Il sondaggio

Riteniamo che ormai tutti i nostri lettori sappiano che il sito Piazza Scala non rappresenta alcuna associazione ma è uno spazio web completamente autonomo, in particolare distinto dall'Associazione Amici Comit - Piazza Scala, con la quale è talvolta confuso ma che rappresenta un ente dotato di sua autonomia patrimoniale riveniente dalle quote versate dai soci sorto nel maggio 2012, occupando uno spazio da noi cortesemente concesso in una sorta di comodato gratuito, mentre il nostro sito, che - ahimè - non ha un euro...., esiste dall'agosto 2008. La prova di questo sta nel fatto che talvolta abbiamo espresso opinioni in contrasto con "Amici Comit".

Gli scopi di Piazza Scala erano inizialmente ludici: solo in un secondo tempo, constatata la carenza di informazioni e di assistenza ai colleghi ex Comit abbiamo deciso di far viaggiare le notizie (buone o cattive che fossero) ad alta velocità, suscitando la gelosia e la rabbia di un'associazione di ex Comit.
Nonostante tutto abbiamo tirato dritto per la nostra strada senza legarci ad alcuno: per questi abbiamo chiesto  ai nostri lettori di esprimersi, dopo anni di guerra, sull'opportunità di cessare le cause legali che imperversano da 8 anni: da questa circostanza è nato il sondaggio, definito con tono arrogante (senza sorpresa per noi....) dalla nota associazione "che più generico, inutile  e velleitario non si può", accuse che respingiamo al mittente. Siamo soltanto dispiaciuti che il presidente (a vita) che si identifica con questa associazione abbia offeso i partecipanti al sondaggio (nel quale sono fra l'altro presenti molti suoi soci anche opponenti). 

L'atteggiamento delle tre associazioni chiamate in causa
L'associazione Amici Comit -  Piazza Scala ha indirettamente appoggiato il sondaggio in quanto subito dopo ha presentato ai liquidatori del Fondocomit una richiesta di accelerare la chiusura delle vertenze per arrivare a un accordo tra gli opponenti (ca. 1500?), gli attivi ed i vecchi pensionati (ante 1998) entro pochi mesi.
Anche l'Anpecomit (nonostante le solite inurbane manifestazioni di ostilità) sembra orientata a sospendere le azioni legali affermando: "non ci sottrarremo, come sempre, a confronti e incontri ove la richiesta ci pervenga di chi deve e può (Liquidatori). Se chiamati, infatti, da chi deve e può, nel tempo più veloce possibile saremo intorno ad un tavolo per ascoltare, dire la nostra e riferirvi cose concrete e valutabili." Noi aggiungiamo che l'Anpecomit anzichè attendere potrebbe invece farsi promotrice di un'azione caldeggiata da molti suoi soci.
Infine l'UNPComit: con vivo piacere abbiamo rilevato che ha invitato i propri soci a rispondere ai quesiti proposti dal sondaggio, ovviamente (e questo apprezziamo) lasciando decidere tutti in piena autonomia.
I risultati del sondaggio.
Consideriamo il sondaggio come un campione significativo per acclarare la volontà di tutti coloro che sono interessati all'incasso del monte residuo delle plusvalenze, quasi tutti consci che questa è l'ultima spiaggia per ottenere un riparto (che molti di noi non vedranno) senza che sullo stesso debbano esprimersi (fra 10 anni?) Cassazione e Corte Europea, strumenti prediletti da uomini politici (ma non solo.....) per allungare il corso della giustizia. 
Premesso che questa nostra inchiesta ha evidenti limiti in quanto non è possibile un suo utilizzo nelle aule di un tribunale, ci permettiamo di osservare che le tre associazioni (che hanno ricevuto tutte le manifestazioni di opinione al proprio indirizzo mail), i liquidatori, i sindacati e la magistratura (se informata) non potranno non tenerne conto. I colleghi ex Comit vogliono che la composizione delle varie volontà non avvenga tramite decretazioni giudiziali ma pretendono che la soluzione sia trovata in sede negoziale. In sostanza basta tribunali e più buon senso!
Questo ha detto infatti il sondaggio, come risulta dai suoi dati definitivi alle ore 20.00 dell'8 febbraio 2015:
626 schede ricevute, dont schede:  100%
606 "meglio una transazione"    96%
 20 "continuiamo sino alla fine!"     4%

numeri inequivocabili che non lasciano adito a dubbi su cosa desidera la stragrande maggioranza dei colleghi.

Conclusioni
Aver ottenuto oltre 600 (numero assolutamente rilevante e significativo in quanto è ben nota la riluttanza di moltissimi colleghi all'utilizzo degli strumenti informatici) manifestazioni di opinione rende il sondaggio altamente significativo in quanto chi ha risposto alla nostra iniziativa rappresenta un campione di tutti gli interessati al riparto (attivi, esodati, colleghi in servizio, opponenti, persino un gran numero di eredi, troppi purtroppo): ci permettiamo quindi di raccomandare a chi di dovere (in particolare ai liquidatori e alle tre associazioni summenzionate) di non sottovalutare o disprezzare quanto è emerso in una bella prova di democrazia.
Per quanto ovvio, non vogliamo esprimerci sui contenuti di un eventuale, auspicato accordo: lasciamo la definizione del quantum ai liquidatori di concerto con i legali degli opponenti, segnalando in calce un'idea di Gianfranco Minotti che insieme a quanto proposto dai tre legali Iacoviello/Civitelli/Fasano (che già conoscete), dovrebbe costituire un'apprezzabile base di partenza su cui discutere in modo sereno e senza pregiudizi.  In questo modo si potrebbe arrivare ad una composizione entro fine giugno, data entro la quale il giudice Mammone potrebbe decidere sulle cause in corso.
Il traguardo è vicino, dopo otto anni di guerra: non lasciatevi sfuggire un'occasione unica per ritrovare la vostra serenità e ricordatevi che siete voi (i colleghi ovviamente) e non le tre associazioni (che secondo noi in questa fase devono avere un mero ruolo di supporto) a poter e dover decidere sul vostro futuro.
Questo avete detto con il sondaggio ad Amici Comit - Piazza Scala, Anpecomit e UNPComit, che hanno ricevuto tutte le oltre 600 richieste di cessare le ostilità per arrivare ad un accordo e che quindi, a nostro giudizio, devono tutte  comportarsi di conseguenza. Da parte nostra provvediamo comunque ad inviare alle associazioni due files pdf contenenti tutte le risposte dei nostri lettori.

