UN
COLLEGA DI LAVORO PARTICOLARE
Aprendo un
vecchio portafoglio, ho trovato anzi
ritrovato un batuffolo di cotone
conservato in un sacchetto di plastica.
Grazie a quell'oggetto dall'apparenza
insignificante ho ricevuto l'emozione di
un ricordo di anni lontani. Mi è apparso
all'improvviso il volto con
l'espressione quasi ascetica di un
collega dei primi anni di lavoro in una
grande banca.
Lavoravamo su scrivanie vicine in un
grande salone illuminato da poche ma
grandi finestre. Il mio lavoro piuttosto
impegnativo non mi lasciava molto tempo
per guardarmi intorno, ma quando ciò
accadeva, il caso voleva che
sorprendessi il mio straordinario
collega con gli occhi rivolti ad un
angolo di una di quelle finestre dalla
quale si intravedeva un pezzetto di
cielo azzurro che faceva evocare
pensieri di libertà e nostalgia di verdi
prati. Esattamente ciò che era dato
solo sognare dentro o fuori la banca
nella grande Milano.
Lo sorpresi più volte in
quell'atteggiamento rapito non so con
quali ricadute sul suo rendimento .
Il mio ricordo è legato ad un suo
ritorno da Siracusa sua città natale ove
si era recato per le ferie.
Durante la sua assenza i giornali
avevano riportato la notizia della
lacrimazione di una statuetta della
Madonna posta sulla parete di una camera
da letto di una povera famiglia di
Siracusa.
Naturalmente si erano formati i soliti
partiti: degli scettici e di chi ci
credeva.
Torniamo al batuffolo di cotone.
Tornato dalle ferie, il collega mi
portò in dono quel cotone imbevuto di
quelle lacrime.
Non ho mai capito perchè fra tanti aveva
scelto me.
A distanza di anni, enumerando tanti
avvenimenti della mia vita, quel gesto
ha assunto una grande importanza
sicuramente maggiore di quella da me
data il giorno della donazione.
Pochi giorni dopo il mio donatore diede
le dimissioni e silenziosamente sparì.
Più tardi fortuitamente seppi che era
partito come missionario in terre
lontane.
Mi domando se con quella singolare
donazione, egli aveva auspicato una
sorta di protezione per i miei anni
futuri che aveva intuito difficili. Oggi
credo proprio di sì.
Ovunque egli si trovi in Africa o India
lo raggiunga il mio grato ricordo e
l'augurio di essersi realizzato ed
essere felice.
Giovanni Noera - giugno 2010
N.B.: l'illustrazione è stata
realizzata da Greg Cerra
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