penalizzare il personale in quiescenza |
il
costo, le alte franchigie |
costo elevato
in confronto ad una bassa copertura dei rischi
"minori" (dentista, oculista, ecc.) |
separazione
della gestione attivi e pensionati contraria alla
solidarietà per la categoria più esposta, non
trattandosi di un ente a fini di lucro |
il rimborso delle spese nel tempo si
è ridotto a percentuali non congrue |
che nel momento di maggior bisogno,
come nel periodo di esodo, facciano di tutto per
incentivarti ad andartene e non supportino con
rateizzazioni i colleghi in difficoltà; non
rispondono alle mail, per telefono sono evasivi..... |
il fatto che sia così penalizzata la
permanenza nel fondo a causa della contribuzione
assai esosa e la sempre più ristretta partecipazione
alle spese da parte del Fondo |
massimali bassi per cure
odontoiatriche e rimborso lenti e occhiali |
penalizza enormemente il coniuge |
troppe franchigie e/o plafond |
la notevole disparità tra attivi e
pensionati |
ho revocato l'iscrizione al FSI dal 1
novembre 2015, perchè troppo oneroso ed in caso di
rimborso troppa franchigia |
riduzione nelle prestazioni per i
pensionati negli aspetti più vicini alla loro
condizione di anziani: es. prestazioni
odontoiatriche e oculistiche |
in consiglio il personale in
quiescenza non ha di fatto alcuna rappresentanza |
tempi lunghi dei rimborsi,rigidità
nelle valutazioni delle patologie e nel tempo si è
sempre restrinto di più lo spettro delle patologie
assistibili e i plafond dei rimborsi sono assai
limitati |
rimborsi insufficienti rispetto ai
costi; eccessiva sperequazione con gli iscritti alta
parte di scoperto |
la discriminazione fra personale in
servizio e pensionati e la mancanza diqualsiasi
contributo aziendale per i pensionati |
onerosità dell'iscrizione per
pensionati e familiari; poca trasparenza |
coperture inadeguate, inutilmente
fiscali, contributi eccessivamente elevati |
massimali inadeguati alla realtà con
la quale ci si deve confrontare quotidianamente in
Italia |
i pensionati sono quelli che pagano
di più (dato che il contributo mensile è calcolato
sulla pensione AGO tendenzialmente più alta degli
stipendi dei giovani in servizio) a fronte di
massimali annui più bassi e franchigie più alte |
subordinare parte del rimborso ai
risultati gestionali del bilancio gestione
pensionati e l'abbattimento ultimo delle percentuali
di rimborso |
l'accantonamento in "quota differita"
di una parte dei rimborsi che, poi, quando viene (se
viene) restituita comporta anche problemi di ordine
"fiscale" |
ho aderito quando ero giovane ed in
piena salute al fondo senza beneficiare per mia
fortuna dell'intervento del fondo, ora che sono
anziano le sperequazioni rispetto agli iscritti che
lavorano ritengo siano eccessive |
Gli aspetti negativi sono due:
La scarsa rappresentatività della categoria
pensionati.
Le prestazioni che, a fronte dell'aumento del costo,
negli ultimi anni hanno avuto un calo verticale.
Mi rendo conto che bisogna "governare" il Fondo
senza perdere mai di vista il Bilancio ma, come
giustamente avete osservato, il patto
intergenerazionale che dovrebbe tutelare gli
anziani, purtroppo li tutela molto poco. Se detto
Patto oggi può rappresentare un costo per il
personale in servizio, domani sarà lo stesso
personale a usufruire del beneficio (gli anni della
pensione arrivano prima di quanto non si creda!) |
il costo elevato in rapporto alla
percentuale rimborsata. Inoltre dovrebbero essere
riviste le regole di rimborso in materia di ticket.
Attualmente, almeno nella mia regione - Piemonte - a
seguito di istruzioni ASL le strutture di
laboratorio analisi prendono pochi nominativi
pro-die sotto convenzione. max 15, occorre arrivare
ad ore antelucane e non è detto di riuscirci.
