La "circolare" SFI n. 2281del 13/9/79 - "distribuzione controllata di psicofarmaci"

Un collega (presumibilmente uno degli autori dello scherzo....) ci ha inviato una copia della famigerata "circolare SFI 2281/79" pregandoci di non  divulgare il suo nome.
Da parte nostra pensiamo che la goliardata fosse nota solo ad un numero ristretto di persone in quanto piuttosto feroce, in particolare nei confronti di coloro che avevano abboccato.
Di che si trattava?
Correva l'autunno 1979: alcuni dipendenti della Sede di Vicenza pensarono di confezionare una circolare dedicata ad un nuovo ramo di business, la distribuzione di psicofarmaci (
in pratica le Filiali sarebbero diventate "farmacie", ai sensi del citato DPR che effettivamente venne approvato in Parlamento su istanza dei Radicali e che prevedeva di appoggiare il servizio anche alle Banche!).
In pochi giorni, dopo accurate correzioni e limature, venne preparata una "riservata" dedicata all'argomento: previa apposizione delle sottoscrizioni di Russo e D'Andria, venne spedita ad una decina di direzioni accuratamente prescelte.
Ebbe esilaranti esiti: ci fu chi capì subito che si trattava di uno  scherzo, ma molti la bevvero per buona ed anzi, chiesero a SFI copia delle "circolari" indicate in calce (del resto caddero nella trappola anche molti interlocutori della Direzione Centrale che si rammaricarono con i loro superiori per non essere stati informati della 2281!).
Inutile dire che nei contatti tra i vari amici Comit ci furono commenti e reazioni da neurodeliri.
Eppure era abbastanza chiaro che non poteva che trattarsi di uno scherzo: bastava considerare la data del DPR 1167 del 12.9.79 e la data della circolare SFI del 13.9.79, oltre all'indicazione delle ridicole intestazioni delle  circolari indicate nella nota a piè di pagina e delle voci di conto economico.
Per fortuna gli ideatori dello scherzo ebbero l'accortezza di informare preventivamente il dr. Russo, che era curioso  di vedere le reazioni degli interessati. Un solo direttore destinatario della "circolare" riuscì subito ad individuare la filiale che aveva ideato la burla in tutti i suoi dettagli!
Questa era la Banca Commerciale Italiana, fatta di uomini duri e preparati professionalmente, ma dotati di umorismo e voglia di sdrammatizzare.
Per visualizzare l'intera "circolare" (formato PDF). cliccare sull'icona sottostante: se lo ritenete opportuno potete stampare la "circolare" o salvarla sul vostro computer.
Piazza Scala - novembre 2010


 

I vostri commenti
15 novembre 2010 - da Maurizio D'Angelo: Ricordo benissimo quella circolare, all'epoca ero Vd a Piano di Sorrento e la conservo da qualche parte. Come conservo una "proposta" a Concessione firmata dal sottoscritto e dal Direttore di Piano. Fortunatamente la mia firma era decisamente difficile da imitare perchè della proposta me ne chiesero notizie in occasione di una mia visita "ad limina". Si trattava del finanziamento di un casino da aprire a Positano......Se la rintraccio farò seguito.
15 novembre 2010 - da Maurizio Dania:
Stupenda. Avevamo una scuola. Eravamo uomini. Chi tra noi aveva qualche responsabilità, in qualche modo se l'era sudata e meritata. Qualcuno di più, altri meno, ma nessuno ci regalava nulla. E ci sentivamo parte di una squadra. Capace di creare spogliatoio anche attraverso queste "circolari". C'era chi raccoglieva appunti sui colleghi per poi scrivere piccoli romanzi che circolavano tra le scrivanie nei momenti più opportuni, ma sapevamo anche stringere i denti quando il lavoro lo richiedeva. Abbiamo affrontato un'alluvione ad Alessandria, ma siamo anche stati la prima banca ad aprire lo sportello dopo soli 4 giorni. Certo non ebbimo dubbi, anche se ce lo chiesero: nessuno fece vacanza il giorno del Santo Patrono. Era ovvio, naturale Nel corso della nostra esperienza i treni per viaggiare verso altre mete passavano: potevi perderne uno, evitare di salire sul secondo, ma se valevi, ti veniva concessa una terza possibilità.
