7 OTTOBRE 2015 SERA - DAL SITO FONDOCOMIT - In mattinata abbiamo inviato ai colleghi quella che consideravamo una splendida notizia.
Nel pomeriggio è comparso sul sito del Fondocomit un trafiletto sibillino
che di seguito riportiamo:
Facciamo seguito ai nostri comunicati del 3 luglio e del 3 agosto 2015 per informarVi che si è praticamente conclusa l’attività preparatoria volta a trasmettere agli aventi diritto la lettera con la quale dovranno poi recarsi in qualsiasi filiale abilitata del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, dove le somme loro destinate potranno essere incassate previa opportuna identificazione.
La lettera sarà inviata via email all’indirizzo PEC comunicato al Fondo ovvero, negli altri casi, per posta ordinaria.
Informiamo peraltro che è stato recentemente presentato da Anpecomit e Sinfub (oltre che da due soggetti già ricorrenti avverso lo Stato Passivo) un ricorso contro il provvedimento del Giudice che ha autorizzato il progetto di erogazione.
Il Collegio dei Liquidatori, per rispetto nei confronti dell’Autorità Giudiziaria e considerato che la pronuncia su detto ricorso dovrebbe essere nota in tempi brevi, ha deciso di attendere tale decisione prima di inviare le lettere di cui al primo comma del presente comunicato.
Quello che lascia basiti è l'ultimo paragrafo: banca e
fondo si divertono a diramare a distanza di poche ore notizie
contraddittorie? Ma chi vogliono prendere in giro? Un collega che ha
divulgato la notizia l'ha così commentata: chi è debole di cuore prenda
prima (N.d.R.: di leggere il comunicato) una pastiglia. In effetti il
sottoscritto aveva subodorato nella reticenza del Fondocomit qualcosa di
strano: tuttavia l'Intranet aziendale sembrava aver fugato ogni dubbio. A
questo punto sembra proprio che anche le possibilità di arrivare ad una
transazione siano ridotte al lumicino nulle in quanto il Fondocomit (la banca), che
dovrebbe esaminarla e accettarla, non sembra aver alcuna voglia di assumersi
delle responsabilità.
La decisione dell'Autorità Giudiziaria dovrebbe comunque arrivare non
oltre la prossima settimana e potrebbe sbloccare le aspettative di ca. 6.000
pensionati ante '98 (siamo tornati a dare i numeri.....).
Alfredo Izeta
◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊
7 OTTOBRE 2015 MATTINA - DALL'INTRANET INTESASANPAOLO - Fondocomit, finalmente una notizia attendibile anche se il problema resta
ancora la lettera!
Un amico ci ha inviato il seguente comunicato di Intesasanpaolo (comparso
oggi sull'Intranet aziendale) che vi invitiamo a leggere attentamente.
A decorrere dal 7 ottobre 2015, il Fondo Pensione Comit disporrà a favore dei propri iscritti, la liquidazione di una parte della propria posizione pensionistica. Mentre per gli Iscritti in servizio verranno disposti accrediti direttamente in conto corrente e nessuna attività è richiesta alle filiali, per gli Iscritti in quiescenza tali pagamenti verranno disposti mediante BONIFICI IN CIRCOLARITA’ da pagarsi mediante emissione di ASSEGNO CIRCOLARE – NON TRASFERIBILE da intestare al beneficiario del bonifico. Considerato che la liquidazione in argomento è stata autorizzata dall’Autorità Giudiziaria, per consentire alle filiali l’esatta identificazione del beneficiario, è necessario che lo stesso si presenti munito di: - DOCUMENTO D’IDENTITA’ in corso di validità - TESSERINO CODICE FISCALE (o tessera sanitaria) - LETTERA INVIATA DAL FONDO PENSIONE COMIT Della documentazione sopra indicata, dovrà essere trattenuta dalla filiale una fotocopia, lasciando l’originale al cliente,da custodire unitamente alla contabile dell’operazione. La mancanza di uno o più dei documenti sopraindicati, comporterà il divieto per la Filiale a dar corso al pagamento.
PRECISAZIONI OPERATIVE Per consentire la corretta esecuzione delle disposizioni si rende necessario effettuare le seguenti precisazioni:
................ |
Il Fondocomit non si può più nascondere: invitiamo i tre liquidatori a
darsi da fare per seguire immediatamente le disposizioni della banca.
Invitiamo i colleghi a verificare la documentazione da presentare allo
sportello.
Piazza Scala
|