QUANDO GLI… 80 INCOMINCIANO AD
IMPENSIERIRE…
NON SOLO LO SCRIVENTE….
Qualche anno fa, un caro amico,
Monsignore di Santa Romana Chiesa, alias Giulio Perotto, già over 80,
conosciutissimo in tutto il bellunese nonché molto ben voluto da tutti e per
il suo apostolato cristiano e per la forte simpatia che trasmetteva in ogni
incontro pubblico e privato, mi disse - mentre stavamo sorseggiando un buon
bicchiere di “cabernet franc” - : “Tuti i diss che la veciaia lè bela, ma
sti insemenii no i diss miga che l’è curta…” (traduzione: tutti dicono che
la vecchiaia è bella, ma non dicono mica, questi insulsi, che essa è corta).
Ovviamente mi misi a ridere e, lì per lì, non soppesai più di tanto il
significato di questa frase in quanto, tra me e me, se vuoi anche in maniera
umanamente egoistica, pensai che la vecchiaia allora era affar suo…
Tempo fa, a qualche anno dalla morte di questo grande amico, ho avuto
occasione di ricordare questa frase, personalmente anche all’attuale Vescovo
di Belluno-Feltre, il quale, per nulla ignaro dell’eloquenza simpatica del
suo “adepto” clericale, mi disse che non stavo narrando nulla di inedito in
quanto mons. Giulio, di battute della specie, ne aveva fatte tante altre…che
erano circolate un po’ dappertutto.
In quel momento, tanto per citarne una, mi venne in mente un incontro avuto
a Belluno con le massime autorità civili e militari, presente il predetto
monsignore, il quale, con molta quasi puerile sincerità, chiese al
Colonnello della Guardia di Finanza, seduto con lui, al tavolo di Presidenza
del Convegno : “Mi scusi, Colonnello, ma se viene a casa sua un imbianchino
per rinfrescare la casa e questo imbianchino le dice, a lavoro ultimato : “
se paga con l’IVA sono 1000, se paga senza IVA sono 800, lei cosa
risponde…”. E giù tutti a ridere con battimani a non finire…. anche perché,
come avete letto, il destinatario della domanda rappresentava nientemeno che
un alto esponente della Guardia di Finanza…
Non ricordo la risposta del Colonnello, posto che l’abbia data magari
mentendo alla Chiesa rappresentata dall’amico Monsignore, ma tutto il
preambolo sin qui presentato, sta assumendo ora per me un significato ed una
valenza pari pari a quanto pensava l’amico monsignore con riferimento agli..over
80 che, fra poche ore, inaugurerò pure io… Insomma, questo evento, sta
diventando questa volta “affar mio”…
A questo proposito, la sensazione che io provo ed ho provato è la seguente :
“ Fintantoché gli anni sono preceduti dal numero n 7, (meglio se dal 6)
subentra un sentimento accettabile di quasi piacevole-razionale
rassegnazione di fronte a quanto disegnato dal Creatore, ma quanto viene
cacciato il 7 per sostituirlo con il numero 8 (tanto gradito da me a scuola
ma non all’ufficio anagrafe) incominciano a sbocciare i primi pensierini in
quanto 8-9 e 100 diventano dati più vicini all’imponderabilità degli eventi
rispetto a tutto ciò che c’era prima. Ed allora ?
Per gli interessati suggerisco di considerare le giornate intere come… mezza
giornata, in modo che si raddoppino gli anni che rimangono di questa bella
vita.
Magari con l’aiuto, dall’Al di là, da parte di questo mio-nostro amico
Monsignore, che ha insegnato a vivere sereni e felici fino all’ultimo
giorno.
Del resto, perché vivere col pensiero proiettato verso un nuovo…datore di
lavoro ? E per di più senza stipendio (o pagato in nero, anzi in celeste) e
fors’anche senza liquidazione veloce e non rateizzata della liquidazione del
Fondocomit ?
Con tutto il rispetto per il divin Creatore ?
ARNALDO DE PORTI
Mons. Giulio Perotto, in occasione di una festa
paesana tradizionale. “Vegnendo do da Dermen” |
Mons. Giulio
Perotto: un brindisi in costume paesano
dopo la festa “Vegnendo do
da Dermen" |
Un
commento di Gino Luciani: 12 aprile 2015 - Caro collega De Porti, mi fa
piacere complimentarmi con te per l'articolo che ho appena letto su Piazza
Scala, semplice, dolce, con una giusta dose di arguzia che smorza nel
lettore (coetaneo) il possibile apparire di un velo di malinconia, non di
tristezza; ineguagliabile Foà nel breve monologo che accompagna
efficacemente la lettura (non so se la scelta è tua o dell'amico Alfredo).
Con l'augurio che gli 8 e i 9 possano trascorrere serenamente e senza porre
limiti per...i 10.
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