Diciamocelo: la Banca investiva denaro per formare i suoi quadri direttivi. Chi non ricorda l'esame sull'Esecutivo, oppure quello Crediti? Ed i corsi titoli, oppure quello estero-merci? Poi, superato l'ultimo colloquio, con chiarezza ti dicevano:" Caro amico, bravo. Ma adesso sono "ca..i tuoi". Vedi di non deluderci e di non sbagliare".  E sapevamo parlare al pensionato, come al dirigente di un'azienda di rilevanza internazionale. Poi vennero i barbari della politica. Attila inventò il Moloc. Banca Intesa BCI, con l'obbligo, da me mai rispettato, di recitare "bisiai". E non ci fu più mai data la possibilità di scherzare e non ci considerarono più uomini. Adesso dove siamo? Sparsi in due, tre o più realtà, senza che la nostra professionalità sia rispettata. Non c'è più posto, nè per essere seri, nè per scherzare, nè per discutere. Dovrei inventare una circolare, anche se spero che manchino pochi mesi alla pensione, che recitasse così " Egregi Collaboratori: il Consiglio di Amministrazione della....su istanza presentata dalle Rappresentanze Sindacali, ha deciso all'unanimità di adeguare gli stipendi al livello massimo onde evitare che continuino le sperequazioni tra il personale che, di pari livello, pur proveniendo da Istituti diversi, percepisce emolumenti differenti. A tale scopo vi informiamo che lo spirito grazie al quale è stata assunta questa onerosa decisione, risiede nella consapevolezza che solo un'azienda formata da persone unite e motivate, possa raggiungere gli obbiettivi prefissati e superare le gravi difficoltà che dobbiamo affrontare. La nostra Banca intende crescere e posizionarsi sul mercato aumentando il rapporto con la clientela per mantenere l'ottimale equilibrio tra liquidità ed investimenti al netto delle sofferenze. Certi che questa nostra decisione porterà ad una sempre più valida collaborazione, il C.d.A. attraverso il Presidente Dott..... augura a Voi ed alle Vostre famiglie un felice Natale".
 
15 novembre 2010 - da Arnaldo De Porti:  Le firme di Russo e D'Andria sulla circolare in questione mi paiono perfette: quella del dr. Giuseppe Russo, mio direttore a Venezia e poi a Milano, è infatti perfetta, come pure quella di D'Andria. Ma questo non è il problema in quanto esistono mille artifizi per le imitazioni. Ciò che mi sorprende è che alcuni abbiano creduto alla distribuzione controllata dei psicofarmaci, anche se, ragionandoci bene, anche nel nostro ambiente c'erano lavori che, per la loro tipicità da catena di montaggio, potevano anche richiedere un Valium, per cui non ci sarebbe stato nulla da stupirsi...
Ho un transfert verso un mio scherzo di carnevale: anni addietro, nel veneziano, scrissi ad alcuni comuni dicendo che il Poligrafico dello Stato aveva emesso dei francobolli per le benemerenze di detti comuni. Ebbene, ne parlarono sia le TV locali che i giornali, non solo, ma qualche sindaco ci ha anche creduto...
Andrò alla ricerca di questo scherzo di Carnevale che potrebbe essere pubblicato anche su Piazza Scala.
  15 novembre 2010 - da Sergio Marini: All'epoca si era puntato il dito sul Dott. Bacci, quale capofila della simpatica iniziativa.
Come ricorderete era noto perché riusciva ad inserire nella monotonia quotidiana un pizzico di originalità!
15 novembre 2010 - da Domenico Pizzi: Un grazie agli anonimi colleghi per averci fatto rileggere una delle circolari meglio riuscite della nostra Banca. E' un piacevolissimo ritorno a tempi in cui si lavorava, e tanto.., senza le angosce di oggi.
15 novembre 2010 - da Sergio Tognoni: Ho visto la famosa circolare quando ero direttore a Schio -1990-92 - (ma risaliva a qualche anno prima) e credo di sapere anche chi ne fu l'autore ma mi pare giusto e che, se lo vuole, sia lui stesso a dirlo!
15 novembre 2010 - da Filippo Furia:
Alfredo, sono sorpreso dalla richiesta di anonimato del collega..... quando tutti sapevamo che....... a quell'epoca a Vicenza c'era un certo collega molto bravo in matematica da giovane e poi in maturità sulla finanza derivata (deviata) e poi sempre all'epoca chi dirigeva la fil era un grande GGF... e non sta forse ad indicare "grande, grandissimo fratello?"
