Il pezzullo di Vincenzino mi stimola a comporne uno anch’io sulla mitica Agenzia 20 di Milano in Corso Garibaldi 20.

El Sciur Diretur

Quando arrivai in agenzia era il mio primo giorno di lavoro, era il 3 agosto 1970 e il capo dell’Esecutivo, tale M., che su dieci parole ne pronunciava almeno sei in dialetto milanese, mi indirizzò al Capo Ufficio, tale T., un sosia perfetto di Nicolò Carosio, definendolo un bravo uomo, mentre mi mise in guardia dal Diretur, che l’è un grass de rost (*), e dunque non doveva essere mai contrastato.
In realtà il brav’uomo T., appena mi vide e seppe che ero stato assunto solo quella mattina, si mise ad imprecare e a maledire chi aveva preso l’agenzia 20 per l’Amerigo Vespucci della Banca!
Il grass de rost, invece, fu molto cordiale, mi mise la mano sulla spalla e mi disse che entravo in una grande famiglia. Constaterò in seguito che razza di famiglia era quella del Sciur Diretur.
Infatti, la gestione dell’agenzia era di tipo militare, con regole ferree e, soprattutto, improntata all’osservanza assoluta di ogni regola morale e religiosa.
Una mattina il Direttore V. arrivò in agenzia visibilmente turbato, rosso in volto e con un tremolio insolito alle mani. Si confidò con il Vice CU D., raccontandogli che una “signora” che passeggiava all’angolo della via Tivoli con Corso Garibaldi, lo aveva avvicinato chiedendogli se desiderava la sua compagnia e, non solo, lo aveva seguito sino all’uscio dell’agenzia! Roba da matti, dove eravamo arrivati!
Di lì a un paio d’ore si presentò davanti a me una cliente che desiderava accedere alla sua cassetta di sicurezza. Io compilai l’accesso e chiamai il commesso per accompagnare la cliente al caveau.
In qual momento mi si avvicinò il Capo Ufficio, mi prese per un braccio e mi disse di non far scendere la cliente di sotto e di presentarmi immediatamente dal Direttore.
Quest’ultimo appena entrai nel sui ufficio mi chiese, visibilmente alterato, che rapporti avevo con quella “donnaccia”. Naturalmente spiegai che era una vecchia cliente che disponeva di cassetta di sicurezza (in quella fase omisi di specificare che era anche titolare di numerosi libretti di risparmio nominativi con saldi a tanti zeri), al che mi disse di chiudere immediatamente la cassetta e di allontanare quella persona immorale dalla sua agenzia.
Io ero imbarazzato e, così come il capo ufficio e i cassieri che ben sapevano di cosa si occupasse la signora, dissi di non avere argomenti e che comunque era una “questione da Direzione”.
Fu allora coinvolto il CU, poi il cassiere anziano, ma nessuno volle affrontare la signora che, nel frattempo, aveva capito tutto e si divertiva a chiedere perché mai quella mattina non veniva accompagnata al caveau.
Il Diretur allora fu costretto ad affrontarla e la scena divenne spassosissima, tipo commedia alla Totò (anche perché la signora aveva una marcata inflessione napoletana) e scivolò ben presto nella farsa
D:“ehm signora…signorina….. signora… lei non deve importunare i miei impiegati!... lei non può stare qui… la banca è un luogo serio…se ne vada via..”
S: “come si permette.. io sono una cliente… che vuole da me? Io tengo sti libretta qua..da anni..mo vado in piazza Scala e vedremo che succede…”.
Il Direttore V. sbirciando i saldi a tanti zeri, cominciò a farfugliare frasi incomprensibili , mentre il colore del suo viso passò dal rosso fuoco al verde, per poi diventare bianco e dai lati della sua bocca apparvero due strani rigagnoli bianchi.
La signora cominciò a gridare dandogli dello “scostumato” e se ne uscì dalla banca.
Il Direttore trotterellò sino al suo ufficio dove si chiuse per tutto il giorno.
Solo il commesso M. ebbe il coraggio di sbirciare tra i vetri dell’ufficio del Direttore e riferì di averlo visto accasciato sulla scrivania con la cornetta del telefono all’orecchio.
Non si seppe mai se telefonò prima allo zio Vescovo o alla Superiore Direzione, fatto sta che il pover’uomo da quel giorno non fu più lui.

 
(*) Detto milanese per definire una persona difficile da accontentare

Bruno Lavizzari - gennaio 2012
 

N.B.: la vignetta è stata realizzata da Greg Cerra


Commenti:
 

-  22 gennaio 2012 - da Daniele Chiodi: trattandosi di "PASSERA" penso anch'io che i comportamenti abbiano subito una mutazione, a riprova la quantità di "PASSERE" insediate su poltrone pubbliche e dedite al sollazzo di pochi; "PASSERE" esclusive al servizio della nazione!

-  18 gennaio 2012 - da Nino Scollo: Penso che con Passera i tempi siano cambiati. CIAO BRUNO. CONTINUA.

-  17 gennaio 2012 - da Arnaldo De Porti
: Divertente. Ma c'è moralità e moralità a seconda delle filiali. Infatti, un giorno degli anni 57-58 detti informazioni ottime su una... "tenutaria", in quanto, in caso contrario, avrebbe distolto una buona fetta di liquidità alla filiale... Cosa non si fa per la Banca !

 

 

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Piazza Scala - Gennaio 2012