Presentiamo una relazione sullo stato del ricorso proposto contro la Cassa Sanitaria ed il Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo:

 

 

Udienza Tribunale di Milano-Giudice Gatteri - 24.5.2011

ricorso presentato da quattro Consiglieri Cassa Sanitaria
avverso la stessa Cassa ed il Fondo Sanitario di Gruppo

 

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Il Giudice esordisce puntualizzando che intende seguire il “rito del lavoro” e chiedendo alle parti se vi sono proposte di conciliazione da prendere in considerazione, prima di dare avvio all'esame dei ricorsi e delle memorie difensive.

L'Avv. Iacoviello, come in precedenza concordato, afferma che il ricorso può essere ritirato qualora le controparti recedano dall'intento di dividere i bilanci del Personale in servizio ed in quiescenza, così determinando un grave danno alla seconda categoria che vedrebbe gravemente compromessa la propria situazione complessiva.

Il Giudice chiede una descrizione alle parti e prendo io la parola per tutti, chiarendo che:
 pur in mancanza di un “business plan”, abbiamo calcolato che a bilanci separati risulterebbe, già a fine 2011, un risultato ampiamente positivo per il Personale in servizio e quasi altrettanto ampiamente negativo per quello in quiescenza; ciò significa che a bilancio unificato si chiuderebbe comunque in attivo, senza le gravi conseguenze che pendono sul capo dei Pensionati; e ciò dopo che, per oltre 60 anni, la solidarietà fra generazioni ha sempre funzionato;
 manca per noi l'individuazione di un “costo certo” , in quanto ai contributi versati potrebbero aggiungersi il mancato rimborso del 20% - procrastinato all'anno successivo e da liquidarsi soltanto in presenza di un risultato positivo – e la possibile richiesta di versamento di ulteriori contributi, a pareggio;
 siamo pertanto in presenza anche di una mancata certezza sulle prestazioni del Fondo, che potrebbero essere erogate solo in parte come sopra accennato;
 esiste una norma “giugulatoria” che costringe i Pensionati a restare iscritti sino al 31 dicembre 2013, anche nell'eventualità che l'Iscritto desideri recedere a seguito di fatti negativi derivanti dalla gestione;
 a dimostrazione della negatività della situazione, ho ricordato che alla Cassa Sanpaolo, dove già vige la separazione Attivi/Pensionati, soltanto pochi Colleghi mantengo l'iscrizione alla Cassa all'atto del pensionamento; inoltre, circa il 25% dei Pensionati non ha ancora inoltrato i documenti al nuovo Fondo;
 alla prospettazione di queste conseguenze, fatta dal sottoscritto al Presidente del Fondo nel dicembre scorso, la risposta è stata negativa, in quanto le norme erano frutto di lunghissime trattative e risultava pertanto impossibile introdurre modifiche; alla mia replica che, così stando le cose, avremmo chiesto l'intervento di un “Giudice a Berlino” per ottenere il riconoscimento dei nostri diritti, la risposta fu un “allargamento di braccia”;
 concludo dicendo che proprio il Dr. Gatteri può rappresentare il famoso “Giudice di Berlino” (che, come noto, era l'Imperatore che diede ragione ad un villico cui era stato confiscato un podere dal signorotto di turno) e indurre la controparte ad accogliere le nostre istanze, del tutto ragionevoli.

Il Prof.Tosi ha replicato che la richiesta di unificazione dei bilanci non figura fra le istanze dei ricorrenti, ma il Giudice ha precisato che si tratta non di cavillo giuridico, ma di questione “politica” degna di attenzione.

Dopo qualche scaramuccia fra legali, il Giudice ha verbalizzato la nostra richiesta, invitando la controparte a condurre ulteriori trattative fra Aziende e Sindacati per poterla soddisfare e fissando una nuova udienza per il prossimo 29 settembre, al fine di verificare l'evoluzione dei fatti.

Nel frattempo si sospende ogni azione, tipo il trasferimento delle riserve dalla Cassa al Fondo, mentre continua l'attività del nuovo Ente nell'assistenza agli Iscritti.


Sergio Marini
 

 

 


 

 

 

        

 

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