ridiamoci sopra!
Ultimamente, sarà che sono diversamente giovane o fors’anche
per la voglia di spiritosaggine volta a rendere meno noiosi certi risvolti
della nostra strana società, mi sono messo coniare verbi.
Qualcuno mi darà del ”cretino” (ma, almeno lo spero, nel senso di cui si è
auto-etichettato Maurizio Crozza su Ballarò per dare del cretino ai cretini
veri, mettendosi “democraticamente” sullo stesso loro piano), fatto sta che,
siccome il vocabolario italiano tende giocoforza a “secolarizzare” il
significato dei vocaboli in esso contenuti, va da se che c’è bisogno di
un’attualizzazione dei medesimi. Come ? A volte americanizzandoli, a volte
romanizzandoli e, come sto facendo io in questo momento, inventandoli di
sana pianta, per cui mi parrebbe anche cosa giusta avere il copyright per
alcuni di essi già inventati da tempo, assicurandomi nel contempo il diritto
d’autore per quelli a venire.... Come spiegherò in appresso.
In chiave politica, sono certo, anzi certissimo, di essere stato il primo ad
usare subito (un quarto d’ora dopo per intenderci) sulla stampa il verbo
“scilipotizzare” a seguito dei vari avvenimenti che hanno contraddistinto il
nostro precario assetto istituzionale: ne è prova che questo verbo ha preso
piede in tutto il territorio nazionale dopo un mio intervento su Rainews 24
condotto allora da Corradino Mineo, ora senatore della Repubblica. Non sto a
raccontare il fatto in quanto esso è e riconducibile a quanto tutti noi già
sappiamo, magari dopo averci anche riso sopra.
Qualcuno si chiederà: ” ma che sta dicendo questo qua, non sarà mica
diventato rimbambito a seguito di conclamazione arteriosclerotica correlata
all’età? Ad evitare che si pensi questo, si rende necessaria una
spiegazione, ad evitare che il citato cretinismo alla Crozza, venga preso
sul serio.
E vengo al dunque.
Quando penso alla vergognosa lungaggine su cui si sta dibattendo da anni la
liquidazione del Fondocomit per la quale sono quasi assuefatto all’ipotesi
che i soldi non vedranno mai gli aventi diritto, mi viene in mente Quinto
Fabio Massimo (275 a.C - 203 a.C) il quale, durante il suo mandato di
dittatore, puntava al logoramento degli avversari mediante una tattica
militare di guerriglia volta a stremarne le forze, tanto da acquisire per la
storia l’appellativo di temporeggiatore, alias "cunctator". Mi viene
automatico e spontaneo un accostamento al Fondocomit, grazie al quale, tutti
i colleghi ormai stremati dalla penosa attesa della liquidazione, potrebbero
d’ora in avanti sostituire il verbo attendere indicato nello Zingarelli con
il verbo “fondocomitizzare”. D’accordo è poca cosa rispetto ai soldi che
aspettiamo, ma almeno avremo arricchito il vocabolario…
Una domanda in
chiusura, come compitino in classe :
“ Nel caso nostro chi è il "cunctator" delle guerre romano-puniche e chi sono
gli stremati di questa vergognosa ed incivile guerra “ ?
N.I.
Gennaio 2014
Piazza Scala - gennaio 2014