei titolato tout court “De Profanatione Consultae-Sententiae”, posto che si possa tradurre così dall’italiano, usando quel “latinorum” intercorso fra don Abbondio e Renzo Tramaglino di cui al celebre romanzo di Alessandro Manzoni…
L’ho detto fin dall’inizio che il Matteo Renzi scherzava col fuoco e che la sua forza stava-sta nella debolezza di un’educazione politica italiana che fa acqua da tutte le parti, grazie alla quale si poteva e si può tranquillamente affermare che, in una realtà politica come la nostra, è fortunato un…monocolo nel regno dei ciechi…, anche se ci si vuol ancorare alla timida e fragile giustificazione secondo la quale allora altra scelta non c’era…
Oggi il senso dello Stato non esiste più: esiste solo la necessità forzata, oserei dire, coatta, per far sì che le cose non peggiorino: Rabdomante dice bene quando scrive che l’Italia sta chiedendo agli Italiani una sorta di concordato extra-giudiziale al 5 %... e questo cos’altro è se non uno strumento per evitare il fallimento ?
Anziché abolire le Province (che non sono state eliminate) bisognava eliminare in toto le REGIONI che sono il cancro del Paese: esse stanno succhiando il sangue agli Italiani (come duplicazioni dello Stato Centrale) oltre ad essere state, come abbiamo visto, delle Istituzioni a delinquere…fatta salva qualche rara eccezione.
Purtroppo, la situazione è tragica e non bastano le parole di un distinto Ministro che, ieri sera alla trasmissione ”Di Martedì condotta da Giovanni Floris” ha preso per il sedere tutti gli Italiani. Come ? Dicendo cose incomprensibili e che, appunto perché tali, non si sono prestate e non si prestano ad una replica” Ed in questo, devo dargli atto che egli è stato un campione di saggezza dialettica per non far capire niente agli Italiani”
E mandarli a letto senza una risposta vera ! Come ha fatto, nauseato, lo scrivente.
 

 

 

 

 

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Piazza Scala - maggio 2015