QUANDO LA BANCA ERA BANCA

Avevo preparato una nota per Piazza Scala News e questa mattina leggo, sempre su Piazza scala News, una riflessione su quello che un tempo era la Comit. Non posso che essere d’accordo e, notate bene, io ho vissuto tutta la mia vita bancaria in una filiale di periferia, anzi estrema periferia, Trapani, che non era certo l’Hilton (per rimanere nell’allegoria), ma una sua semplice dipendenza, e se arrivava una chiamata, avevamo il dovere di rispondere come ci era stato insegnato di fare.
Vecchia cara Comit, madre e matrigna insieme; però era la nostra banca. E noi eravamo degni figli, in grado di fare veramente banca. A monte, però, avevamo un’organizzazione che ci copriva le spalle e ci dava la possibilità di essere in grado di evadere le richieste che la clientela si sentiva in diritto di porci.
Voglio ricordare un episodio di parecchi anni fa, quando la onorevole Direzione Centrale, come si diceva allora, era suddivisa in sezioni compatte e competenti.
Un’estate passò da Trapani - Trapani è l’ultimo ponte dell’Italia verso l’Africa e chi ancora adesso vuole visitare il continente nero e arrivarci per nave, Trapani è il porto di partenza più idoneo - dicevo che un’estate transitò da Trapani, diretto a Tunisi, un collega del reparto Aree Geografiche, si fece riconoscere, noi lo accogliemmo com’era corretto fare, gli demmo l’assistenza di cui aveva necessità e quando ripartì, dopo il suo rientro in Italia, mi lasciò il suo biglietto da visita.
Riposi il biglietto dentro una carpetta ove tenevo le mie carte e dimenticai l’accaduto sino a quanto, qualche anno dopo, un cliente ci pose un quesito su un paese africano verso cui intendeva porre in atto delle operazioni commerciali.
Sconcerto tra i funzionari; e adesso che gli diciamo? Si chiedevano. Trapani non era una grande filiale ed episodi del genere non era che accadessero tutti i giorni. Seppi del problema e mi ricordai della visita sopra menzionata. Presi il telefono, chiamai il collega, indicai allo stesso gli estremi della richiesta fattaci dal cliente e, poco dopo, mi presentai in Direzione con la soluzione.
Confesso di non ricordare l’anno, il nome del collega della DC, e nemmeno il problema che ci era stato posto, ma l’episodio sì, quello mi è rimasto impresso nella mente tanto che, ancora adesso, è vivo nei miei ricordi, com’è certo il fatto che il cliente, pur non proseguendo nel suo intento di iniziare il rapporto commerciale, desse pubblica soddisfazione alla sua banca.
Quando ho capito che le cose stavano cambiando? Quando a seguito di una mia richiesta telefonica a O.E. –dopo quasi 14 anni di appartenenza all’INPS ancora non riesco a cambiare terminologia se parlo della banca - mi sono sentito rispondere: veda la circolare x a pagina y.
In quel momento la banca si era persa o avevamo perso la banca?

Peppe Russo - luglio 2010


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Commenti
19 novembre 2012 - da Guglielmo PoJero: Ricordo molto bene Peppe Russo: ho trascorso un periodo nella Filiale di Trapani, P.zza Sant'Agostino. Lui, di grado più elevato, mi istruì su come lavorare il "portafoglio" ! Gli auguro le migliori fortune.

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