Abbiamo più volte preso in esame e stigmatizzato i punti critici che hanno contraddistinto il Fondo Sanitario IntesaSanpaolo, creatura di Corrado Passera in sostituzione della precedente Cassa Sanitaria sul cui funzionamento ben poco abbiamo trovato da ridire.
Infatti il nuovo Fondo ha pesantemente colpito i pensionati, ignorati dalle c.d. Fonti Istitutive (banca e sindacati, stranamente uniti nel penalizzare il personale in quiescenza, quasi volessero liberarsene) che neppure dovrebbero esistere e che dovrebbero tutelare gli anziani. A nostro giudizio è singolare che in presenza di un robusto avanzo di gestione si insista a tener separate le due gestioni (personale in servizio e pensionati) come se lo scopo del Fondo fosse quello di realizzare profitti: tutti sanno che rientra nella normalità che il fabbisogno dei più anziani sia maggiore di quello dei "giovani" che devono supplire (in attesa di diventare loro stessi pensionati).

Il risultato è stato quello di limitare pesantemente la solidarietà generazione, che deve essere il primo scopo dell'FSI, con appesantimenti dei costi e prestazioni inferiori per la categoria dei quiescenti. A questo si aggiunge la presenza di un solo consigliere (fra l'altro poco "visibile" ai suoi elettori: tanto valeva supportare i candidati di estrazione sindacale) su 18 in rappresentanza dei pensionati (pari ad oltre il 30% dei soci iscritti!).
La logica conseguenza è una costante disaffezione dei colleghi in uscita e un continuo abbandono di coloro che sono iscritti al Fondo senza destare alcuna apprensione negli organi sociali): per questo in collaborazione con gli Esodati Gruppo IntesaSanpaolo su Facebook abbiamo deciso di lanciare un sondaggio che nelle nostre intenzione dovrebbe essere propedeutico all'inizio di azioni contro questo incredibile comportamento di banca e sindacati.
Richiediamo ai pensionati iscritti o non iscritti (in particolare se lo sono stati) all'FSI di compilare il modulo sottostante e spedirlo cliccando su "invia!": contatteremo  coloro che manifesteranno la propria intenzione (peraltro non immediatamente impegnativa) di partecipare alle iniziative previste, comunicando in tal modo il proprio disappunto al presidente e ai consiglieri nelle modalità che comunicheremo successivamente.

Rammentiamo che "mugugnare" non basta quello che conta è impegnarsi in numero consistente per cercare di modificare la situazione esistente. Per quanto ovvio, i vostri nominativi non verranno resi pubblici.


Piazza Scala (A. Izeta)

 

06 novembre 2015 - a tutt'oggi sono pervenute ben 413 schede di partecipazione: chiudiamo quindi
il sondaggio inviando i risultati a tutti i partecipanti che ci hanno segnalato il loro indirizzo mail; vi ringraziamo per l'attenzione dedicata a questo delicato problema dai nostri lettori

 

 

 

 

 

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Piazza Scala - ottobre 2015