Se desiderate farci conoscere le vostre opinioni sull'esito del sondaggio potete farlo con questo form.
Vi segnaliamo che quanto da voi scritto verrà pubblicato esponendo in chiaro i vostri nominativi.
Verranno tuttavia cestinate a nostro insindacabile giudizio le schede contenenti espressioni di cattivo gusto.
 

 

  • Carlo Arpaio, Baveno - Sarà la crisi, sarà l'età che avanza per tutti, saranno le problematiche che si aprirebbero con il prosieguo delle cause, sarà infine, perchè è "meglio l'uovo oggi che la gallina domani", ma spero davvero che si giunga ad un "end", possibilmente un"happy end" per tutti. Non finirò mai, personalmente, di ringraziare Gianfranco e Alfredo per quanto stanno facendo per noi. Purtroppo non possono decidere loro, ma certamente non ci fanno mancare una puntuale informazione e la ricerca di soluzioni. Grazie!
  • Giovanni Perino, Rivoli - Spero sia la volta buona!!!!!
  • Mario Vannini, Montecatini - E' evidente la volontà di chiudere con un accordo da parte della maggioranza e voglio evidenziare il fatto che data la non più tenera età di molti di noi l'uso di internet è limitato quindi bisogna considerare anche questa che io definisco una maggioranza silenziosa .Voglio ringraziare per l'impegno ed il contributo Alfredo Izeta al quale va tutta la mia riconoscenza.
  • Edda Cucè, Lucca - Spero davvero che dopo anni di contenzioso spesso inutile questa volta prevalga il buon senso. Grazie per questa saggia iniziativa. Auguri a tutti !
  • Paolo Falleni, Livorno - I risultati del sondaggio parlano da soli. Va comunque detto che il comportamento della Banca e del Fondo, che hanno causato in origine il problema in realtà inesistente - come dimostrato dall'ampia plusvalenza emersa in fase di liquidazione a conferma della solidità del Fondo - sono del tutto censurabili e dovrebbe, a mio parere, essere evidenziato a chi dovrà prendere una decisione in merito. A tutti i colleghi rivolgo un invito a considerare un accordo extragiudiziale con spirito di giustizia e di solidarietà.
  • Manrico Coppini, Livorno - Bene, sono però sorpreso dai 20 "continuiamo sino alla fine!", sono così sicuri, che con questa scelta, arriverebbe prima la pecunia della fine.........?
  • Dedy Di Benedetto, Palermo - BEN FATTO. Le persone sono stanche di queste guerre guerreggiate.(non tutte nell'interesse dei colleghi). Purtroppo - data anche l'età delle persone (e delle vedove) - non sono disposte ad aspettare i tempi della giustizia e di chi frena ( nell'interesse della banca che si tiene i 300 mln di € e per .. per altri motivi). Ci auguriamo che l'iniziativa trovi ,nella sensibilità del Giudice che segue il procedimento, la giusta attenzione e che si approdi alla concretezza.
  • Giuseppe Picciariello - Bene bravi avanti così!
  • Gianni Novelli, Prato - Fa piacere vedere finalmente che la maggioranza dei colleghi ritiene di dover arrivare ad una composizione transattiva di questa insulsa querelle tra poveri che dura oramai da troppo tempo.
  • Giacomo Morandi, Rivergaro - Come anche il precedente accordo fra le associazioni non aveva valore giudiziale anche il sondaggio è puramente informativo o consultivo, ma esprime la volontà di un cospicuo campione e se ne dovrà tenere conto. Grazie ai tre avvocati e grazie ad Alfredo Izeta per la sua iniziativa.
  • Gianni Carrà, Ferrara - E' stata una lodevole iniziativa. L'esito ha dimostrato che la stragrande maggioranza degli interessati desidera chiudere nel più breve tempo possibile questa vicenda che si protrae da troppi anni. Penso che tenendo conto delle giuste rivendicazioni di ciascuna parte si possa giungere ad un accordo soddisfacente per tutti.
  • Roberto Lucarelli, Torino - Non avevo dubbi sull'esito di questa consultazione, ma sono comunque rimasto sinceramente colpito dalla massiccia adesione all'invito rivoltoci e dalla quasi unanimità dei consensi a mettere finalmente la parola fine ad anni di pretestuose contese. Credo non giovi a nessuno continuare a disquisire su inutili cavilli (inutili lo dice il Giudice, bocciando i vari ricorsi, non io) mentre quanto ci spetta rimane bloccato a beneficio di nessuno. Quando perfino i Legali, dopo lunghi anni di accanite battaglie, consigliano di desistere da ulteriori lotte, anche a scapito delle ancor più pingui parcelle che potrebbero (giustamente, beninteso) lucrare, mi sembra che la via verso la conclusione della vicenda sia obbligata. Ai 20 colleghi irriducibili (che immagino godano di una invidiabile prospettiva di vita) il mio invito a meditare bene: qui non si tratta di una questione di principio, alla quale abdicare, si tratta di denaro frutto di un risparmio pressoché forzoso, del quale avere finalmente la disponibilità.
  • Gian Pietro Baffigi, Seregno - E' proprio l'ora di porre fine a questa telenovela.....!!!
  • Stefania Gulmanelli, Ravenna - Spero vivamente che possa servire per velocizzare finalmente il saldo a noi dovuto. Mio padre dipendente e' deceduto nel 1994, mia madre nel 2013. Io sono entrata nel fondo di solidarieta'  il 1° gennaio 2015 e spero di vedere un risultato prima di arrivare a tanto pure io.
