Cari Colleghi, …(speranzosi quanto me nel riparto del Fondocomit…), come tutti voi, sono nauseato per quanto sta avvenendo in relazione alle vicissitudini del nostro Fondo. Mi vien da pensare che, la gran massa di denaro liquido che ci spetta di diritto, circa 300 milioni di Euro più plusvalenze, invogli a “lavorarci sopra”…, in ossequio ad un iter legale, provocato o non che sia, che finisce per proteggere chi ci lavora, procrastinando il pagamento di quanto ci faranno avere post-mortem… (gli scongiuri, come ognuno di noi ritiene fare, io sono per la forma… tradizionale, sono d’obbligo, ovviamente !)
Questa, purtroppo, è la sensazione viva e cruda che ho recepito anche dalle Vostre tante testimonianze. Inoltre, non capisco cosa cosa si intende per "riparto iniquo ed ingiusto in quanto anche altri colleghi hanno concorso alla formazione del fondo", come se noi volessimo il contrario !Non sarà “captatio benevolentiae” per indurmi ad una convinzione dalla quale sono-siamo lontani anni luce ?
Io sarò anche di difficile comprensione, ma limitandomi semplicemente a fare il classico discorso della serva, penso quanto segue: ad ognuno, per calcolo attuariale, deve spettare il riparto in percentuale delle somme versate. Qualcuno giustamente eccepirà la difficoltà di conglobare i vari rendimenti, nel frattempo maturati e conglobati dalla nascita del fondo, ma a mio parere si dovrebbe tener conto che chi è entrato tardi nel fondo, o comunque nelle date successive, non ha gli stessi diritti di chi, come il sottoscritto, è entrato sin dalla sua costituzione. I soldi versati 20-30 anni fa non hanno infatti il valore di quelli di adesso !
Ed allora, che fare ?
Mi pare molto semplice: basterà trovare un’indicizzazione, per ogni 5-6 anni, in rapporto agli anni di versamento dei colleghi, in modo da ripartire di più, alias il… giusto, a chi ha concorso in maniera più sostanziale allo sviluppo del fondo, sulla base appunto della media delle indicizzazioni, per esempio quinquennali, ed agli altri corrispondere in base alle indicizzazioni successive come si fa, almeno penso, anche nei Tribunali.
Del resto è fortemente iniqua ed ingiusta la ripartizione a tutti nella stessa maniera e con le stesse modalità di calcolo, con particolare riferimento agli ultimi entrati nel fondo. Qui non si tratta di essere egoisti ma giusti ! Provate a domandarlo ad una compagnia di assicurazioni !
Non so se mi sono spiegato bene, ma lascio comunque a chi ne capisce più di me, gli eventuali sviluppi di questo mio ragionamento, non sottacendo che non si arriverà mai ad una soluzione se non attraverso una giusta transazione. I tempi tecnici in programma ora sono pazzeschi !!!
Questo è un dramma che potrebbe avere anche dei risolti non solo sul piano civile. Infatti, tutto poteva andar lisci, ma si è preferito complicare l’iter, in nome di una equa e giusta ripartizione, (ma solo a parole) , il cui risultato si è rivelato osceno dal punto di vista gestionale. Con il pericolo anche di perdere gran parte del riparto, purtroppo.. Ecco perché è necessario un forte intervento esterno mirato urgentemente ad una transazione.
Per questo ho richiesto l’intervento del Ministro della Giustizia, Paola Severino.
ARNALDO DE PORTI - 10 febbraio 2012
una lettera in data 11 febbraio 2012 al Presidente Anpecomit
Sono certo che se tu proponi quanto sopra la storia finisce subito e ti sentirai meglio anche tu.... non ci sarà nessuno infatti che di fronte alla liquidazione che ci spetta da molti anni, obietterà dicendo:.... "aspettiamo ancora alcuni anni". Esattamente come accadrà se non si trova subito un'amichevole composizione di questa "guerra". Perchè guerra sta diventando.
Ciao, Arnaldo De Porti
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