Pertanto la struttura emette fattura privata, se si
vuol procedere, che viene rimborsata solo in parte,
non essendo ticket, che sarebbe altrimenti
rimborsata integralmente dal Fondo. A seguito delle
restrizioni ASL forse si dovrebbero rivedere diverse
regole.
nelle prestazioni per i pensionati negli aspetti più
vicini alla loro condizione di anziani: es.
prestazioni odontoiatriche e oculistiche |
non si riesce mai a parlare con
nessuno e se hai bisogno d'aiuto alcune volte ti
trovi in difficoltà Ultimamente avevo un problema di
inserimento pratica perché il sito mi si era
bloccato e non potendo parlare con nessuno alla fine
mi son dovuto rivolgere direttamente al Fondo di
Milano. Inoltre il fatto che ci abbiano abbassato i
rimborsi al 60% inserendo anche le franchigie
abbastanza alte non è che aiuti tanto noi pensionati |
la sperequazione delle franchigie nel
settore interventistica, oculistica e dentistica |
la eccessiva fiscalità: avevo una
fattura di una clinica dove mi aveva inviato l'ASL
per Euro 23, non essendo precisato Ticket mi hanno
rimborsato 9,66; magari poter fare una visita
specialistica a questo prezzo!!!!!! |
non liquidare ciò che devono durante
l'anno ma obbligare a contabilità laboriose e
fiscalmente penalizzanti |
non si capisce se si parla di Fondo o
di Previmedical perché la positività dell'azione si
può valutare solo con i risultati per il tramite
dell'Assicurazione che opera direttamente sulle
persone. Il Fondo non ha senso senza una
assicurazione (Previmedical oggi ma Blue Assistance
ieri). Sulla attività della assicurazione
bisognerebbe valutare aspetti positivi o negativi
per ribaltarli sulla positività o negatività del
Fondo |
nessuno: infatti ho dovuto disdire
l'iscrizione. Non si può giustificare l'adesione
solo per coprire eventuali grandi eventi! |
aumentano i plafond per delle
patologie che noi anziani non possiamo utilizzare e
diminuiscono per quelli che siamo costretti, data
l'età, ad utilizzare |
pochi controlli e molti abusi con
danno per gli onesti |
prezzo eccessivo, difficoltà di
comunicazione con il numero verde, rimborsi limitati
tra lungaggini, ottusi particolarismi, percentuali
di rimborso risicole e spostamento ad esercizio
successivo. La divisione tra pensionati e attivi
penso sia anticostituzionale e difficile da capire
da parte di una assicurazione malattia. Conto sulla
vostra capacità di portare avanti le nostre
richieste |
l'applicazione della franchigia agli
interventi chirurgici (non credo che la gente si
sottoponga ad interventi per divertimento!) ed in
generale la continua riduzione delle prestazioni per
noi pensionati |
la riduzione dei massimali sia per le
spese odontoiatriche che per le protesi es.
occhiali. A mio avviso dovrebbe esistere un unico
massimale comprensivo delle spese per le visite
mediche ( quello attuale non si utilizza mai
completamente ) e delle spese odontoiatriche e
protesi |
modalità e tempi di rimborso delle
quote differite che comportano tassazioni calcolate
con l'aliquota marginale oppure mod. 730
integrativi, mancata pubblicizzazione dei controlli
effettuati sull'operato di previmedical che gestisce
i flussi delle contribuzioni ed in particolare i
pagamenti agli iscritti, alle strutture o
medici/cliniche convenzionate (in breve la nostra
cassa ha consegnato a tale ente ordini di bonifico
firmati in bianco aver dato a previmedical la
gestione dei flussi in entrata ed in uscita della
Cassa con conseguenti rischi con ad esempio il
controllo dei rimborsi agli iscritti ed alle
strutture convenzionate). E' assolutamente da
cambiare l'attuale modalità di rimborso delle quote
differite che comporta tassazioni ovvero denunce dei
redditi integrative |
dopo aver versato per decenni
fruendone molto poco adesso che sono in pensione mi
limitano le prestazioni! Perchè, da ex-dirigente
devo pagare tanto di più a parità di prestazioni?
Plafond ridicoli su determinate spese. Sto valutando
l'uscita |
sfavorevole rapporto prestazioni
riconosciute/premio annuale a carico dell'iscritto.