15 novembre 2010 - da Fernando Mazzotta: Se non sbaglio, in quel periodo CSE della Filiale di Vicenza non era quel "monello" di Gigi Pinto? Siccome lo conosco dai tempi dei banchi di scuola.......
15 novembre 2010 - da Antonio Annunziata: E' una storia che non conoscevo e che ha dell'incredibile! Veramente una bella "pistolata"! Chissà quanti si sarebbero dati da fare per "spacciare" per farsi belli con i Superiori.
15 novembre 2010 - da Massimo Scotti: Un capolavoro! Sapete qual'è la tristezza oggi? Che oggi alcuni sedicenti banchieri i bilanci li drogano davvero!
15 novembre 2010 - da Giacomo Morandi: Anch'io non ne sapevo niente. Ero appena stato trasferito a Toronto da New York e da noi l'eco di quello scherzo non era arrivato. Devo però fare queste due considerazioni: - mi pare piuttosto incredibile che uno scherzo del genere sia stato confezionato con l'avallo di due firme autentiche dei responsabili S.F.I. (e forse ne è un po' discutibile l'opportunità) - possibile che qualche direttore di filiale ci abbia creduto o che almeno non sia subito sobbalzato sulla poltrona e abbia afferrato il telefono? Ammenochè l'anonimo non lo stia facendo a noi adesso lo scherzo, approfittando del naturale affievolirsi delle nostre cellule grigie.
In ogni caso, vera o non vera, è ben pensata.
15 novembre 2010 - da Lorenzo Milanesi - Nel '79 ero ancora in servizio ma non ebbi sentore di questo scherzo. Debbo ammettere che, sia pure con qualche ...  licenza, è stato ben concepito. Vi figura anche la firma contraffatta di Vittorio D'Ambrosi. Complimenti. Lorenzo Milanesi
15 novembre 2010 -  da Otello Pozzi: Francamente mi sembra una pagliacciata. Per quanto mi riguarda, sono convinto che chiunque sia stato l'autore dello scherzo, sarebbe stato più adatto a lavorare in un circo equestre piuttosto che in una grande banca.

16 novembre 2010 -  da Franco Barberis - Peccato che questa "bufala" è del 79. Altrimenti l'avrei trovata tra le circolari che hanno masterizzato dal1982.
Sicuramente qualche direttore "nato per meriti propri" avrebbe dato OK anche per la circolare SFI.
16 novembre 2010 -  da Maurizio Arpaio - Credo di essere stato tra i primi a leggere questa "chicca" e spero di non essere tra gli ultimi (e tra i pochi) che si complimentano con Alfredo per l'ottimo "scoop". Un plauso va anche agli anonimi autori, non tanto per aver ideato la cosa ma per averla messa in atto così  bene e per essere riusciti ad immortalarvi (per futura memoria) il vero "humus" dello spirito COMIT. Personalmente, non hai idea, caro Alfredo, quanti ricordi ha risvegliato quella circolare: da quando ci si rivolgeva alla Direzione Centrale,appellandola "On.le", fino agli esami di" maturità", vissuti con ansia e paura. Ricordi ancora più cari perchè sanno di "PATRIA", di giovinezza e di uno spirito bancario, oramai morto. Mi ha anche ricordato un paio di battute di puro spirito COMIT che mi furono dette quando il nostro Istituto stava per morire e con esso anche il "vecchio spirito" che l'animava. Era il periodo dell'esodo (volontario per molti) ed anch'io ero in fibrillazione per capire se conveniva, quanto conveniva e quali scenari si aprivano. Chiesi tra gli altri, lumi ad un collega campano il quale alla mia domanda su cosa avrebbe fatto lui ,mi disse:
" Quando entrai in banca, scelsi ed andai a letto con una donna; ultimamente, sto andando a letto con un viados e, collega, a me i viados non piacciono". Un altro rispose in modo meno schietto ma altrettanto chiaro: " Quando tu prendi un bus e ti accorgi che sta andando da una parte del tutto diversa da quella per la quale lo avevi preso, che fai? Suoni e scendi! Io ho già suonato....".
Anche questo era spirito COMIT! Complimenti ancora ed un saluto ed un augurio a tutti gli ex colleghi.
