Martedì 21 aprile 1931 - Natale di Roma. Festa Nazionale. IX° dell’Era Fascista.
Quel giorno a Catania,nei pressi dello Stadio “Cibali” - inaugurato quell’anno - una banda musicale militare percorre, sulle note di “Giovinezza” , la strada dove in quel momento un debole vagito annunzia che è venuto alla luce un bambino.
Quel bambino oggi ha 83 anni.
Assieme a quelli della sua generazione è stato testimone - in un lasso di tempo abbastanza breve, concentrato in pochi anni - di tanti avvenimenti importanti,unici, eccezionali, sia nel bene che nel male - come mai era successo nei millenni precedenti.
Riacquisto della libertà perduta. Ritorno alla democrazia.
Nessuno avrebbe mai immaginato alla fine degli anni trenta e all’inizio degli anni quaranta che a breve sarebbero crollate le dittature fascista e nazista. Il prezzo fu molto alto. Milioni e milioni di vite umane.
Successivamente chi della nostra generazione pensava di poter vedere, entro pochi anni a seguire, la fine del regime comunista sovietico e il crollo del suo muro senza spargimento di sangue?
Un avvenimento eccezionale, inimmaginabile, impensabile quasi impossibile.
Il miracolo economico.
Dopo le rovine le distruzioni e la miseria ereditate da una guerra lunga dispendiosa e cruenta ci siamo trovati di fronte al problema di dover ricostruire quasi da zero la nostra Italia. Ci voleva un miracolo.
Il miracolo è arrivato dalla nostra gente: duro lavoro,grandi sacrifici, parsimonia, umiltà, senso del risparmio e coraggio di cui la nostra generazione diede prova con grande merito.
Divenimmo la quinta potenza mondiale.
Oggi le “riprese” soprattutto economiche vengono calcolate in decine di anni a venire. Forse.
Si realizza un sogno
Nel 1969 l’uomo raggiunse finalmente l’obiettivo che per millenni aveva solo sognato, considerato irraggiungibile. Sbarcare sulla luna.
Prima ci era riuscito il paladino Astolfo, col suo ippogrifo, quando andò a ricuperare, sulla luna, l’ampolla del senno di Orlando. Ma fu solo una fantasia poetica.
Invece lo storico volo dell’Apollo 11 non solo ci fece vedere l’altra faccia della luna ma ci diede la possibilità di assistere , in una calda sera di estate, 20 luglio 1969, a quell’allunaggio fantastico.
Attaccati ai televisori seguimmo Armstrong, ansiosi ed emozionati ,mettere il piede sul suolo lunare.
L’uomo aveva segnato una tappa importantissima del suo progresso e della sua evoluzione scientifica.
Un avvenimento biblico
Pochi sanno di avere assistito, senza rendersene conto, a un evento biblico: “la rinascita del Regno d’Israele”.
Fin dal 721 A.C.,con la deportazione in Mesopotamia da parte dei babilonesi, Israele aveva perso la sua patria. Successivamente dal 63 A.C. subentrarono i romani che nel 70 D.C. distrussero Gerusalemme e il suo Tempio. Dopo la distruzione venne a mancare una terra agli israeliti e inizia l’infinito errare per terre straniere sempre discriminati con l’incombente minaccia delle persecuzioni. Molto forte ai tempi di Gesù era in Israele il desiderio di riavere una Patria. Rivolgendosi fiduciosi e con grande speranza al loro Maestro e Messia, prima dell’Ascensione , i discepoli chiesero a Gesù: Signore è questo il tempo nel quale ricostituirai il Regno d’Israele ? Ma egli rispose: non spetta a voi conoscere i tempi o i momenti che il Padre mio ha riservato al suo potere……… Atti 1 ( 6 – 7 ).
La nostra generazione fu destinata a essere presente alla realizzazione di “”quei tempi e quei momenti.””
Il 14 maggio 1948 -sotto i nostri occhi - il leader israeliano David Ben Gurion proclamò la rinascita dello Stato d’Israele. Ufficialmente entrato in essere il 15 quando, alla mezzanotte, terminò il precedente mandato britannico.
I due Papi
Mai era successo che due papi,in vita , e in piena comunione tra loro, fossero presenti contemporaneamente alla partecipazione della vita della Chiesa . Papa Francesco, oggi regnante, succeduto legalmente ( V. Diritto Canonico) al Papa precedente, Giuseppe Ratzinger. Quest’ultimo conserva tuttavia il titolo di Papa sebbene “emerito”. Figura del tutto inedita rispetto al passato.
Nei secoli c’erano state, più volte, contrapposizioni di papi e antipapi.
Già il termine antipapa dimostra l’esistenza di una figura legale ( il papa ) e un’altra in contrasto quest’ultima. Niente comunione tra i due. Anzi !
Quindi i nostri due papi attualmente presenti rappresentano una novità temporale in senso assoluto.
La nostra generazione è stata testimone“ anche“ di questo evento “unico” , mai successo.
Non sempre rose e fiori
Tuttavia siamo stati presenti anche a tanti eventi negativi.
Prima di tutto le guerre. Spietate , cruente, inutili , dolorose. L’uomo in esse ha dimostrato tutte le sue follie.
Si parla anche di “progresso” che non sempre è tale. Si parla di “ globalizzazione“ che porta l’uomo a essere più a contatto con gli altri uomini ma non in sintonia. La crisi di un popolo, di una nazione, di un continente non resta mai circoscritta a chi l’ha procurata ma si propaga a macchia d’olio verso tutti gli altri. Assistiamo a crisi politiche, morali, religiose e soprattutto economiche che degradano la dignità dell’uomo rendendolo una “cosa” un “numero” un “nulla”. L’uomo chiede IL LAVORO. Niente elemosine. Lavoro e lavoro. Garantito anche da una Costituzione che, all’Articolo 1, cita ”L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” e all’articolo 4 ribadisce: “la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.” Come si spiega allora che milioni e milioni d’italiani non riescono a trovare lavoro? Chi deve promuovere le condizioni per rendere effettivo questo diritto? I responsabili in tal caso ( chi io? Chi noi? ) considerano la parola “Res-pubblica” un termine astratto.
Anche l’espandersi della produzione della droga , lo spaccio e il suo consumo è un fenomeno , sempre in crescita, prerogativa del nostro tempo. L’uomo che con tutte le sue risorse naturali, materiali, scientifiche e intellettuali combatte tante malattie ( e ci riesce ) non fa niente - ipocritamente - per eliminare questa grande piaga.
Tante altre vicende belle e brutte sono state vissute in questi (chiamiamoli) nostri anni ma limitiamoci per ora a queste.
Rosario La Delfa
(Brescia)
Il bambino ottantatreenne
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Piazza Scala - dicembre 2014