ANTICHE CONOSCENZE SUMERE ED ODIERNI RISCONTRI
di Giorgio Nobis

 

E.DIN (IL GIARDINO DEL SIGNORE)
 

Su questo argomento e sulla sua veridicità storica sono stati scritti fiumi di parole nel corso dei se­coli, rappresentando di volta in volta interpretazioni che vanno dall'allegoria mitologica all'integralismo religioso più acceso. In realtà quanto tramandatoci dalla tradizione ebraica e da quella cristiana desta in noi più l'immagine di una favola o di un mito che non di un avvenimento reale nel contesto della Creazione.

Tuttavia già nella Bibbia ci sono versetti molto precisi al riguardo (Genesi 2, 10-14), ma poiché il confronto con la realtà geografica conosciuta sino agli inizi degli anni novanta non consentiva riscontri puntuali, la tendenza generale a livello scientifico era quella di considerare l'argomento solo una grande allegoria.

Vediamo allora cosa dice la Bibbia in proposito:

E un corso d'acqua scorreva in Eden per irrigare il giardino.

E lì si divideva e diventava quattro fiumi principali.

Il nome del primo è Pishon, quello che serpeggia

attraverso la terra di Havilah, dove si trova l'oro,

la terra dove l'oro è buono e dove si trovano

anche il bdellio e la pietra onice.

E il nome del secondo fiume è Gihon;

è quello che gira attorno alla terra di Kush.

E il nome del terzo fiume è Hiddekel,

quello che scorre ad est dell'Assiria.

E il quarto è il Prath.

Dei quattro fiumi citati e delle rispettive località attraversate non è difficile individuare l'HIDDEKEL (il Tigri) ed il PRATH (l'Eufrate), ma anche il GIHON (il Karun) può essere indivi­duato con precisione, tenendo altresì conto che il livello dei mari era in epoca preistorica di oltre cento metri più basso d'oggi e, quindi, la confluenza del Gihon con il Tigri e l'Eufrate avveniva nella parte ovest del Golfo Persico, attualmente sommersa dalle acque.

Il problema che appariva insolubile era costituito dal Pishon di cui non si trovava traccia; di conseguenza teologi, storici ed archeologi si sono sempre chiesti come abbia potuto la Bibbia incorrere in un simile errore.

La questione era rimasta insoluta sino agli anni novanta, ridando fiato ai denigratori della veridicità della Bibbia, malgrado il puntuale riscontro ottenuto negli ultimi cento anni di altre enunciazioni geografiche. Ci volle la prima guerra del Golfo per confermare l'enunciazione biblica; avendo l'esercito USA posizionato alcuni "satelliti spia" ad un'altezza che consentiva una visione "in pro­fondità" del terreno (onde individuare eventuali installazioni militari in territorio iracheno e nel Kuwait occupato dalle truppe di Saddam), tali rilevatori aerei hanno inaspettatamente mostrato il letto di un fiume coperto dalle sabbie. Successive analisi satellitari hanno rivelato l'intero corso del fiume (lunghezza 850 km, larghezza media 4 km, profondità media 15 metri), come mostra la map­pa della NASA che segue. Ecco, quindi, con grande sorpresa ed anche soddisfazione di quanti so­stenevano la veridicità storica e geografica della Bibbia, che anche il PISHON (il Kuwait River) ve­niva a confermare quanto i suesposti versetti affermavano con precisione.
 


 

Concludiamo questa parte, precisando che le tavole sumere dell'EN.UMA.EL.ISH, con circostanziata chiarezza, indicano l'area dell'E.DIN. Tuttavia la funzione attribuita a questo luogo è notevolmente differente rispetto al testo biblico e tale da porre in una luce del tutto diversa, sia la creazione della specie umana, sia il rapporto tra Creatore e creati.


 



(continua)

 


 

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Piazza Scala - marzo 2012