16 novembre 2010 -  da Claudio Santoro - Possedere il senso dell'umorismo è una grande dote e chi la possiede, molto spesso, è anche una grande persona. La Comit era anche questo, in un periodo in cui non si lesinava sulla formazione del Personale (non erano ancora RR.UU.). Adesso la formazione è ritenuta un costo e, pertanto, si taglia. I risultati si vedono. Si può dire che siamo stati fortunati nell'appartenere a un periodo e a una Banca che ci teneva a valorizzare i propri collaboratori.
16 novembre 2010 -  da Anselmo Locati: Posso garantire che la circolare, anche in risposta al commento di Giacomo Morandi, è vera dato che l' originale dal quale è stata ricavata la copia pubblicata da Alfredo è in mio possesso dal lontano 1981.
Ai tempi si sussurrava che uno degli autori fosse il Dr. Bacci mentre le firme erano ovviamente un falso.
17 novembre 2010 -  da Luigi Pinto: Ricordo perfettamente la circolare : all'epoca ero il C.S.E. (carneade ? chi era costui ??) di Vicenza, gruppo bellissimo e per me indimenticato ed indimenticabile. Era il segno che ci si sapeva prendere in giro senza mai dimenticare la nostra mission ed il gusto dell'appartenenza (all'Istituto). Posso immaginare chi vi abbia passato la notizia, tuttavia nel rispetto della sua privacy, prego Voi di salutarmelo con affetto. Un caro saluto a tutti gli ANPEC.
20 novembre 2010 -  da Francesco Basilico: Anch'io "amarcord": ero fresco fresco di prima nomina in una dipendenza di Vicenza. Fui testimone della caduta nella trappola del D., persona degnissima, un pochino moral-veneta. Appena lette le prime 5 righe cacciò un urlo e cominciò ad andare in escandescenze. Furono immediatamente convocati i funzionari e tutti i rappresentanti delle sigle sindacali. Non riporto il contenuto del discorso indignatissimo anche perché nel frattempo qualcuno era arrivato a leggere la nota e a rivelare clamorosamente la burla; commento: si però non xe minga giusto tor per el culo la gente che lavora!!! Ovviamente la frittata era fatta e il povero D. per un po' di tempo non partecipò più alle riunioni presso la Filiale Madre. L'episodio però mi condizionò, quando qualche anno dopo a Novara iniziai la lettura della circolare del Personale che istituiva le nuove modalità comportamentali nei confronti dei Pensionati. Sicuramente la ricordano tutti: invitava i D. a intrattenere opportunamente il "pensionando" per addolcirne l'uscita, istituiva il "pacco dono" in alternativa ad una cena conviviale o ad uno spettacolo teatrale, e così via fino alla corona di fiori..finale!
In quel periodo avevo in visita SFI, ovviamente sottoposi la circolare in "odore di falsità" ai colleghi di DC, c'era anche Giammaria che sicuramente ricorderà. Anche quella volta nulla era stato comunicato agli altri Servizi men che meno a SFI. Dopo una consultazione reciproca - a scopo “non facciamo la figura dei cioccolatini”- il tutto fu chiarito con una telefonata alle alte sfere.
Per anni siamo stati testimoni che la circolare diceva il vero, sino alla venuta di Banca Intesa : stiamo ricevendo ancora molti pacchi per “posta passera” ma di ben altra natura … comunque non vogliamo fiori ma neanche che ci prendano per i fondelli (vedi Cassa Sanitaria) ma questa è un’altra storia.
14 dicembre 2010 -  da Pier Paolo Lombardo: Complimenti all'ideatore della circolare taroccata. A distanza di anni mi è sembrato di leggerne una vera! Viva la Grande COMIT.
15 dicembre 2010 -  da Cesare Bertulli: All'epoca del fatto ero in servizio presso Comitholding a Lussemburgo e non so chi ne fece pervenire copia anche a noi. Capimmo subito che era uno scherzo anzi una gran goliardata, ma ci divertimmo un sacco!
08 ottobre 2011 -  da Paolo Musso: Salvo errore "sponsor" dell'operazione fu il Dr. Massimo Bacci, autore di altre gustose iniziative, spesso in ambito più locale; l'autore materiale sarebbe stato principalmente il Dr. Steve
11 settembre 2012 -  da Paolo Calosso: Ho lavorato anni in dc e mai ho saputo!!!!di questa circolare. Uno spasso. Incredibilmente a distanza di anni scopro un pezzo di storia (anche mia) che ignoravo. Mi è stato regalato un attimo di nostalgico piacere e non posso che esserne grato. Saluti a tutti i lettori.

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Piazza Scala - novembre 2010