Pubblichiamo  un comunicato di Basilico, Costantino, Marini e Minotti
invitando i nostri visitatori ad un'attenta lettura ed a diffondere ad altri
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Cari amiche ed amici , la grottesca rappresentazione di Roma, il ridicolo rituale dell’assemblea straordinaria del 26 marzo, hanno sancito il diritto di Antonio  Masia  di  allontanare dalla “sua” Associazione coloro che la pensano in modo diverso. Meglio un’assemblea bulgara, che il doveroso ricorso alle procedure elettorali  già  stabilite all’unanimità  con  delibera  consigliare  del 16.11.11  per  il  rinnovo  delle  cariche  sociali  scadute.  
A fronte  di  una  requisitoria  di  Antonio  Masia  di  oltre  40 minuti  ci  è stata  concessa  la  parola  per  otto  minuti  a  testa
(cioè 24 minuti in totale perché Costantino era assente), ma  comunque  qualsiasi  cosa  avessimo  potuto  dire  a nostra  difesa  non avrebbe  mai  cambiato  le  sorti  di  un  processo  già  segnato  in tutti  i  suoi  percorsi: e  così  su  un  totale  di 2389  soci    i   soli  114  presenti  (circa il 4%) , portatori  di 135   deleghe ,  hanno  deciso  la  nostra  espulsione dall’  Anpecomit , in spregio anche dei  tanti  soci che  ancora  di  recente ci avevano  onorato  del  loro  conforto.
Non intendiamo fare la cronistoria
dell’assemblea “farsa”, bastano e avanzano le 82 pagine della verbalizzazione notarile e la Vostra intelligenza per commentare l’evento. Crediamo invece di farVi cosa gradita ,perché molti di Voi preoccupati ce lo chiedono, nel cercare di fare il punto della attuale situazione, sia per  quel che concerne  la “vicenda legale”  con  il  Fondo  sia su quanto riguarda  nostri  intendimenti  dopo la  nostra  uscita  coatta  dall’ Associazione.
Come noto alcuni legali (non operanti per l' Anpecomit) hanno presentato ricorsi in Cassazione avverso le sentenze della Corte di Appello di Milano. Tali ricorsi hanno posto il Fondo nella necessità di procedere a propri autonomi ricorsi ed a sua volta l' Anpecomit , tramite la ricomposizione di un "pool difensivo' costituito dagli Avv. Civitelli, Fasano,Iacoviello e Pileggi, ha curato  la  proposizione  dei  relativi controricorsi.
Nella confezione di detti controricorsi gli Avv. Civitelli,Fasano e Iacoviello hanno introdotto anche un ricorso incidentale volto a ricomprendere , negli argomenti al vaglio della Cassazione, anche quello concernente la valenza dell' Accordo UNP/Anpecomit.
Sul punto del ricorso incidentale, secondo la versione di Masia riportata  nel  suo  comunicato   nr.5/12 , si sarebbe sviluppato un serio contrasto tra i succitati tre legali e l' Avv.to Pileggi
di Roma , altro membro del 'pool' , che avrebbe criticato tale iniziativa ritenendola inficiata da  inammissibilità  e così del tutto controproducente per le difese dell' Accordo.
Di seguito   riportiamo  le  nostre  osservazioni   sulla  tematica  per Vostri   chiarimenti.

1) Il ricorso incidentale predisposto dagli Avv.ti Civitelli,Fasano e Iacoviello è diretto ad evitare il passaggio in giudicato delle sentenze della Corte di Appello nella parte in cui è stato dichiarato che l' Accordo UNP/Anpecomit non è vincolante: si tratta pertanto di un'iniziativa utile.

2) Per di più, e questo è un particolare di estrema importanza, il Fondo , dovendo procedere a depositare propri atti difensivi in nesso a tale ricorso andrebbe ad enunciare , sia pure in modalità subordinata , una sua non contrarietà ad un'operatività dell' Accordo UNP/Anpecomit se valutato positivamente dalla Suprema Corte (e così riproponendo quanto già esposto in sede di appello).

3) Non si comprende pertanto l'avversione al ricorso incidentale che , nel caso, potrebbe comunque essere abbandonato, ma in un diverso contesto strategico.

4) Aggiungiamo che Masia , che lascia intendere di voler operare per ottenere una soluzione stragiudiziale delle vertenze, in realtà aveva ed ha l'intendimento di promuovere un' ulteriore causa avanti il Tribunale di Milano per ivi sostenere la vincolatività dell' Accordo nei confronti dei Liquidatori del Fondo. Questa sì che sarebbe un'iniziativa
veramente pregiudizievole per le possibilità di una composizione del contenzioso dal momento che susciterebbe una reazione a contrasto da parte dei Liquidatori con l'apertura di un nuovo fronte di causa che andrebbe  ad  allungare inutilmente  i tempi per arrivare alla fine di questa vicenda.