  • Filippo Prezioso, Perugia - La diplomazia, e le conseguenti trattative che essa comporta, sono da sempre lo strumento migliore. Mi compiaccio di aver condiviso il mio pensiero con la quasi totalita' dei Colleghi interessati. Mi compiaccio pure per l'eccellente stato di salute e le spettacolose prospettive di vita futura che, ahime', ben pochi hanno in essere....
  • Lorenzo Ghezzi, Vailate - Senza entrare nel merito della rappresentatività del sondaggio che comunque risulta significativo per le ragioni espresse in merito, per aver vissuto abbastanza, posso dire che è certo che in questi casi qli unici veri beneficiari sono i legali che si occupano della difesa di Tizio anzichè di Caio o di Sempronio. La continua contesa nel tirare la corda ci porterà tutti (se non proprio tutti al 100% in una percentuale a questo molto vicina), chi prima, chi dopo diritti al cimitero prima che si possa vederne la conclusione. Sarebbe stato saggio aver già sciolto questo nodo ma, l'ingordigia dell'animo umano offusca e fa scempio della ragione laddove ci siano di mezzo denari da dividere. Sperando che gli sforzi portati avanti da Alfredo e Gianfranco (ai quali creda vada il nostro incondizionato ringraziamento) vengano premiti facendo nascere nuove convinzioni sull'uscita da questo pasticcio.
  • Giovanni Ronco, Torino - Aggiungo il mio SI, anche se in ritardo, per potere porre fine a questa ignobile-inutile-incomprensibile pagliacciata. Grazie.
  • Anita Rovida Maiocchi, Milano - OTTIMA IDEA e ,seppure con molta rabbia , dai miei 87 anni, vi incoraggio a proseguire sul tentativo di conclusione della vicenda.
  • Emanuele Lapegna, Milano - Ho constatato anche io la riluttanza di molti colleghi, anche amici, ad usare almeno la posta elettronica. Il consenso espresso alla composizione della vertenza sembra concludente. Non poteva essere che così. Grazie a quanti lo hanno promosso. Insomma dobbiamo proprio continuare a combattere con le necessità stringenti della vita, avendo la possibilità di alleviare qualche pena a noi e forse a qualcuno intorno a noi? Di questa caparbietà renderemo infine conto ?
  • Giuseppe Bardone, Casteggio - Risultati significativi della volontà degli iscritti al Fondo.
  • Mauro Vecchi, Parma - Mi è parsa un'iniziativa lodevole. Il dato che è emerso mi pare acclari, in maniera più che evidente, la volontà della stragrande maggioranza delle persone interessate ad addivenire ad un accordo che ponga fine ad un contenzioso che, considerata la lentezza della nostra giustizia, non sappiamo quanti anni ancora potrebbe durare. Invito pertanto le associazioni ed i liquidatori ad abbandonare i pregiudizi e concentrarsi, nel più breve tempo possibile,per rendere attuabile questo accordo.
  • Paolo Pizzamiglio, Milano - Mi auguro che i risultati del sondaggio, quantunque non certo vincolante, siano di buon auspicio per chiudere un contenzioso che altrimenti ci vedrà tutti soccombere (purtroppo fisicamente).
  • Gianni Saccora, Venezia - Speriamo sia la volta buona si! anche perchè continuare per che cosa??!!!....saranno comunque briciole!!!!!!
  • Roberto Pelagalli, Milano - Tutto ok per il sondaggio..peccato non aver fatto un UNICO fronte fin dall'inizio che includesse sindacati e tutti i colleghi per contrastare l'arroganza del potere finanziario... peccato.
  • Fernando Mazzotta, Taranto - Plaudo all'iniziativa che con questo sondaggio, pur non rappresentando la maggioranza degli aderenti al Fondo, ha comunque permesso una campionatura molto significativa sulle aspettative della larga maggioranza degli ex-Comit .......
  • Vincenzo Turrà, Parma: Molto positivo.
  • Bruna Migliaccio, Napoli - Portando avanti i PRINCIPI spesso si hanno risultati migliori e, conseguentemente, si ottengono i benefici reali che spettano. Il vero problema però, è che questi benefici si dovrebbero godere in prima persona e, in questo caso, visto come stanno andando avanti le cose c'è il grande rischio che ............. (tocchiamo ferro)!!.E allora ?..... accontentiamoci, scegliamo fra due mali quello minore e .....GODIAMOCELO NOI !!!!!!
  • Annibale Gurgone, Messina - Basta con cause e ricorsi. sbrighiamoci e finiamola qui. siamo stanchi di aspettare i quattro soldi che ci toccano. prendiamoceli e BASTA!!!!!!!!
  • Salvatore Spano, Mantova - Il sondaggio è stato utilissimo a dimostrazione che i colleghi pensionati, esodati etc. hanno dimostrato che risultano inammissibili tutte le prese di posizioni e controversie operate dalle varie Associazioni che pretendono di rappresentare la totalità degli aventi diritto, con manifestazioni inopportune e di parte dimostrando di voler sopravvivere per il principio del potere, spendendo denaro per ottenere un certo e stantio "corporativismo" di antichi ricordi, contribuendo alla perdita di capitali a sfavore del Fondo e rimpinguendo le casse degli avvocati paladini di ricorsi e "rincorsa" che allungano i tempi....... e poi affermiamo che la Magistratura è lenta.... !!!!!!!
  • Francesco Tomatis, Peschiera Borromeo - E' sicuramente un passo nella direzione giusta, e speriamo che qualcuno lo tenga in considerazione.
