Roasio, "paese con la valigia": "Il museo dell'emigrante"

Ieri ho avuto il piacere di avere ospiti a Cantù tre gentilissime signore: Velia, Thea e Jole da Roasio (Vercelli) arrivate da noi per visitare una mostra di pizzi e merletti aperta in questi giorni; Cantù oltre che per i mobili è famosa nel mondo anche per questi capolavori.
Un secondo motivo è stato quello di incontrare mia mamma quasi novantunenne, in quanto sono molto amiche da parecchi anni.
Hanno avuto la cortesia di omaggiarmi di un bellissimo libro “IL PAESE CON LA VALIGIA” dedicato ai tanti abitanti di Roasio che hanno dovuto lasciare il loro paese negli anni passati per emigrare in cerca di lavoro.
Inoltre mi hanno informato dell’esistenza del “ MUSEO DELL’EMIGRANTE “ da loro fortemente voluto, recentemente realizzato e curato con tanto lavoro e passione per la ricerca di tutto il materiale necessario.
Spero e mi auguro che leggendo queste poche righe e vedendo le fotografie allegate ricavate dal libro, tanti colleghi vadano a visitarlo, lo merita.
La signora Velia – presidente del museo – e la signora Thea saranno felicissime di accompagnarli per illustrare i vari aspetti della durissima vita affrontata lontani da casa. Mentre le accompagnavo ho avuto modo di ascoltare alcuni racconti e ne sono rimasto profondamente impressionato.
Giuliano Guazzoni - Cantù - 11 settembre 2010

 

Alcune informazioni utili (cliccare sui links sottostanti):

Roasio, un paese di emigranti
Introduzione
Il depliant del museo
Nella pagina potete vedere alcune fotografie contenute nel libro.

 

Clicca sulle miniature a sinistra per visualizzare le immagini descritte nelle didascalie

Foto ricordo della famiglia Cappa a Lagos (Nigeria) nel 1937. Da sinistra, Grato Carlo Cappa, Mariuccia D'Alberto (moglie di Pietro Cappa), il vicecon­sole inglese ??? con davanti la piccola Carla Cappa, Maria Rosa D'Alberto (moglie di Grato Cappa), Quinto Poletti con davanti (accosciato) Pietro Cappa, il piccolo Osvaldo Cappa e Quinto D'Alberto

 
Sua Santità Giovanni Paolo II, in visita pastorale alla Nigeria, nel 1982, stringe la mano a Grato Carlo Cappa, recatosi alla delegazione aposto¬lica per incontrarlo. Seminascosto, il figlio Pier Ugo. A Grato Carlo Cappa il 2 giugno 1974 venne conferita dal presidente della Repubblica italiana Giovanni Leone l'alta onorificenza di Cavaliere del lavoro per la pluriennale attività di imprenditore edile svolta in Nigeria.
Valerio Micheletti a una cerimonia pubblica ad Accra nel 1960 con accanto il presidente della repubblica del Ghana, Kwame Nkruma (il primo a sinistra), e il ministro degli Esteri, Kbobo Edusei.
Agostino (Gustin) D'Alberto, papà di Tina, nella foto l'unico bianco, all'inizio del 1900 dal Sud Africa, dopo la parentesi del matrimonio a Roasio, si spostò in Costa d'Oro, ov'è qui fotografato, e iniziò il suo lavoro di costruttore di strade e ferrovie, chiamando poi ad aiutarlo i suoi compaesani.
Costa d'Oro, anni Venti-Trenta del secolo scorso. Il primo a sinistra è Francesco Monta, nato a Roasio il 14.10.1889. Nel 1912 emigrò in Congo Belga, quindi in Angola e in Rhodesia. Rientrato in Italia, si sposò e ripartì per la Costa d'Oro.
Costa d'Oro, anni 1920-1930. Trasporto delle rotaie per la costruzione di una linea ferroviaria.
Lagos, capitale della Nigeria, anni 1960-1963. Il caseggiato orizzontale a sinistra, in primo piano, è il "Maternity Hospital", costruito dalla "Cappa & D'Alberto", realizzatrice anche della costruzione verticale in secondo piano denominata "Western House". L'ultimo edificio svettante nel cielo è invece la "Independence House", costruito dalla "G. Cappa Ltd". La "G." sta per "Grato" (Grato Carlo).
Costa d'Oro, anni 1920-1930. Posa delle rotaie per la costruzione di una linea ferroviaria. Il cantiere era diretto dai fratelli Micheletti (Giuseppe, Gio¬vanni, Ernesto, Albino ed Eusebio) di Roasio Sant'Eusebio.
Costa d'Oro, anni 1920-1930. Costruzione di un ponte ferroviario in piena foresta.
Ibadan (Nigeria), 1960. Gli uffici governativi della "Cocoa House", rea¬lizzati dalla ditta "Cappa & D'Alberto" di Roasio.
Lagos (Nigeria), 1951. Da sinistra, Vigino D'Alberto, i fratelli Grato Carlo e Pietro Cappa (cognati di Vigino) e l'architetto Scott (?) alla firma del contratto per la realizzazione della locale Università degli studi.
Costa d'Oro, anni Trenta-Quaranta del secolo scorso. Taglio del legname. L'uomo accanto rende l'idea della proporzione dei tronchi, autentici "giganti" della foresta.

 

 

 

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Commenti:
• 01/01/2011: Je trouve cette page formidable. Lors de mon passage à Roasio en aoùt 2010 le musè n'ètait pas ouvert, mais j'espère bien un jour pouvoir le visiter. Cordialement, Jean-Jacques POLETTI

• 11/08/2011: Sono figlia e moglie di dipendenti della Cappa & D'Alberto e sono nata e cresciuta in Nigeria vedere questa foto mi ha riempito di nostalgia. Un ricordo speciale per Osvaldo Cappa e un saluto per la sua famiglia. A chi ha organizzato queste pagine un complimento per il bel lavoro . Tonellotto Flora

• 20/12/2011: Prego notare che Roasio e' in provincia di Vercelli.. Alberto Micheletti

• 09/01/2012: Sono interessato a ricostruire genealogia mia famiglia , mio nonno Catello Cappa era di Castellamare di Stabia ed era emigrato in America . Aveva un fratello Pietro che mori' suicida in un campo di prigionia durante la 1^ g.m. per anni arrivavano auguri di Natale da un ingegnere Cappa che era in America , i miei genitori non sapevano chi fosse ma lui conosceva il nostro indirizzo che allora era a Foggia via Gorizia 43. Non ricordo altro, ero piccolo allora . Oggi ho 55 anni .nel paese natale di mio padre , Brienza (Potenza ) ci sono altri due Cappa , a Tivoli ce ne sono altri 3 ma non siamo parenti e non li conosco. Grazie per l'attenzione e saluto i "cugini" cappa. Io sono il colonnello Ezio Cappa, aeronautica militare italiana .

• 16/09/2014: Bellissimo ! Complimenti ! Mi sembra ti tornare bambina.(ho vissuto nel Ghana - Accra e Oda ). E' possibile che i nostri genitori si siano frequentati ? mio padre (Oprandi Marino) mi parlava sempre di Micheletti - Complimenti di nuovo. Raffaella Oprandi

• 15/11/2014: bello vedere pidrin in gioventu' io ho passato la mia infanzia vicino a lui una persona buona. Peron Maurizio

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