Anche quest’anno propongo agli amici di Piazza Scala uno scorcio di Salento, della sua cultura e delle sue tradizioni attraverso alcune brevi note sulla Notte della Taranta giunta alla 15ª edizione, definitivamente consacrato come il più grande Festival europeo dedicato alla musica tradizionale. Un evento unico che attira ogni anno oltre 400.000 spettatori fra il Festival itinerante che si articola fra i paesi della Grecìa salentina e il Concertone finale che chiude la rassegna tradizionalmente a Melpignano nel magnifico scenario barocco del Convento degli Agostiniani. E’ un festival dedicato al recupero e alla valorizzazione della “pizzica salentina” e rappresenta un importante luogo d’incontro di popoli e di culture. Questo progetto artistico originale si rinnova di anno in anno grazie ai vari Maestri concertatori che in questi anni hanno dato il loro contributo unico. Da Stewart Copeland, batterista dei Police oggi vero e proprio ambasciatore della Taranta nel mondo, ad Ambrogio Sparagna, alle esperienze straordinarie firmate da Joe Zawinul, Vittorio Costa, Mauro Pagani e, recentemente, dalle straordinarie performance del maestro Ludovico Einaudi.

Quest’anno l’orchestra del Concertone finale del 25 agosto è stata diretta dal maestro Goran Bregovic che ha nobilitato e reso celebri nel mondo, anche grazie ai film di Kusturica, le musiche popolari dei matrimoni e dei funerali. L’artista, bravissimo e istrione come sempre, si è ben espresso sul piano personale ma, forse a mio modesto giudizio, non è riuscito a sviluppare completamente il progetto musicale di sintesi armonica fra le musiche delle due sponde dell’Adriatico la pizzica e i sound balcanici. Insomma è mancato l’amalgama e l’impasto fra le due sonorità. Nella performance dell’orchestra e dell’artista hanno prevalso gli ottoni e i tromboni della “Wedding & Funeral Band” sulle fisarmoniche, violini e tamburelli. Bravissima tuttavia la vocalist Enza Pagliara una vera “regina” della pizzica. Qualche nota polemica ha fatto poi discutere nei commenti dei giorni successivi l’incursione “politica” di Bregovic con l’intrusione di Bella Ciao e con lo stravolgimento dei versi del “Santu Paulu”, un canto classico tradizionale della pizzica, con provocazioni del tipo Bunga Bunga.

Ma al di là di tutto, anche quest’anno la Notte della Taranta è stata una grande e ben riuscita festa popolare che ha raccolto nella serata del Concertone oltre 130.000 presenze (dati della Questura) che hanno sfidato i 40 gradi della canicola sin dal primo pomeriggio e che si sono agitati ritmicamente all’unisono con tanto di tamburelli rotanti fino all’alba, quasi a costituire una grande orchestra popolare.

Per il prossimo anno si fanno i nomi di David Byrne fondatore e animatore dei Talking Heads e vincitore in carriera del Premio Oscar, del Golden Globe e del Grammy per la sua produzione musicale e di Peter Gabriel ex Genesis noto per il suo impegno umanitario. E da qualche parte si invoca un grande cultore di musica popolare quale Renzo Arbore che potrebbe rappresentare il trait d’union con la tradizione musicale napoletana.

 

Fernando Mazzotta - Taranto

 

 

 

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