  • Gerardo Salvati, Napoli - Mi sembra che il risultato del sondaggio sia del tutto soddisfacente.
    Tuttavia mi piacerebbe conoscere chi sono le parti occulte che tendono a rinviare..... c'è lucro da parte di qualcuno????
  • Luigi Pinto, Milano - Probabilmente ho già espresso la mia opinione in altre occasioni. Sono favorevole agli "accordi" affidandoli ai Colleghi e Legali che se ne stanno facendo carico, con competenza ed abnegazione, a prescindere dalle situazioni personali,e ciò sopratutto se si possa intravvedere uno spiraglio per giugno 2015. Sono personalmente convinto possa essere migliore un "discreto accordo" che "nessun accordo".
  • Rosario La Delfa, Brescia - Naturalmente positiva. Era ora. Speriamo che le parti si mettano presto d'accordo e finisca questa lotta tra poveri, Fra l'altro sono a conoscenza che tanti colleghi veramente si trovano in gravi difficoltà visto che le pensioni invece di aumentare (anche di poco) continuano a diminuire.
  • Carlo Casu, Milano - Ottima idea direi e trovo molto interessante e direi anche conclusiva l'opinione di Gianfranco Minotti.
  • Michele Iacoviello, Torino - Il 96% sulla nostra proposta è un risultato fantastico, ma non ci stupisce. Noi sappiamo bene quanto i nostri assistiti siano stufi. A questi vanno aggiunti gli oltre 400 iscritti alla FABI di Parma. Martedì mattina lo faremo presente al Giudice Dott.ssa Mammone. Nel contempo tocca a noi Avvocati trovare la strada giuridica per realizzare in Tribunale la transazione. Quindi prima di tutto non dobbiamo dimenticare che siamo in una procedura concorsuale, con delle regole precise che spesso vengono trascurate. Ricordiamo che l’ Accordo UNP / Anpec nel 2010 (quasi 5 anni fa!) naufragò perché non si riuscì a dargli una attuazione giuridica. Va tenuto presente che giuridicamente il credito che i Liquidatori hanno ammesso al passivo per i Pensionati ante ’98 non è stato impugnato nei termini di legge da nessuno dei controinteressati, e quindi è ormai intangibile. Non si può quindi addossare solo a costoro il costo della transazione, per tenere indenni gli “attivi”....................... Tutti i nostri 833 originari assistiti hanno individualmente approvato nel gennaio 2011 le cifre calcolate dai Liquidatori in base all’ Accordo, e ci hanno conferito un esplicito mandato difensivo finalizzato a quel risultato. Questo è il nostro mandato difensivo. Non c’è bisogno di modificare nulla, altrimenti rischia di saltare di nuovo tutto. Per questo obiettivo, secondo la volontà dei nostri assistiti e confortati dall’ esito del sondaggio, ci presenteremo già domani mattina (10 febbraio) al Giudice. E’ ora di fare in fretta, sono passati troppi anni….
    Seguite il dibattito sul nostro Sito  http://www.fondocomitplusvalenze.it   
  • Renato Nucifero - Lamezia Terme - Il sondaggio parla da solo, inutile seguire l'iter giudiziario meglio definire che fare battaglie senza risultati. Restiamo tutti uniti perchè solo così potremmo portare a casa il nostro sudore. Un ringraziamento va ad Alfredo Izeta e ai tre avvocati per questa bellissima iniziativa. Grazie forza così!!
  • Piero Emilio Cerutti, Pavia - Mi sembra del tutto evidente la volontà di addivenire finalmente ed in tempi -a questo punto - ragionevolmente brevi alla definizione extragiudiziale dell'annoso problema.
  • Salvatore Mazzucchi, Milano - D'accordo sul sondaggio e sulle conclusioni.
  • Alberto Costagli, Pisa - Mi congratulo con tutte le Associazioni di categoria, con i loro fondatori e con tutti i colleghi che si sono prodigati per giungere a questo risultato. Talvolta io sono stato male interpretato nel mio commentare, ma ho sempre ribadito che se nella dismissione del patrimonio immobiliare ci fossero state delle perdite anzichè dei ricavi riferiti alle voci di bilancio, nessuno dei vecchi pensionati Comit già liquidati si sarebbe fatto avanti. Comunque bisogna saper perdonare e andare avanti. Auguriamoci che: ora finalmente i preposti alla Liquidazione possano fare la loro parte senza bastoni tra le ruote!
  • Pierfranco Fruet, Trento - Ottima iniziativa ed ottimo successo direi. Speriamo che la volontà espressa possa concretizzarsi positivamente in tempi ragionevoli (non vorrei lasciare alla mia vedova l'onere di questa rognosa pratica). Speriamo altresì che si risolva nel frattempo, nel bene o nel male, la vertenza fisco (è scandaloso che sia ferma in Cassazione da ben tre anni e che i giudici se ne sbattano bellamente delle aspettative di 10.000 pensionati).
  • Lorenzo Milanesi, Milano - Non poteva essere che così. Quei 20 che la pensano in maniera diversa o hanno meno di 70 anni (beati loro) o possono fare a meno di quanto spetta ad ognuno o, infine, non sono entrati per bene nel meccanismo del ... comprendonio. Amen
  • Marco Rho, Milano - Continuare fino in fondo.
  • Felice Giuseppe Capozzi , Milano - Concordo pienamente sul parere positivo della assoluta maggioranza dei colleghi pensionati espresso sul sondaggio del sito "Piazza Scala", volto al raggiungimento di un accordo extragiudiziale sulla distribuzione delle plusvalenze nette disponibili esistenti nel bilancio del Fondo Pensioni Banca Commerciale Italiana in Liquidazione. Ringrazio sentitamente "Piazza Scala" per detta iniziativa, che auspico fortemente possa portare finalmente al raggiungimento di detto accordo.
