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Un aggiornamento sugli ulteriori sviluppi
della assistenza e consulenza dello studio per il blocco della
perequazione automatica.1. Anzitutto,
assistiamo già tre bancari, di diverso livello pensionistico;
2. il cliente sottoscrive il contratto per il conferimento del
mandato e la determinazione del compenso, redatto tenendo
presente la sua personale situazione previdenziale e
territoriale;
3. viene dato incarico al CT, il quale rileva e determina la
somma da richiedere (per le relazioni già effettuate gli importi
vanno da oltre €. 20.000,00 euro fino al minimo di circa
€.6.000,00). Il CT, con l'occasione verifica, anche, la
regolarità previdenziale, sia per quanto riguarda la pensione
già liquidata che per eventuali supplementi che si possono
chiedere.
li costo rimane sempre quello di €.150,00. Nel caso che il
cliente volesse provvedere anche alla regolarizzazione
previdenziale, scatterà un ulteriore compenso, che si
determinerà di volta in volta, secondo l'accertata situazione
previdenziale (la cifra, anche in questo caso, sarà modesta);
4. viene inoltrata, esclusivamente per via telematica, la
domanda di pagamento. Lo studio, che è stato abilitato a essere
interfaccia dell'INPS per l'assistenza e consulenza
previdenziale, non ritiene utilizzabile l'invio di una
raccomandata, anche se, in qualche caso, l'INPS,
territorialmente competente per territorio, ha dato riscontro
alla stessa;
5. si attende la risposta dell'INPS, che, di norma, utilizza il
silenzio-rigetto;
6. trascorsi i 90 giorni, si provvederà a inoltrare, sempre ed
esclusivamente per via telematica - in questo caso non sono
ammesse trasmissione cartacee -, il previsto ricorso;
7. nel caso di silenzio- rigetto, trascorsi gli ulteriori 90
giorni (prudenzialmente se ne lasceranno trascorrere quattro,
per l'applicazione di una norma processuale), si darà luogo
all'azione legale;
8. con l'inizio dell'azione legale, il cliente dovrà versare il
costo del C.U. {€. 43,00) e un modesto acconto allo studio (€
300,00);
9. sono previsti ulteriori pagamenti in caso di compensazione
delle spese (in caso di esito negativo, con denegata condanna
del pensionato, io studio rinuncerà ad ogni altro compenso), che
qui non specifico, perché dipendono dal numero dei clienti, che
insieme vorranno decidere di iniziare la causa;
10. dopo il primo grado, ogni cliente, sarà libero di decidere
di proseguire nell'azione legale (secondo grado, Cassazione e
Corte costituzionale), senza alcun altro compenso per lo studio,
fatta eccezione per quello inizialmente pattuito;
11. per ciascuno di questi gradi, si provvederà a stipulare
ulteriori patti per il compenso;
12. I compensi, che sopra sono stati succintamente, ma
sufficientemente, indicati, rimangono invariati, anche se
l'azione amministrativa e legale dovesse comprendere la
restituzione del c.d. prelievo di solidarietà ex legge 147/2013,
già applicato in un caso.
Per il momento è tutto.
Per il seguito, comunicherò eventuali variazioni.
Cordiali saluti.
Studio Legale Lo Fiego Associazione
Professionale
Avv. Vittorio Lo Fiego
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