Inoltre rigidità nell'iscrizione dei figli
fiscalmente a carico che non possono essere passati
dal genitore pensionato all'eventuale coniuge ancora
in servizio |
la separazione della gestione
contabile tra personale in servizio e personale in
quiescenza. Anche perchè quando ero in servizio la
nostra contribuzione era destinata anche al
personale in quiescenza, cosa che mi è sempre
sembrata una cosa logica e finalizzata a consentire
una solidarietà generazionale..Illogica è invece la
nuova impostazione!! |
le palesi disparità tra personale in
servizio ed in quiescenza e la contribuzione
onerosa; purtroppo credo che non ci sia nulla da
fare ormai, abbiamo lasciato troppo correre!!!!! |
l'esclusione di diverse tipologie,
alte franchigie, mancati rimborsi quote differite |
- DIVERSITA' DEI PLAFOND TRA
PERSONALE IN SERVIZIO E PERSONALE IN QUIESCENZA;
- APPROVAZIONE ANTICIPATA DEL BILANCIO ANNUALE DEL
FONDO AL FINE DI INDICARE NELLA DICHIARAZIONE DEI
REDDITI L'EFFETTIVO AMMONTARE DEL RIMBORSO EVITANDO
DI DOVER COMPILARE MODELLI INTEGRATIVI E/O INDICARLI
NELL'ANNO SUCCESSIVO CON IL SEGUENTE AGGRAVIO
D'IMPOSTA |
la separazione della gestione del
personale in servizio e quella dei pensionati |
bisognerebbe ricordare al personale
in servizio che se hanno fortuna..... prima o
poi passeranno dall'altra parte. |
costo rapportato alla retribuzione,
limiti di rimborso, separazione con iscritti in
servizio |
trascurando il notevole incremento
delle contribuzioni e franchigia, nonchè la
diminuzione delle prestazioni, non si tiene conto
del fatto che più si diventa anziani e più purtroppo
si ha bisogno di assistenza sanitaria: pertanto sono
disposta ad accettare un modesto incremento del
premio, ma non la riduzione dei massimali. Non mi
sembra giusto che i pensionati siano considerati
persone di SERIE B rispetto ai colleghi in servizio |
costo elevato del premio a fronte di
rimborsi minimi (vedi odontoiatria). Proporrei
l'eliminazione dei rimborsi per visite
specialistiche al di sotto dei 100,00 euro a fronte
di un minor costo del premio |
le elevate quote che restano a
carico, per visite specialistiche fatte tramite
centri privati, anche se convenzionati. La disparità
nel trattamento con i dipendenti in servizio e la
politica di penalizzazione attuata dai fondatori
(sindacati dei dipendenti in servizio e solo quelli
e banca)
le franchigie alte anche in caso di utilizzo di
centri convenzionati
la continue riduzioni dei plafond |
la separazione che avete introdotto
tra la gestione degli iscritti in servizio e quella
degli iscritti in pensione è contraria alle finalità
del Fondo stesso e ha prodotto inevitabilmente
l’aumento dei costi e la diminuzione delle
prestazioni per i pensionati e le loro famiglie |
difficilmente un solo rappresentante
nel consiglio puo' tutelare al meglio gli interessi
dei pensionati, considerando la limitatezza della
rappresentanza. Gradiremmo avere informativa
preliminare più dettagliata sulle eventuali
iniziative |
approvare il bilancio al 30 giugno,
così il 730 va a farsi benedire!! |
tempistica molto lunga nel rimborso
delle pratiche e motivi piuttosto futili nel
respingere le stesse |
i costi negli ultimi anni ( a carico
totalmente dei pensionati) sono lievitati ed i
rimborsi per le prestazioni assottigliati; l'iter
burocratico (questo penso anche per altri fondi
integrativi) sono abbastanza burocratizzati. I
rimborsi per spese dentarie inadeguati rispetto alle
necessità (visite controlli ecc.). Si dovrebbe tener
conto di tutti i versamenti effettuati durante il
servizio e durante il periodo della pensione per
valutare - per un fondo "no profit" - insieme alle
attuali contribuzioni in corso un miglioramento
assistenziale ed un ridimensionamento dei costi |
contribuzione troppo alta e taglio
dei rimborsi per i pensionati |
franchigie alte e massimali bassi
oltre ad un sistema telematico non del tutto chiaro |
ridicoli di fronte a patologie notoriamente diffuse
tra le persone di una certa età, il tutto
accompagnato inoltre da una severa burocrazia |
costi elevati del servizio ( vedo che
la Banca è molto aperta e disponibile a finanziare
opere di restauro sulle piazze dove c' è con importi
di sostanza, dove trovano questi fondi considerato i
tempi dove la finanza annaspa e a noi ci nega una
più equa e solidale partecipazione dei costi del
servizio a noi addebitati), un aiuto veramente
solidale sarebbe quello di intervenire c/o la P.A.
per richiedere la rivalutazione delle ns. pensioni
che per i noti motivi sono da quel dì bloccate
ingiustamente. La P.A. fa sempre i confronti con
quei pensionati che prendono meno mentre il
confronto dovrebbe essere con quelli che prendono
pensioni molto alte, per calmierarle (-vedasi scala
mobile-) |