  • Romano Frattini, Paderno Dugnano - Condivido le valutazioni molto POSITIVE di Amici Comit Piazza Scala. Auspico un ACCORDO BONARIO che ponga fine ai contrasti legali. Chiudere, evitare la Cassazione è la soluzione migliore. Non lasciare code ai nostri eredi, ma concordia e serenità.
  • Italo Veltre, Napoli - UNA PREMESSA :CHI TRA NOI CHE ASPIRA A RECUPERARE QUANTO GLI SAREBBE DOVUTO HA MENO DI 64-65 ANNI ? A CHI GIOVA CONTINUARE IN QUESTA CONTINUA BATTAGLIA ? Sono tra coloro che all'epoca, forse condizionato da pareri esterni (SINDACATI, DIRIGENTI COMIT, STAMPA " asservita " e Funzionari del Fondo stesso) , ha incassato lo zainetto decurtato di circa il 50 % del suo valore; Il tutto per preparare il "Terreno" a quella disastrosa fusione che ha comportato una sconfitta per tutti (soprattutto per coloro che si aspettavano tanto per il loro "OPERATO"). Chi ci avrebbe dovuto tutelare all'epoca si fa solo ora , a giochi , spartizioni ed assegnazioni fatte paladino dei ns. diritti e non so se per secondi fini di nuovo. E' arrivato il momento di farsi un ONESTO ESAME DI COSCIENZA e lasciare che si possa recuperare ALMENO PARTE del MALTOLTO . NON ABBIAMO PIU' NE' VOGLIA NE' L'ETA'  PER PROSEGUIRE IN INUTILI PERDITE DI TEMPO. A COSTO DI ESSERE DI NUOVO RAGGIRATI E' PREFERIBILE TROVARE SUBITO UN ACCORDO E CONCLUDERE QUESTA MISERABILE GUERRA TRA POVERI  (IL GROSSO DEL MALLOPPO PURTROPPO SONO ANNI CHE SE LO SONO SUDDIVISO e SE LO STANNO GODENDO).
  • Giorgio Guarnieri, Como - Ho risposto al sondaggio perchè mi sembra l'occasione per porre fine a questa storia che rischia di protrarsi ancora per lunghi anni e senza poter vedere la fine del tunnel. Sono soddisfatto dell'esito, spero proprio che si giunga a un accordo per chiudere questo capitolo, in quanto avevo accantonato il tutto lasciando l'esito finale ai miei figli.
  • Giovanna Baldi, Livorno - che è pura follia , dopo otto anni di inutili e inconcludenti diatribe non cogliere un' opportunità di soluzione per questa annosa vicenda.
  • Franco Mercandino, Vigliano Biellese - Ho aderito al sondaggio ritenendolo un ottima iniziativa,al fine di concludere la più presto l'incresciosa vicenda che perpetuata nel tempo, può ( a mio modesto avviso ) generare solo recriminazioni e spese. Speriamo che la cosa vada in porto al più presto.
  • FABI Parma Sez. Pensionati, Parma - I PENSIONATI COMIT DEL SINDACATO AUTONOMO BANCARI FABI DI PARMA APPREZZANO IL LODEVOLE TENTATIVO DELL'AVV. IACOVIELLO E, SONO CERTI , CHE CON BUONA VOLONTA' DA PARTE DI TUTTI QUESTA VOLTA SI POSSA GIUNGERE FINALMENTE AD UNA SOLUZIONE EQUA PER TUTTE LE PARTI IN CAMPO (PENSIONATI  ANTE 98 E RICORRENTI).
  • Bruno Landenna, Milano - Assolutamente logico che il sondaggio finisse così: la maggior parte di noi "sente" che il soggiorno su questo splendido pianeta volge purtroppo al termine e gradirebbe vedere concluse certe interminabili, incomprensibili e assurde pendenze ...... prima della partenza (forse molto lontana per i 20 dissidenti).
  • Edoardo Gandolfo, Brindisi - FINALMENTE SI RIESCE A RAGIONARE!!!!RINGRAZIO TUTTI I COLLEGHI PER QUANTO HANNO FATTO E FANNO IN NOSTRO FAVORE AUGURANDOMI DI POTER VEDERE RISOLTO QUESTO ANNOSO PROBLEMA AL PIU' PRESTO.(a 78 anni e con due interventi chirurgici al cuore nel corso degli ultimi 8, credo che debba poter pretendere di assistere VIVO alla chiusura di questa DEPLOREVOLE QUESTIONE!!!!!!). Grazie e saluti affettuosi.
  • Silvano Marzola, Pietrasanta - Spero che questa assurda vicenda finisca velocemente e senza doverci rimettere altri soldi !!!
  • Umberto Tagliamonte, Napoli - pienamente favorevole al sondaggio effettuato e sono anch'io dell'opinione di trovare la soluzione in sede negoziale.
  • Giancarlo Gullotta - Complimenti per l'iniziativa venuta in mente solo a Voi.
  • Roberto Guzzano, Milano - Che bello se fosse stato fatto prima ... comunque ottimo. Sarebbe la vittoria dell'intelligenza sulle questioni di principio che, come sappiamo, non portano mai molto lontano. Grazie.
  • Renato Ariotti, Condove - Fusse che fusse la volta buona? Sono ormai 21 anni che sono in pensione e vorrei proprio che - prima di passare all'altra sponda - si concludesse questa incredibile annosa situazione. Ho pero' un pensiero maligno..... se si dovesse arrivare alla conclusione.... come farebbero il collegio dei Liquidatori, il collegio sindacale, la Direzione, ripeto come farebbero a fare a meno di ca Euro 400.000 (quattrocentomila) che è quanto annualmente tutti e 9 insieme costano al nostro fondo? Penso però che anche per loro - professionalmente parlando - dopo tutti questi anni potrebbe essere una soddisfazione. Grazie a tutti VOI che continuate a battervi per tutti noi, e ci tenete informati. Ancora grazie di cuore.
  • Guasco Aurelio, Milano - Finalmente un'iniziativa costruttiva e, a quanto appare , non vincolata alle diverse correnti di interessi personali.
