Quando si va a visitare qualche città europea capita di trovarsi di fronte a delle “contaminazioni” che, superato lo choc iniziale ti accorgi che hanno reso ancor più bella l’opera originaria che, dalla innovazione trae nuova linfa e vitalità.

Pensate alla piramide in vetro e acciaio del Louvre di Parigi iniziata nel 1981 o, sempre per rimanere nella capitale francese, alla volta del soffitto decorata da Marc Chagall all’Opèra Garnier nel 1964.

Una lampante e clamorosa conferma l’ho avuta durante un recente viaggio a Berlino, visitando il Reichstag, il Parlamento Tedesco.

Costruito intorno alla fine del diciannovesimo secolo nel fulgore dell’Impero prussiano, ha  vissuto mille vicissitudini, fra cui spicca l’incendio del 1933 dai nazisti attribuito alle opposizioni e, ad ogni buon conto questi ne approfittarono per una presa del potere e la sospensione dei diritti democratici.

Il palazzo uscì malconcio dalla seconda guerra mondiale e venne restaurato con la ricostruzione della cupola decisa nel 1992 a Germania riunificata. Si tratta di un’avveniristica cupola in vetro e specchi, dotata di una scala interna a spirale che consente di arrivare fino alla terrazza da dove si gode una vista stupenda di Berlino.

La modernissima cupola si sposa magnificamente con il vecchio e imponente palazzo e lo valorizza ancor di più.

Ecco, mi chiedo, perché in Italia, terra certamente ricca di palazzi, monumenti e vestigia una cosa simile non sia possibile. L’impressione è che le varie Sovraintendenze (terreno di facile caccia per un’oculata spending review), i critici d’arte siano votati ad una mera e retriva conservazione del reperto e ogni iniziativa di valorizzazione o di contaminazione con il presente, come si diceva più sopra, siano sempre e solamente additate al pubblico ludibrio o equiparate ad un sacrilegio.

E intanto crollano palazzi, i musei rimangono chiusi e le poche risorse vengono dilapidate in spese inutili e parassitarie.
 

Claudio Santoro (Lecco)

 

 

 

clicca sulle immagini per ingrandirle

 

 

 

 

 

 

Segnala questa pagina ad un amico




 

 

Piazza Scala - aprile 2014