RICORDI
DI BANCA
di Massimo Osti
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Nel 1984 ero stato trasferito a Montreal
da Toronto da pochissimi mesi a dirigere
la filiale della BCI of Canada. Nell’
esaminare la lista dei clienti
facilitati dal mio predecessore, avevo
notato una posizione che mi sembrava
alquanto rischiosa. Si trattava di una
societa’ che importava calzature
dall’Italia e le vendeva in un negozio
nella via principale di Montreal. Come
garanzie a fronte del fido di sei cifre
medie la banca aveva soltanto il
privilegio sul magazzino. Convocai
allora il titolare, Mr. B. e gli chiesi
di sottoscrivere una fidejussione
personale. Rifiuto’seccamente. Due
giorni dopo si suicido’. In verita’ Mr.
B. aveva una situazione familiare assai
complicata e voleva divorziare dalla
moglie per sposare una giovane pulzella.
Come aveva lasciato scritto in una
lettera si era suicidato in un momento
di sconforto.
Nonostante cio’ per parecchio tempo dopo
l’accaduto in banca mi presero in giro
per questo suicidio attribuendolo
appunto alla mia richiesta di
fidejussione a un cliente di una
religione... non cattolica e
notoriamente contrario per principio a
concederla.
Nei giorni seguenti al suicidio di Mr.
B. comincio la saga dell’eredita’. Da
una parte la moglie e un figlio,
avvocato, e dall’altra parte l’altro
figlio che aveva preso le ragioni del
padre. Fui tempestato di lettere del
figlio avvocato che mi intimava di fare, o non
fare, una cosa o l’altra mentre l’
avvocato della banca immancabilmente mi
consigliava di cestinarle...
Di mezzo c’era anche una cassetta di
sicurezza a nome del defunto nei locali
della banca. Finalmente si arrivo’ al
giorno dell’apertura forzata, presenti
tutti gli eredi e il sottoscritto.
L’aria era tesa e ancora prima
dell’apertura ci fu un litigio tra la
madre e un figlio. Insomma fra molta
tensione, si aprii la cassetta: dentro
fu trovato un apparente lingotto d’oro e
una lettera indirizzata a Madame B. Ad
un esame accurato il lingotto si rivelo’
essere non altro che un mattone
verniciato d’oro. Si aprii allora la
lettera e il figlio avvocato la lesse ad
alta voce impallidendo: c’era scritto “fuc....
you” cioe’ l’equivalente in inglese di “vaffa....”
Massimo Osti - agosto 2010
N.B.: la
vignetta è stata
realizzata da Greg Cerra
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