  • Leale Riccardo, Genova - Continuare non risolverebbe nulla,ho aspettato con pazienza, non si è approdati a nulla.Per lo meno se rimane una cifra si divida QUELLA
  • Antonino Azzara, San Donato Milanese - sono contento che in tanti si siano espressi per una soluzione transattiva,e mi auguro che non si vada alle calende greche. Spero anche che gliu avvocati che si sono attivati per una soluzione rapida a favore dei pensionati riescano a risolvere la questione al più presto.
  • Aldo Zumbo, Reggio Calabria - Ottima l'iniziativa. Gianfranco e Alfredo vi ringrazio per il lavoro che é stato fatto. Siamo in tempo per fare un regalo ai nostri nipoti pensateci bene "PENSIONATI COMIT".
  • Nicola Pasquali, Olbia - E' stata una eccezionale iniziativa effettuata da persone con molta saggezza.... Grazie.
  • Vito Vaglia, Milano - Il risultato era scontato! Non ci si spiega perchè la vicenda si sia potuta protrarre così a lungo. quasi che qualcuno potesse averne dei benefici. Ora che praticamente tutti siamo d'accordo sulla rapida chiusura della partita, speriamo che a nessuno venga di nuovo la voglia di creare altri ostacoli.
  • Angelo Loprieno, Torino - Trascurando il fatto che è sorprendente di per sè che esistano tutte queste diverse associazioni di ex Comit, quasi che si abbiano diversi obiettivi, pur appartenendo alla medesima "famiglia", questa malattia nostrana delle "correnti", qualunque sia l'ambito, ma il fatto per una volta che il 96% dei partecipanti ad un intelligente sondaggio di opinioni si esprima inequivocabilmente, dovrebbe spingere tutte le parti ad una rapida conclusione di una ormai anacronistica vertenza.
  • Massimo Berardi, Ravenna - Molto contento anche perchè sarebbe ora di chiudere questa lunga lotta e cercare di lavorare assieme per potere raggiungere questo risultato. Grazie per quello che è stato fatto.
  • Giuseppe Gulminelli, Voghera - L'inequivocabile risultato del sondaggio non da adito ad interpretazioni dubbie sulla volontà dei colleghi : sono soddisfatto della partecipazione e mi auguro una fattiva collaborazione anche da parte dei più irriducibili per una pronta soluzione (...sarebbe proprio ora...).
  • Giuseppe Fiore, Sassari - Sono un “ragazzo del 98/99”  ed appartengo quindi a quella categoria che ha prestato al Fondo il 25,7% della propria pensione al fine di ripianare il bilancio, consentendo così ai pensionati ante 98 di continuare a percepire per intero il relativo vitalizio. Analogo e in taluni casi anche maggiore è stato il sacrificio affrontato da altre “categorie”. Come è a tutti noto, l’art. 27 doveva garantire il recupero del “maltolto” una volta che il Fondo avesse “fatto i fondi” (per usare un gergo a noi consueto). Nel 2006 il maggior ricavato dalla vendita degli immobili (plusvalenze) doveva ONORARE QUESTO IMPEGNO. Ciò non è avvenuto come ben sappiamo, quindi sono fra quelli che lotteranno per ottenere giustizia e non elemosina. Ho cercato di usare un linguaggio semplice, privo di acredine ma preciso, grazie per l’ospitalità.  P.s. nella statistica mi annovero fra il 4%.
  • Alberto Costagli, Pisa - Ma come? Qualcuno non ha ancora capito bene che il Fondo si è sciolto? E’ che è stato dichiarato il fallimento in vista del pagamento delle pensioni future ed in seguito al mancato sostegno della Comit che (purtroppo) è stata comprata? E i pensionati che percepivano una pensione integrativa che ritenevano SICURA E PROTETTA dalla legislazione sulle pensioni? Sono stati loro, questi ultimi ed io con loro, i veri ... fregati da questo dichiarato ed inaspettato fallimento che ha comportato una variazione imprevista alla loro situazione economica per una sopravvivenza programmata in modo decente! Comunque chiudiamola qui, ciascuno è libero di pensare secondo il proprio personale punto di vista, ma trovando sempre soluzioni che devono necessariamente concludersi non oltre un certo limite temporale.
  • Giuseppe Bergamo, Novara - Innanzitutto ancora un grazie ai colleghi che con grande impegno ci stanno continuamente informando su questa storia infinita, che purtroppo sta macchiando la grande storia degli uomini Comit. Comunque il sondaggio, indipendentemente dalla convenienza di ciascuno, sta evidenziando con percentuale elevatissima che il grande spirito di appartenenza resiste fortissimo. Forza, raggiungiamo il traguardo tutti uniti.
  • Aldo Morpurgo, Bolzano - L'esito (scontato) del sondaggio riflette la volontà della stragrande maggioranza della platea degli interessati a chiudere in bonis la vertenza al più presto possibile. Io faccio parte della maggioranza ed ho votato per la transazione. Ora, nello scenario del ridimensionato numero degli opponenti e della disponibilità dei rendimenti maturati dal 2008 al 2014, si manifesta davvero la possibilità di pervenire ad una soluzione che permetterebbe a tutti di uscire pressochè indenni. In questo contesto, si inserisce il progetto Avv. Iacoviello e partners/Minotti, che mi sembra il primo, vero tentativo serio per concludere la vicenda. Ai legali adesso il compito di trovare la copertura giuridica al progetto. Forza! Con sentimenti di riconoscenza mi rivolgo al collega Izeta per la brillante idea, la passione con la quale l'ha portata avanti e la tempestività dell'informazione, ed al collega Minotti per il tempo che, con la sua indiscutibile competenza, ha dedicato all'ipotesi della composizione stragiudiziale.