5) Contro tale iniziativa ci eravamo del resto vigorosamente battuti in sede dell' ultimo Direttivo tenutosi a Roma il 19.1.12 ed avevamo ottenuto che non venisse ricompresa nella lettera di incarico al 'pool difensivo' in aggiunta alla relative assistenze per i controricorsi in Cassazione , salvo poi , contrariamente a quanto deliberato , dover constatare che tale lettera
inviata da Masia ai legali conteneva anche il mandato a procedere allo  “svolgimento della migliore strategia ed attività, nessuna esclusa, di carattere giuridico legale nei confronti del Fondo, finalizzata ad ottenere la concreta realizzazione ed attuazione dell' Accordo” comprendente così implicitamente anche l'avvio di una nuova causa.  

6)
La conferma della volontà di Masia a procedere all'apertura di un altro contenzioso sul tema dell' Accordo risulta evidente proprio dall' ultimo comunicato dove ci si duole che per effetto del su ricordato ricorso incidentale  
”………. i soci non potranno proporre un eventuale nuovo ricorso contro il Fondo sulla vincolatività dellAccordo, perché il Fondo potrà eccepire che questa domanda è stata già proposta nel giudizio, tuttora pendente in Cassazione ".  

7) Quale sia il motivo per cui Masia si comporti così è veramente incomprensibile : quel che è certo è che finora è riuscito  ad inasprire i rapporti con i Liquidatori del Fondo e addirittura a porsi in urto con ben tre dei legali che dovrebbero essere i patroni di fiducia dell' Associazione. Un bel modo di gestire la delicatissima vicenda dei criteri di ripartizione della liquidazione del Fondo , dalla cui trattazione , come sopra detto Costantino, Minotti e  Basilico nonostante siano  stati gli artefici dell' Accordo UNP/Anpecomit stipulato dopo mesi di un laboriosissimo negoziato, verranno esclusi. 

8) Il  su  menzionato comunicato (guarda caso diramato alla vigilia dell'assemblea straordinaria dei soci ) è comunque servito a Masia , considerato che contiene una serie di critiche rivolte all' Avv. Iacoviello (ed anche ai suoi colleghi Civitelli e Fasano), per rimpolpare la sua documentazione di accusa contro i 'reprobi' Basilico,Costantino,Marini e Minotti "rei" di aver difeso ad  oltranza  detto  legale.  

9) Aggiungiamo infine che Masia ove dice, nel su detto  comunicato, che le sentenze della Corte di Appello sono state totalmente favorevoli , risulta ancora fuorviante in quanto tali sentenze ,come sopra ricordato , hanno solo stabilito un vizio di procedura nel piano di riparto , ma non hanno toccato la (sostanziale) questione di merito e cioè quella dei criteri di riparto. 

Proprio  anche  per la  delicatezza delle  problematiche  ancora  irrisolte  non possiamo non con la messa in scena di un’assemblea illegittima provare un  vivo  rammarico  per  avere voluto, ,  che  la  nostra  ‘avventura’  in Anpecomit  si  concludesse  in  modo  così traumatico  privandoci  della  possibilità  di  continuare ad  offrire  quei  contributi  che  hanno  consentito sin qui   a  molti  colleghi  diverse  soddisfazioni nella  salvaguardia   dei  loro  diritti  recuperando importi ragguardevoli sia dal Fisco, sia dal Fondo sia dalla Banca .  
Ma  ora   bisogna  guardare  avanti e reagire.
Considerato  che già  molti di  Voi - oltre a sospendere il versamento della quota e/o rassegnare le dimissioni  dall’ Anpecomit - ci  hanno  chiesto  quali sono i  nostri  programmi Vi  possiamo  al  riguardo  dire che, sul  versante legale , avendo  già formalmente sollevato  obiezioni  sulla  regolarità dell’ assemblea  straordinaria , valuteremo se  avviare  azioni  a  tutela  anche della  nostra  reputazione, mentre sul versante  più  pragmaticamente  operativo  stiamo verificando se creare  una nuova realtà  aggregativa  ovvero se  avvalerci  di  una struttura associativa  già  esistente ai  fini  di  riacquistare  rappresentatività  nella  gestione  delle  vicende  di   interesse  collettivo ed in  particolare  di quella  riguardante  la  liquidazione del  Fondo.
Di  ciò  sarà nostra cura  darVi  aggiornamenti
al più presto.
Vi  ringraziamo  intanto  per  la  Vostra  attenzione, formuliamo a Voi e Famiglie i nostri migliori auguri di Buona Pasqua e  Vi  salutiamo  molto  cordialmente , grati se  vorrete  diffondere  ad  altri  amiche ed  amici  questo  nostro  comunicato.

Francesco Basilico

Gioacchino Costantino

Sergio Marini

Gianfranco Minotti

3 aprile 2012

 


 

 

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Piazza Scala - aprile 2012