Quando dalla dichiarazione dei redditi risulta un credito e nella
compilazione del quadro RX del modello Unico il contribuente ha indicato di
voler avere il rimborso l’Agenzia delle Entrate, effettuati i normali
controlli, deve provvedere ad accreditare la somma spettante. Sono molti i
contribuenti che attendono pazientemente il rimborso Irpef dal Fisco. Finora
la macchina burocratica si è contraddistinta per
un’indolenza a dir poco esasperante. Una situazione al limite della
intollerabilità! Il consiglio migliore per quell’ampia platea di
contribuenti non possessori di partita Iva, lavoratori dipendenti e
pensionati, è quello di utilizzare il modello 730 che consente di ottenere
l’accredito spettante in pochi mesi direttamente in busta paga o sul rateo
di pensione. Il Fisco ha comunque promesso che entro la fine dell’anno
verranno restituiti i rimborsi tanto attesi.
L’impegno, se mantenuto, solleverà di certo il morale di tutti coloro che
vantano un credito dall’erario. Oltre alla somma da restituire,
l’Amministrazione finanziaria è chiamata a calcolarne anche gli interessi
che decorrono, per semestre compiuto e con esclusione del primo, dalla data
di presentazione della dichiarazione dei redditi a quella dell’ordine di
rimborso.
Informazioni
Chi desidera saperne di più sul proprio rimborso ed ottenere quindi
maggiori informazioni deve contattare il “Call Center Rimborsi” al numero
verde 848.800.444. Gli interessati possono chiamare e chiedere delucidazioni
evitando, in tal modo, di recarsi personalmente presso gli sportelli degli
uffici dell’Agenzia delle Entrate. Chi, invece, possiede il codice Pin di
accesso ai servizi telematici dell’Agenzia può consultare personalmente la
situazione dei rimborsi all’interno del proprio “Cassetto Fiscale”. Il
servizio telematico può essere utilizzato sia dagli intermediari, per
esaminare i dati relativi alla posizione dei propri clienti, sia dai
semplici contribuenti per consultare, in tutta sicurezza, informazioni
fiscali in pochi minuti. In particolare, nella sezione rimborsi, vengono
indicate le informazioni relative ai crediti d’imposta che sono stati
riconosciuti a seguito della liquidazione della dichiarazione dei redditi.
Per ciascun anno vengono analiticamente riportate notizie del credito quali
lo stato della pratica, gli estremi del rimborso, l’ufficio emittente ed il
relativo importo.
Casi particolari
Per riscuotere il credito intestato a persone decedute, l’erede deve
presentare all’Agenzia delle Entrate competente un’autocertificazione
attestante lo status di erede. In presenza di più eredi dovrà munirsi anche
delle deleghe alla riscossione sottoscritte da tutti i coeredi e corredate
dalla fotocopia dei documenti di riconoscimento. Il funzionario, dopo avere
esaminato la documentazione, rilascerà l’autorizzazione alla riscossione del
rimborso presso un qualsiasi ufficio postale. Anche per altri casi
particolari quali il rimborso inferiore a quanto richiesto, non rispondenza
dei dati anagrafici del titolare del rimborso con quelli indicati sul modulo
e smarrimento del modulo stesso è necessario rivolgersi direttamente presso
l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate. In questa occasione è opportuno
comunicare all’Amministrazione finanziaria i dati
del proprio conto corrente indispensabili a garantire tempi rapidi per
ottenere l’atteso rimborso.
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A cura di Pasqualino Pontesi
Pubblicato su “il Quotidiano” domenica 4 settembre 2011.