Segnaliamo ai colleghi del torinese (ma non solo....) che che due libri
del collega Luigi Gulizia (“Dossier Germania” e “La lunga notte della
sinistra italiana”) saranno esposti al Salone del libro di Torino dall'8 al
12 maggio 2014 presso lo stand della Regione Calabria “L10-M09 padiglione
2”.
Piazza Scala
Dossier Germania
Con riferimento all’attuale situazione nell’Unione Europea, nella quale è
coinvolta anche l’Italia, il
libro parte dalla posizione dominante della Germania con un interrogativo
che nessuno sembra avere mai posto fin qui: come è possibile che un paese
sconvolto da due guerre mondiali con sconfitte devastanti sia arrivato a un
ruolo di supremazia economica e politica che gli permette di imporsi nello
scenario europeo.
Per rispondere a tale interrogativo si è compiuta una indagine storica che,
partendo dalla Prima Guerra Mondiale, esamina le cause e le conseguenze
della stessa che, attraverso il Trattato di Versailles, portarono alla
Repubblica di Weimar e alla Grande Inflazione le quali, a loro volta,
aprirono le porte all’ascesa di Hitler e del Nazismo.
La fulminante ripresa economica tedesca sotto il Nazismo e lo scatenamento
della Seconda Guerra Mondiale sono oggetto dell’esame successivo che
attribuisce a Inghilterra e Francia, al di là delle menzogne storiche
propinate per decenni, la responsabilità della guerra e a Hitler la
responsabilità del conflitto con l’Unione Sovietica di Stalin.
L’intervento americano e gli scenari sviluppatisi tra USA e Germania tra la
fine della guerra e l’inizio della Guerra Fredda permettono di comprendere i
successivi sviluppi con la nuova veloce ripresa dell’economia tedesca legata
al ruolo di avamposto antisovietico in Europa.
L’analisi seguente ricostruisce gli eventi legati alla dichiarazione di
inconvertibilità del dollaro del 1971, alla fine della Guerra Fredda e alla
riunificazione tedesca del 1990 che preludono alla formazione dell’Unione
Europea e della moneta unica, l’Euro, sotto l’egida della Germania e dei
suoi dettami economici consacrati nel Trattato di Maastricht.
Si esamina, infine, l’iter che ha portato dalla crisi dei mutui subprime in
America alla crisi dell’eurozona orchestrate dall’oligarchia finanziaria
internazionale che oggi gioca la partita sull’equilibrio instabile tra
dollaro ed euro e sui suoi riflessi mondiali.
Naturalmente, tutti questi ultimi eventi sono il motivo per comprendere fino
in fondo la fase culminante della formazione dell’egemonia tedesca che oggi
sembra ancora rispondere soltanto al perenne imperativo: DEUTSCHLAND UBER
ALLES.
La lunga notte della sinistra italiana
L'opera si prefigge di delineare la storia della sinistra
italiana all'interno e in connessione con la
storia del nostro paese a partire dal momento della cosiddetta Unità.
Si esamina così la formazione del primo partito
organizzato, il PSI, studiandone le origini anarchiche e i successivi
sviluppi dal marxismo rivoluzionario alla conversione riformista fino ad
arrivare alla Prima Guerra Mondiale.
Si esamina, quindi, il comportamento del PSI di fronte a
questo evento e di fronte, soprattutto, alla disfatta di Caporetto di cui
non si seppe, anzi non si volle, cogliere l'occasione rivoluzionaria.
I passaggi successivi portano all'analisi del "biennio
rosso" e al rapporto con la Rivoluzione russa del 1917.
Si studia poi l'evoluzione interna del PSI con la crisi
del riformismo e l'insorgere della frazione di sinistra rivoluzionaria che
nel 1921 fonderà il PCdI.
Punto centrale resta l'ascesa del Fascismo ad opera
dell'ex socialista Benito Mussolini con lo studio particolareggiato di
quelle che furono le cause di questo fenomeno, le ragioni del suo successo,
la natura del regime fascista e le circostanze della sua caduta.
La parte seguente si incentra sulle conseguenze della
caduta con la formazione del movimento della Resistenza e l'azione degli
Alleati che determinò, a partire dallo sbarco in Sicilia, il risorgere della
Mafia già parzialmente annientata sotto il Fascismo.
Infine, si ripercorrono tutti i passaggi che portarono,
alla fine della Seconda Guerra Mondiale, all'abbandono da parte del PCI
dell'ipotesi rivoluzionaria e alla formazione della Repubblica dominata
dalla DC.
Tutta l'analisi seguente si incentra sulla storia degli
ultimi sessant'anni con il quadro economico che, partendo dal cosiddetto
"boom economico", andrà declinando mentre si sviluppa prepotentemente
l'azione di una Mafia infiltrata nel quadro politico.
Il tramonto del PCI e il successivo tracollo di tutti i
partiti davanti a Tangentopoli è l'occasione per ricostruire i motivi della
fine della sinistra italiana e, dopo la parentesi di Bettino Craxi,
l'emergere sulla scena di forze come la Lega Nord e Forza Italia fino
all'avvento del governo Monti.
L'ultimo capitolo è dedicata allo scenario politico
attuale e all'emersione del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.