Villa Toeplitz a Varese
Vi presentiamo un pezzo di Angelo Pezzotta, già comparso su un
altro sito ma per noi significativo in quanto tratta di una figura
storica della Banca Commerciale Italiana: l'Amministratore Delegato
che seppe portare la Banca ad una vera dimensione internazionale.
Ringraziamo Angelo per averci permesso di riprodurlo anche su Piazza
Scala.
Piazza Scala - febbraio 2010
VILLA E PARCO TOEPLITZ
Nel rione di Sant’Ambrogio Olona di Varese, tra le numerose ville
d’epoca liberty, spicca Villa Toeplitz edificio che, si legge in un
documento rintracciato nell’archivio del Comune di Varese,è stato
costruito nei primi decenni del secolo per la residenza del Comm.
Toeplitz. Un’altra fonte dice invece che “la villa fu costruita sul
finire dell’800 per conto della famiglia del fondatore dell’appena
fondata Banca
Commerciale Italiana”. Comunque sia, è certo che la villa appartenne
a Giuseppe Toeplitz, già Direttore delle Sedi di Napoli, Venezia e
Milano, Amministratore Delegato dal 1917 al 1933 ed infine
Vicepresidente della Comit.
La villa sorge in una zona collinare a Nord della città di Varese,
alle pendici del Sacro Monte e del Campo dei Fiori e domina i monti
e le valli verso la Svizzera ed il Comasco.
Realizzata con forme semplici, in stile eclettico, si evidenzia per
la presenza sulla torretta di una specola per le osservazioni
astronomiche. Risulta infatti che la moglie di Toeplitz, donna
Edvige, si interessasse di astronomia e fece costruire un piccolo
Osservatorio avvalendosi della collaborazione del Prof. Bianchi ,
direttore dell’Osservatorio di Brera e creatore dell’Osservatorio di
Merate e del Planetario di Milano.
La realizzazione dello splendido parco, datata 1927, fu affidata
invece allo Studio parigino L. Collin-A.Adam & C. Paesaggisti, che
si attennero alle precise indicazioni di donna Edvige, ispirate alle
meraviglie osservate durante i suoi avventurosi viaggi in Asia, in
particolare alle realizzazioni dell’imperatore mongolo Babar (detto
proprio “Padre dei Giardini”).
La villa ed il suo parco furono centro di raffinata vita culturale
ed artistica : si dice infatti che intorno a donna Edvige si
raccogliessero musicisti, compositori, cantanti , attori ed attrici.
Nel
parco, essendo i Toeplitz profondamente religiosi, fu costruita una
Cappella per la quale fu chiamata dalla Polonia la signorina Goraska,
architetto, che diede vita a un piccolo capolavoro.
Degli affreschi si occupò invece il celebre pittore polacco Rosen,
lo stesso che, su invito di Papa Pio XI, eseguì nella Cappella
privata del Pontefice a Castelgandolfo gli affreschi della difesa di
Czestochowa, raffiguranti la famosa Madonna Nera. Lo stesso Rosen ha
affrescato anche la cappella di famiglia al cimitero di
Sant’Ambrogio dove è raffigurata l’immagine del Cardinale di Milano
S.F. Idelfonso Schuster. Il cimitero è adiacente alla villa ed è
raggiungibile anche dal parco attraverso un caratteristico ponte
pedonale che passa al di sopra della strada che scende verso la
valle del fiume Olona.
Con la morte di Giuseppe Toeplitz, avvenuta a Sant’Ambrogio Olona
nel 1938, la moglie ed il figlio Ludovico, dopo la seconda guerra
mondiale, vendettero il complesso ad una famiglia di Legnano.
La cappella del cimitero, dove riposano i corpi dei coniugi Toeplitz
e dei genitori di donna Edvige, ha fiori freschi ed è accudita con
amorevole cura.
La proprietà venne acquisita, nel 1972, dal Comune di Varese e la
costruzione fu adibita ad edificio scolastico. Attualmente è sede
distaccata di uffici ed aule dell’Università dell’Insubria. Il
parco, divenuto pubblico, è ben tenuto ed è stato oggetto di recenti
lavori che hanno consentito di ripristinare suggestivi giochi
d’acqua. Nella bella stagione i bambini affollano il parco giochi,
mentre giovani e pensionati giocano nel campo da tennis e di bocce.
Chi risiede nelle provincie limitrofe o transita da queste parti
faccia una capatina a visitare questo meraviglioso parco, ne vale la
pena e non solo perché legato alla storia della Comit.
Angelo Pezzotta
Nato a Varsavia nel 1866, da famiglia della borghesia ebraica, compie studi classici in Lettonia e frequenta la facoltà di ingegneria dell'università di Aquisgrana.
Nel 1891 viene in Italia chiamatovi da Otto Joel, un lontano cugino. Prima dell'assunzione alla Banca Commerciale(1895) lavora alle filiali di Genova della Banca Generale e della Banca Russa per il Commercio Estero.
È direttore della sede di Napoli (1898) e di quella di
Venezia (1900). Nel 1903 diviene condirettore e nel 1906 direttore della
sede centrale di Milano. Nel 1917 è nominato, con Pietro Fenoglio,
amministratore delegato. Conduce con successo la difesa del gruppo di
comando Comit dalle due scalate dei Perrone e rimane, dopo il ritiro di
Fenoglio nel 1920, amministratore delegato unico e indiscusso capo della
Banca fino al 1931. Orgoglioso difensore dell'indipendenza dell'Istituto,
Toeplitz tiene scarsi rapporti personali con il governo fascista essendone
ricambiato da uguale freddezza. Dopo aver gestito la prima parte dello
"smobilizzo" della Banca nel 1931-1932, pressioni governative lo inducono
alle dimissioni da amministratore delegato nel marzo 1933. Rimane alla Banca
Commerciale in qualità di vicepresidente sino all'anno successivo. Muore a
Sant'Ambrogio Olona (Varese) nel 1938.
Da "Cent'Anni, 1894-1994 - La Banca Commerciale e l'economia italiana"
di Gianni Toniolo - l'immagine rappresenta Toeplitz al tavolo di lavoro: fotografia con dedica a un collaboratore:
Clicca sulle fotografie sottostanti per ingrandirle | ||