Sono stati posti a Gianfranco Minotti due interessanti quesiti:

 

1) 30 aprile 2014 - Nella puntata di ieri, 29/4, di "Ballarò" è stato lanciato un servizio che riguardava il calcolo esatto delle pensioni da parte dell'Inps. Pare infatti che in circa il 30% dei casi il calcolo effettuato risulti errato. Il caso esaminato dalla trasmissione riguardava un pensionato che avendo ricevuto la comunicazione dell'accoglimento della domanda di pensione non aveva però ricevuto da parte dell'Istituto la successiva lettera riguardante la pensione definitiva ricostruita con i nuovi coefficienti fissati dall'Istat. Nel caso in questione il soggetto ha fatto ricorso e si è visto riconoscere l'esatto ammontare della pensione. Poiché anch'io mi trovo in tale situazione, avendo ricevuto in data 18/2/2013 l'accoglimento della domanda con decorrenza 1/1/2013 ma non la successiva comunicazione, ancorché fosse indicato nella citata lettera che il calcolo veniva effettuato con i coefficienti disponibili all'epoca. Rilevo, peraltro, che il calcolo è stato effettuato sulla base dei contributi versati dall'1/1/1972 al 30/6/2012 pur essendo stato al "Fondo" fino al 31/12/2012. Tenuto conto di quanto sopra e considerato che il ricorso va presentato entro il prossimo 4/7/2014 pena la prescrizione del diritto, Ti sarei grato se potessi suggerirmi le azioni da intraprendere.    

Nel rinnovarti i miei ringraziamenti, mi è gradito porgerti i miei più cordiali saluti.

 

2) 03 maggio 2014 - Sono andato in esubero "famoso scivolo del Dott.Passera" Aprile 2003 per poi nel Luglio 2004 pensionato INPS, ho sentito che l'INPS ha fatto dei calcoli sbagliati che cosa posso fare ?


 

ecco quanto osserva Gianfranco:

03 maggio 2014 - Devo subito dire che la mia conoscenza sulle problematiche pensionistiche si è contenuta alla questione concernente i contributi correlati versati all' INPS dalla banca per i lavoratori ricompresi nelle procedure di esodo ed immessi al c.d. 'fondo esuberi' , contributi per il cui calcolo non sono state considerate alcune voci retributive che, secondo valutazioni effettuate dall' Avv.to Michele Iacoviello , professionista con Studio in Torino e legale di riferimento della FAP (Federazione delle Associazioni di Pensionati del Settore del Credito) , avrebbero dovuto invece essere computate con conseguente effetto incrementativo del valore delle relative prestazioni pensionistiche (in ordine a detta questione sono già state avviate iniziative giudiziali).
L'argomento trattato nel corso della trasmissione televisiva Ballarò di martedì scorso mi è pertanto del tutto nuovo, e, allo stato , non essendo un esperto di materia previdenziale, non sono in possesso di informative in base alle quali poterti fornire una risposta esauriente.
Posso però riferire che su alcuni siti informatici sono comparsi articoli proprio in relazione a quanto divulgato nel suddetto programma : al proposito allego per immediatezza copia di uno di tali articoli che si conclude , in buona sostanza, con il suggerimento di ricorrere ad un CAF di fiducia cui sottoporre per un controllo la documentazione afferente alla posizione pensionistica al fine di rilevare eventuali discordanze per la formulazione di conseguente istanza da presentare all' INPS.
Aggiungo che è stato già fatto un intervento presso il succitato legale onde poter ottenere chiarificazioni sulla specifica tematica e , nel caso, fornire agli interessati utili indicazioni sulle operatività da compiere a tutela.
Il più cordiale saluto
Gianfranco Minotti.

P.S.
Non posso tuttavia trascurare di osservare come le vicende riportate nel su ricordato programma televisivo attengano a soggetti a suo tempo immessi in situazioni di 'mobilità' diverse dal c.d. 'fondo esuberi' che ha un regolamento del tutto peculiare sicché la tematica potrebbe non riguardarti.

 

 

 

 

Pensione definitiva 2014: a luglio scade il ricalcolo per errori Inps, allarme mobilità
30-04-2014
 
Il calcolo degli errori Inps per la pensione definitiva scadono a luglio 2014. Allarme mobilità, ecco i consigli.

Pensione definitiva, mobilità, errori inps
Nella puntata andata in onda ieri 29 aprile a Ballarò su Rai Tre, in un servizio fatto da Emanuela Giovannini, si è parlato del ricalcolo della pensione definitiva.
Pensione definitiva, che cos'è?
Come spiega bene nel servizio il pensionato intervistato la pensione definitiva è il calcolo dell'importo della pensione da parte dell'Inps, fatto tenendo conto dei dati Istat aggiornati. In pratica quando si va in pensione l'istituto fa una stima di massima all’ assistito e ne determina un importo temporaneo di pensione, ma sempre l'istituto dovrebbe ricalcolare l'importo della stessa pensione adeguandolo ai dati Istat arrivando così a definire la pensione definitiva, che è l'importo che spetta per legge al pensionato.
Errori Inps sul calcolo delle pensioni allarme mobilità
In Italia i controlli previdenziali vengono fatti su richiesta dell'interessato, per cui l'istituto non è tenuto ad effettuare dei controlli su eventuali errori Inps commessi nel calcolo della pensione, ed in questi casi gli errori Inps si scoprono solo se il pensionato si accorge di una discordanza, e questo è altamente improbabile perché non tutti sono in grado di verificare di persona la propria situazione. Come spiega chiaramente il presidente dell'associazione dei consulenti del lavoro, a rischio sono tutti coloro che hanno adoperato dei congedi parentali, o di altri tipi di anomalie della carriera lavorativa. Ed in particolare coloro che hanno usufruito specie nell'ultima parte della loro carriera di una mobilità. Infatti in questi casi l'istituto commette un errore fondamentale, non rispetta la legge e non calcola il contributo aggiornandolo alle eventuali variazioni contrattuali stipulate per la mobilità.
I pensionati hanno tempo fino a luglio 2014
Per qualsiasi tipo di errore commesso dall'Istituto si può ricorrere entro 3 anni dalla emissione dell'assegno errato, tutti gli assegni avuti precedentemente sono prescritti per legge. Ma la vera notizia che allarma i pensionati è che bisogna presentare l'istanza presso l'istituto INPS entro luglio 2014. Infatti per legge ed anche per una regola presente nell'Istituto a luglio scadono i termini per ricorrere contro l'istituto e far valere il diritto del pensionato.
Consigli dall'esperto
Per quanto riguarda un controllo del proprio assegno, tutti possono recarsi presso il proprio Caf di fiducia o presso gli uffici Inps territoriali, ma rischiano di trovare code chilometriche agli sportelli ed i tempi sono stretti. Quindi il primo consiglio che possiamo dare è ingegnarsi di persona richiedendo il Pin Inps per chi non lo ha, e controllare online il proprio estratto contributivo con lo storico che l'Inps ha come base del proprio calcolo. Bisogna procurarsi tutti i dati economici e contrattuali avuti durante la propria carriera in pratica bisogna controllare i propri CUD o Modelli 730, e verificare anno per anno se l'Inps ha dei dati sbagliati (specie controllare gli anni di mobilità). Se si riscontrano delle anomalie allora è opportuno recarsi da un Caf o da un consulente del lavoro per farsi aiutare nel calcolo dell'assegno dovuto, e se il risultato riporta un assegno più elevato, allora presentate istanza all'Inps. Attenzione potrebbe capitare anche il contrario.
 

 

 

 

 

 

 

 

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