Piazza Scala

 

   salute: saperne di più per vivere meglio  

 

Maurizio Dania, ex Comit, in servizio sino a fine 2012, vive ad Asti.
E' stato duramente colpito negli affetti dalla SLA, una malattia degenerativa che non attacca solo gli sportivi come molti credono ma anche la gente comune.
Il collega, che è molto attivo in questo campo, ha accettato l'invito di Piazza Scala per aprire una rubrica nella sezione della salute per raccontare la sua esperienza personale e coinvolgere tutti noi nella lotta a questa terribile malattia. Ecco le sue parole:
Mi hanno chiesto di riscrivere la mia esperienza. Lo faccio perchè me lo domanda un amico, non senza aver precisato che si tratta di un fatto eccezionale, nel senso che ancora oggi, crisi o non crisi, la bocciatura del decreto Balduzzi dimostra che non c'è più umanità e che se l'unico valore che ha rilevanza è il "profitto", mentre si sperpera denaro tra ostriche e feste, auto e ruberie varie, un mondo di persone soffre per mancanza di aiuti vitali e che se questa vergogna continuasse, potessi darei le dimissioni da questo mondo infame nutre gli sciacalli e uccide i suoi eroi. Gente comune, senza difese.
Invitiamo i nostri lettori a scriverci per farci avere - oltre a messaggi di solidarietà - anche eventuali informazioni a loro note sui progressi della medicina in questo campo. 
Da parte nostra pubblicheremo gli articoli di Maurizio che ci perverranno.
Piazza Scala - ottobre 2012

 

Indice degli articoli pubblicati (cliccate sui links sottostanti per visualizzare i vari pezzi):

 

 

 

La sclerosi laterale amiotrofica, chiamata SLA, o anche morbo di Lou Gehrig, (dal nome del giocatore statunitense di baseball che fu la prima vittima accertata di questa patologia), malattia di Charcot o malattia dei motoneuroni, è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce selettivamente i cosiddetti neuroni di moto (...motoneuroni), sia centrali - 1º motoneurone a livello della corteccia cerebrale, sia periferici - 2º motoneurone, a livello del tronco encefalico e del midollo spinale. Fu descritta per la prima volta nel 1860 dal neurologo francese Jean-Martin Charcot, ed attualmente le sue cause sono ancora ignote.

L'inizio della SLA può essere così subdolo, che i sintomi vengono spesso trascurati. I sintomi iniziali includono brevi contrazioni (mioclonie), crampi oppure una certa rigidità dei muscoli; debolezza dei muscoli, che influisce sul funzionamento di un braccio o di una gamba; e/o voce indistinta o tono nasale. Questi disturbi generali si sviluppano in forme di debolezza più evidente o atrofia, che possono portare il medico a sospettare una forma di SLA.
Le parti del corpo interessate dai sintomi iniziali della SLA dipendono da quali muscoli nel corpo vengono danneggiati per primi. Circa il 75% delle persone sperimenta la SLA con "esordio all'arto". In alcuni di questi casi, i sintomi inizialmente si risentono su una delle gambe ed i pazienti ne divengono consapevoli quando camminano o corrono, oppure perché notano che inciampano più spesso. Altri pazienti con l'esordio all'arto sperimentano gli effetti della malattia su una mano o su un braccio, dato che essi hanno difficoltà ad eseguire compiti semplici che richiedono destrezza manuale, come abbottonare una camicia, scrivere o girare una chiave in una serratura.

Nessun test può fornire una diagnosi definitiva di SLA, benché la presenza di segni di danno ai motoneuroni superiore ed inferiori in un singolo arto sia fortemente indicativa. La diagnosi di SLA è basata principalmente sui sintomi e sui segni che il medico osserva nel paziente e su una serie di test che servono per escludere altre malattie. I medici esaminano la storia medica completa del paziente e di solito conducono esami neurologici a intervalli regolari per valutare se sintomi come la debolezza muscolare, l' atrofia di muscoli, la iperreflessia e la spasticità stiano diventando progressivamente peggiori.

Maurizio Dania

 

 

 

 

 

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Piazza Scala - ottobre 2012