UN CAPODANNO SULLA TORRE DI CONTROLLO DELL’AEROPORTO DI TESSERA
NEL QUADRO PROMOZIONALE COMIT…..  MA ANCHE PER MIO DILETTO

Non ricordo bene se era la notte di San Silvestro o il primo giorno dell’anno, mi pare verso gli inizi degli anni 80 che, per una serie di combinazioni, mi trovai con degli amici, tutti elicotteristi dei Vigili del Fuoco, presso l’eliporto di Tessera che è confinante con l’aeroporto intercontinentale Marco Polo di Venezia.
L’intenzione era quella di scambiare gli auguri agli amici del distaccamento dei VV.FF e della Guardia di Finanza con i quali ero in rapporti di lavoro, auguri anche a nome della Banca Commerciale Italiana che, in quel periodo rappresentavo come addetto alle pubbliche relazioni, allo sviluppo e quant’altro, anche allo scopo di consolidare quel rapporto di amichevole collaborazione che molti frutti ha maturato con centinaia di aperture di conti, impieghi ecc.

Ebbene, mentre il comandante dell’eliporto, mi faceva visitare il parco elicotteri, suona l’allarme e, in un batter d’occhio, tutti i mezzi di terra disponibili dei VV.FF. furono fatti confluire verso una pista di atterraggio ove, un aereo nazionale di linea, era atterrato in maniera precaria e correva qualche rischio per mala apertura dei carrelli. Vuolsi il caso che prima fosse atterrato, per la prima volta (ed anche l’ultima) il famoso Concorde, l’aeromobile capace di 2500 km/h, 6/700 metri al secondo, di costruzione anglo-francese, il quale, vuoi per la grande curiosità di vedere un mostro della specie con il…becco all’ingiù (che si raddrizzava in volo), vuoi perché era un evento straordinario per l’aeroporto, si ingenerasse una tale confusione vicino alle piste, al punto che un visitatore quale ero io in quel momento, tra l’altro portato lì da una jeep dei VV.FF. insieme con il comandante di allora, (in quanto non sapevano dove parcheggiarmi non potendo stare in zona militare da solo), mi trovassi fermo, nella jeep rossa dei VV.FF., da solo, sotto le ali del Concorde… le cui dimensioni mi terrorizzavano: mi sembrava di essere sotto ad una città.

Mi ricordo anche di un violento battibecco avvenuto pochi minuti dopo fra un comandante di un Boeing proveniente da Parigi e la Torre di Controllo che intimava perentoriamente a detto comandante di …parcheggiare nell’aria per almeno 4-5 minuti in quanto stava per arrivare un altro aereo che, anche se ridotte dimensioni, aveva la precedenza… se ne sono dette di tutti i colori: pare che il comandante del velivolo più piccolo non facesse altro che bestemmiare in inglese…dicendo che non stava pilotando un asinello con carretto… fatto sta che quest’ultimo dovette comunque, a suon di bestemmie, dirottare verso Milano per ritornare poi a Tessera, ad atterraggio avvenuto del Boeing.

Tutto finì bene e, vidi festeggiare l’evento concomitante con capodanno, da sopra della torre di controllo dell’aeroporto ove ho potuto rendermi conto, nei limiti delle mie possibilità, come vengono accettati, dirottati e fatti decollare i vari aeromobili da parte degli uomini-radar, professione questa veramente difficile e di grande responsabilità.
La visita, invero molto singolare, si è conclusa con….. panettoni annaffiati da ottimi champagne Moet & Chandon, nel mentre continuavo ad assistere in un grande schermo-radar dei “puntini-bianchi su sfondo nero” che si avvicinavano al centro per segnalare che questo o quest’altro aereo era in prossimità di arrivo e quindi di atterraggio, previo ok della torre di controllo.

Anche questa esperienza, fra le diverse che ho ormai raccontate, sempre strettamente legate alla …produzione e sviluppo che, diciamolo onestamente, mi faceva spesso catturare due piccioni con una sola fava, è riconducibile a Mamma Comit, che mi ha fatto vivere indirettamente un’esperienza di Capodanno dal sapore certamente diverso da quello di tutti gli altri…
Difficile da scordare.

ARNALDO DE PORTI
giugno 2012

 


 

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Piazza Scala - giugno 2012