La dirigenza aumenta addirittura i numeri!
Ecco il pensiero della SINFUB.
Speriamo che esagerino, ma il clima si fa davvero pesante anche per i Colleghi in servizio.

 

Sarebbero 10.900, nemmeno 10.000, gli esuberi in Intesa. Questi i numeri espressi dalla dirigenza nell’incontro di apertura della procedura “esuberi”.
Vorremmo riuscire a trasmettere a tutti i colleghi la gravità della situazione.
I pericoli che avevamo palesato durante le assemblee sul rinnovo del Ccnl si sono materializzati subito con risvolti ancora più pericolosi. Intesa avvia una procedura sugli esuberi (art. 18 CCNL) che precede il ricorso alla legge 223/91 sui licenziamenti, sapendo benissimo che dal 1° luglio non ci sarà più il “paracadute” del fondo di solidarietà volontario che LORO hanno unilateralmente disdettato!!
Le motivazioni che esternano con stucchevole sicumera sono pretestuose, scandalosamente pretestuose.
Le incessanti grida d’allarme per la tenuta dei conti, i continui richiami al piano industriale (assurto ormai a testo sacro), la richiesta di maggior produttività ed il taglio milionario (300) del costo del lavoro, si scontrano
con la realtà di un gruppo che continua a fare 3 MILIARDI di utili l’anno!!
Chi li fa questi utili? Li fa chi produce ciance o chi si sporca le mani tutti i giorni? MA QUANTO VOGLIONO GUADAGNARE? O meglio, arraffare, perché il guadagno è un’altra cosa!
Per ora ci abbuonerebbero 2.900 esuberi (per ora) chiedendo, anzi, obbligando, i soliti 3.000 (maturanti i limiti pensionabili nei prossimi tre anni) di togliersi dalle p…e (non si sa con che emolumenti!).
Per altri si parla di 5.000 in riconversione forzata allo SVILUPPO COMMERCIALE!! Ma di cosa parlano? Di chi parlano?
Hanno spinto come forsennati per mandare colleghi nei back office spargendo il terrore fra quelli che hanno chiesto di tornare in filiale (“occhio, in filiale mangiano i bambini”!), hanno trasformato migliaia di gestori in assistenti BLOCCANDONE LA FORMAZIONE COMMERCIALE (!) e proibendo addirittura il contatto fisico con i clienti, e adesso promuovono una crociata per riconvertirli in SVILUPPATORI! Attenti non “commerciali”, ma sviluppatori. Cosa intendono? Suonatori di campanelli? Non essendo promotori potrebbero chiedere un euro come gli immigrati irregolari, integrando qualcosina consegnando pubblicità nelle case!
Operatori di call center? Piazzisti fuori dalle agenzie come i camerieri che cercano di portar dentro i clienti (venga “sior”, oggi abbiamo conti correnti freschi e obbligazioni in brodo)?
Parlano di “nuove figure professionali” ma nel nostro campo non c’è molto da inventare! Se non riescono nella conversione forzata (roba da Gesuiti!) allora scatterebbe la VERA MANOVRA, il vero scopo di questa squallida offensiva: demansionamenti, più orario, meno ferie, meno soldi per tutti! No scusate, non per tutti, perché i grandi soci ed i dirigenti sarebbero beneficiati da questo sottile giochino!
Adesso si è chiarito ciò che si poteva ben immaginare con assurde riorganizzazioni che limitavano l’operatività dei dipendenti e intasavano i back office obbligando ad inventare nuovi lavori!
HANNO DEPAUPERATO LE FILIALI PER FAR VEDERE CHE CI SONO POCHI COMMERCIALI E ADESSO CHIEDONO DI ABBASSARE IL COSTO DEL LAVORO SE NON RIDIVENTANO COMMERCIALI?
Sembra una presa per il c..o. Ed invece lo è.
Se è vero, come dicono, che c’è un esubero di personale perché non iniziano a concedere il PART TIME a tutte/i coloro che l’hanno richiesto?
Raggiungerebbero facilmente un duplice obiettivo: diminuirebbero il costo del personale e, visto che si dichiarano sempre attenti al “sociale”, farebbero felici un sacco di persone. Se tutti i lavoratori di Intesa non si renderanno conto della gravità e della pericolosità del momento, avranno vita facile nello scardinare completamente l’attuale sistema. NESSUNO SI SALVERA’, è meglio chiarirlo subito.
La degenerazione del lavoro che vede collegare paga a produttività devasterebbe in breve termine la categoria. Se già oggi le spinte commerciali sono insopportabili, da domani diventerebbero tali da rendere la
vita un inferno. Quello che vogliono è LA LEGGE DELLA GIUNGLA, dove a guadagnarci sono sempre e comunque loro.
Dopo 10.000 anni di cammino dell’uomo verso la civiltà (con grosse soste, è vero) un ritorno ai tempi della clava! Sta a noi decidere. O fare un fronte compatto e rifiutare l’imbarbarimento totale o … attaccarsi alla liana.

 

 

Il pensiero di Salvatore da Palermo (16 giugno 2011)
 

Vediamo adesso il sindacato cosa fara'.

Dovrebbe dimostrare di avere le palle e chiamare i lavoratori a ribellarsi e non ad accettare ancora una volta supinamente quanto la Banca decide.

I sindacati se avessero lavorato bene in passato potrebbero rivolgersi al pensionati chiedendo in qualche modo la loro solidarieta'.

Noi pensionati siamo stati svenduti dai sindacati e lasciati soli vedi la vertenza per la rideterminazione del TFR, le plusvalenze e la chiusura del fondo pensioni, per non parlare dello  sbaraccamento della Cassa Sanitaria senza colpo ferire. Io non ho aderito al nuovo Fondo Sanitario capestro e pieno di sorprese finali. Dimenticavo adesso stiamo prendendo l'iniziativa per ottenere il ricalcolo della pensione (anche qui la Banca ci ha marciato con i contributi).

Dove sta' il sindacato che si e' beccato il nostro contributo persino sull'assegno di accompagnamento?

Cari saluti a tutti

 

 

 

 

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