  • Adriano Enrico Bertoli, Verbania - SPERO che nella maggioranza degli aventi diritto prevalga il BUON SENSO E LA CONCRETEZZA e ci siano le condizioni di un dignitoso accordo, considerando la VENERANDA ETA' DELLA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI!!! e il desiderio di non crearsi inutili preoccupazioni per non poter godere di un po' di maggior benessere,frutto di una VITA di onesto lavoro. PREVALGA SEMPRE IL BUON SENSO SULLA AVIDITA' E LA "QUESTIONE DI PRINCIPIO!!AUGURI A TUTTI..........
  • Alessandro Carli, Lucca - Ho apprezzato molto la vostra iniziativa. Una cosa voglio dire a chi si oppone alla conclusione di questa assurda vertenza, mettetevi nei panni di chi aveva e ha bisogno di questi soldi, sono morti o sono nel bisogno, sappiate che se c'e' giustizia qualcuno lascerà questa vita con un RIMORSO ,nel non aver aiutato chi aveva bisogno. Meditate Meditate!!!!!
  • Francesco Roccuzzo, Livorno - Ormai ci siamo abituati al "conservatorismo" a tal punto che siamo disposti a tollerare ogni tipo di non fare niente pur di evitare di pensare/riflettere. A chi giova tutto ciò?!
    Ritengo, quindi, sia opportuno chiudere quanto prima il contenzioso, peraltro, ben gestito...., e portare a casa quanto dovutoci.
  • Alberto Marchetti, Roma - iniziativa e condivido la posizione della stragrande maggioranza dei partecipanti per una RAPIDA composizione "in bonis" di questa fin troppo annosa vicenda.
  • Stefano Farina, La Spezia - Mi scuso per l'errore commesso. Ribadisco per la transazione.
  • Giuseppe Giorgio Mariani, Milano - Exsultate, Jubilate, finalmente una testa pensante, ma tutti noi dove eravamo? Forse sulla nuvola del non pensiero? Bravo! Exsultate,Jubilate.
  • Maurizio Ariola, Roma - Sono contentissimo che la maggioranza ha votato per una transazione. Speriamo che i contrari si ravvedano.
  • Ferdinando Angeleri, Calco - Credo che il risultato esprima il desiderio di concludere questa penosa esperienza che vede da una parte la banca che ha tutto l'interesse di prolungare la liquidazione e nel contempo fortunatamente la diminuita conflittualita' fino ad ora risultata inutile dei colleghi.....pochi maledetti e subito quando saro' in carozzina non potro' godere di quei pochi euro peraltro in continua diminuzione..... saluti e grazie per l'iniziativa....
  • Accorsi Athos, Bologna - Mi rammarico di non aver potuto partecipare al sondaggio per vari motivi. Vi dichiaro tuttavia che sono fermamente d'accordo col 96% che sollecitano l'accordo fuori dai tribunali e spero che le parti interessate ne tengano conto pur di addivenire ad una conclusione di una trattativa che dura da oltre dieci anni.
  • Giuseppe Brizzi, Lamezia Terme - Sondaggio con esito scontatissimo grazie a tutti i colleghi forza andiamo avanti.
  • Sergio Marini, Bollate: data la lunghezza dell'intervento gli abbiamo dedicato una pagina ad hoc
  • Alfredo Primi, Firenze - Ottima iniziativa e avanti con forza
  • Luigi Pieti, Milano - Luigi Pieti, Milano - sono favorevole a  una soluzione bonaria
  • Alberto Costagli, Pisa - Ma diamo loro quasi tutti i soldi che vogliono, a quella piccola minoranza che ancora blocca 20mila persone compresi gli eredi! I soldi ci dovrebbero essere per accontentarli e allora basta! Non voglio e credo non vogliamo più nemmeno discutere di chi ha ragione e di chi ha torto!
  • Gianpaolo Caravaggi, Milano - BRAVI BRAVI BRAVI. I risultati sono molto confortanti, i 20 sono la solita XXXXXX presenti anche nelle migliori associazioni. Diffondiamo ove possibile questo sentimento generale di stanchezza e di trepida attesa. Continuiamo, auguri a tutti di buona battaglia.
  • Angelo Vernazza, Genova - Sono favorevole affinchè finalmente venga esplorata ogni possibile e ragionevole via che porti alla definizione della vertenza che da troppo tempo si trascina oltre ogni limite di sopportazione. Ringrazio tutti coloro che,si sono sempre impegnati per una ragionevole definizione della pratica che ci interessa.
  • Giovanni Maio, Torino - Per mia colpevole distrazione non ho partecipato al sondaggio da Voi lanciato.Sono completamente d'accordo sull'esito per una transazione onde chiudere definitivamente questa estenuante attesa. Ringrazio per l'interessante iniziativa.
  • Bruno Quaglia, Padova - Iniziativa ottima per l'auspicata conclusione di una incredibile vicenda..Grazie a chi si è adoperato per tutti.
  • Michele Rega, Imperia - Sondaggio addomesticato e quindi dall'esito scontato. Mi pare d'aver capito che la proposta tenda ad escludere da eventuali benefici chi finora si è astenuto da qualsiasi azione legale. Questo è inaccettabile!
  • Aldo Barbalace, Reggio Calabria - Si evince chiaramente che la gran parte dei Colleghi vuole giungere ad una transazione e porre fine alle ostilità giudiziarie , penso sia meglio per Tutti se vogliamo alla fine entrare in possesso di qualcosa.
  • Pierangela Colombari - Meglio transare e chiudere questa storia infinita .........


