Trascriviamo integralmente una mail pervenutaci dallo Studio Lo Fiego di Milano: con l'occasione vi precisiamo che  per una miglior gestione delle problematiche legali, è opportuno che i colleghi interessati prendano contatto direttamente con il legale (i recapiti sono indicati in calce alla pagina).
Piazza Scala (A. Izeta)

 

 

Milano, settembre 2015
 

Egregi Signori
PENSIONATI COMIT
20100 MILANO MI

 

Ns. Rif.: BLOCCO DELLA RIVALUTAZIONE AUTOMATICA DELLE PENSIONI

Preg.mi tutti, faccio seguito all’incontro con l’Egr. Dr. Izeta per confermarVi quello che Vi è stato già comunicato.
Nel corrente mese di settembre riordinerò, ad uso azione legale, i miei studi sul D.L. 65/2015, del quale lo studio ha seguito, con particolare attenzione, i lavori parlamentari.
Sono stati redatti e pubblicati due commenti: il primo all’originario testo del decreto, pubblicato anche da Piazza della Scala; il secondo dopo le modifiche della Camera, non inviato, per la celerità che è stata imposta ai lavori parlamentari, a Piazza della Scala.
Il Senato ha approvato il testo licenziato dalla Camera, senza alcuna ulteriore modifica.
Dai Lavori parlamentari è emerso che il D.L. non sarebbe stato convertito in legge nel tempo previsto dalla Costituzione.
Questa importante aspetto, sul quale è stata già richiamata l’attenzione di qualificati organi istituzionali, verrà meglio verificato.
Con Piazza Scala abbiamo stabilito che l’azione legale verrà iniziata verso la fine del corrente mese, dopo l’invio di altra comunicazione con la quale verranno analiticamente specificati gli aspetti operativi.
Naturalmente, ai sensi dell’articolo 13 L. 147/2012, sarà precisata, in modo particolare, la modalità del compenso dello studio e degli altri avvocati, fuori del Tribunale di Milano, che dovranno collaborare con lo stesso.
Giungono notizie di suggerimento di invio della lettera all’INPS per interruzione della prescrizione, quinquennale, e contestuale messa in mora.
Non ho letto i vari testi.
Preciso che, per quanto riguarda la prescrizione, non c’è alcuna fretta: i cinque anni scadranno al mese di Luglio del 2020.
Non è obbligatoria, poi, la messa in mora.
In realtà la lettera di richiesta all’INPS della perequazione non corrisposta e bloccata va inviata, ma deve, necessariamente, contenere la quantificazione del credito, perché, solo in questo modo, sarà utilizzabile in sede giudiziale. Per questo motivo, lo studio sta studiando il testo della bozza, da trasformare, a cura di ogni interessato, nella lettera da inviare all’Istituto. La predetta lettera sarà uno dei documenti da inviare allo studio.
In questa sede è inopportuno parlare di ogni altra attività che si renderà necessaria e dei documenti che verranno richiesti.
Ringrazio quanti hanno già scritto per la loro fiducia.
Un particolare ringraziamento a Piazza Scala, che sta dedicando a questo problema una particolare cura e attenzione.
A risentirci.

 

Avvocato Vittorio Lo Fiego

 

 

Contatti

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Fax  02 59901101

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Piazza Scala - settembre 2015