Piazza Scala

 

 

 

 

Un'ipotesi di accordo stragiudiziale studiata da Gianfranco Minotti
 

Ritengo utile far conoscere le mie riflessioni su come si dovrebbe operare per raggiungere l’auspicato risultato di una definizione conciliativa delle vertenze relative allo stato passivo della liquidazione del Fondo Comit .
Innanzitutto occorre che – come del resto è intendimento dei ‘tre legali’ che si sono recentemente rivolti al Presidente del Tribunale di Milano oltre che, per conoscenza, al Prof. Ichino ed all’ Avv. Berri , legali rispettivamente del Fondo e di UNP , per profilare la possibilità di chiudere bonariamente la questione – tutti i patroni degli opponenti prendano tra loro contatto al fine di verificare la sussistenza di una comune volontà di addivenire, nell’interesse dei clienti, ad una soluzione negoziale del contenzioso, circostanza che ragionevolmente dovrebbe trovare attuazione.
Nel contempo le tre associazioni , UNP, Anpecomit e Amici Comit dovrebbero pure esprimere un comune intendimento a cooperare per consentire la realizzazione di una tale soluzione.
Entrando nei dettagli dei termini di una conclusione bonaria ritengo che , per quel che concerne le percentuali di soddisfo da attribuire alle diverse categorie di opponenti (‘pensionati 98/99’, ‘esodati’, ‘ceduti’ , ‘differiti’, ‘zainettati’ e ‘anticipati’) le stesse siano da orientare a quelle già contemplate nell’ accordo UNP/ANPECOMIT [la cosa andrebbe , del resto , ad agevolare i Liquidatori che hanno già effettuato i relativi calcoli confezionando il noto ‘librone’]. Dal momento che , tra i soggetti in causa, vi sono anche diversi ‘attivi’, non compresi nel su detto accordo dovrà prevedersi per costoro una percentuale tra il 40/50% (misure inferiori difficilmente verrebbero accolte ).
Considerato che il monte del contenzioso dovrebbe aggirarsi attorno ad € 50 mln potrebbero risultare sufficienti per chiudere tutte le posizioni di causa € 25 mln: al riguardo si dovrà chiedere la collaborazione dei Liquidatori per avere dei dati su cui operare i relativi raffronti. Peraltro gli stessi legali degli opponenti potranno fornire i dati dei valori delle cause da loro curate, naturalmente secondo un criterio omogeneo e cioè per il solo capitale costituito dalle perdite subite con la riforma del Fondo del 1999: taglio degli ‘zainetti’ del 25,70% + riproporzionamento per ‘esodati’, ‘ceduti’ , ‘differiti’, ‘zainettati’ , ‘anticipati ‘ e ‘attivi’ / taglio delle pensioni del 25,70% dei ‘pensionati 98/99’.
Il sopra ipotizzato monte di € 25 mln dovrebbe andare computato in deduzione delle spettanze attribuite ai ‘pensionati ante’98’ sul rendimento 2005: a riguardo è da osservare che UNP con la sottoscrizione dell’ accordo con ANPECOMIT aveva accettato una decrementazione di € 70 mln. sicchè l’apporto che verrebbe richiesto alla su detta ‘categoria’ verrebbe considerevolmente ridotto (parlando in percentuali, se con l’accordo UNP/ANPECOMIT i ‘pensionati ante’98’ avrebbero rinunciato a ca. il 20% di quanto loro assegnato , con il nuovo accordo rinucerebbero al 7% ca. – per un valore medio di € 1000/1500).
Operando in tal modo non si pone il problema di una partecipazione degli ‘attivi’ e degli stessi ‘pensionati 98/99’ ad una riduzione delle loro posizioni (come avverrebbe invece nell’ipotesi in cui si intendessero utilizzare per le finalità compositive i rendimenti da 2007 a 2014 di pertinenza in quota anche di dette categorie). Nel quadro sopra profilato si dovrebbero poter neutralizzare operatività contrarie : è infatti ,in particolare, da rilevare che gli ‘attivi’ che non hanno fatto opposizione allo ‘stato passivo’ , hanno conseguentemente e definitivamente accettato quanto stabilito dai Liquidatori e non possono più mettere in discussione le loro posizioni, mentre per gli ‘attivi’ che sono annoverati tra gli opponenti verrebbe previsto , con un soddisfo al 40/ 50% delle pretese basate sull’ art. 27 dello Statuto , un cospicuo incremento delle rispettive spettanze che dovrebbe trovare anche l’apprezzamento dei sindacati.
Ancorchè alcuni soggetti si ponessero di traverso e volessero continuare a mantenere in essere cause (purtroppo una tale eventualità non è del tutto escludibile) non dovrebbero tuttavia pregiudicare la realizzazione di una composizione transattiva per i soggetti interessati ad una tale conclusione delle proprie vertenze. A riguardo i Liquidatori, se confortati dal numero degli aderenti alla soluzione negoziale, non dovrebbero avere remore nel proporsi al G.I., D.ssa Mammone, in senso favorevole al fine di procedere alla formalizzazione degli accordi compositivi provvedendo alla costituzione di appositi accantonamenti per fronteggiare i rischi delle cause residue.
Naturalmente non mi nascondo che la situazione è complessa e delicata (per giunta aggravata da posizioni conflittuali tra associazioni), ma se prevarrà, come spero, il buon senso di tutti (o almeno di una gran parte) penso che quanto da me sopra ipotizzato possa trovare concretamento.


Gianfranco Minotti - febbraio 2015

 

 

 

 

 

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Piazza Scala - febbraio 2015