«Cronaca degli avvenimenti
svoltisi nella tragica giornata del 12 dicembre 1969»
Un’altra testimonianza sulla bomba rinvenuta alla Comit
Alberto Gottarelli, Guido Montanari
illustrazione del collega Greg Cerra
Alla chiusura pomeridiana degli sportelli della Sede, i portieri rinvenivano una valigetta posta vicino all’ascensore a destra entrando in banca; dopo averla scossa, ebbero la sensazione che il suo contenuto fosse in monete ed un cliente distratto l’avesse dimenticata. Come prescritto la valigetta, chiusa, fu portata al 1° piano e consegnata al Vice Direttore Sig. [Giorgio] Aquino che in quel momento si trovava nel corridoio della Direzione della Sede. Detto Funzionario, depositata la valigetta sul tavolo del commesso in anticamera dell’Ufficio Dispacci, mise al corrente l’Ufficio Personale della Sede che, ritiratala, attuò alcuni tentativi di apertura per effettuare l’inventario, verbalizzare il contenuto e rintracciare il proprietario. Mentre si svolgevano detti preliminari, nelle strade adiacenti ebbe inizio un susseguirsi di ambulanze a sirene spiegate ed ormai circolava la voce che una bomba era scoppiata nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana, causando morti e feriti. I Colleghi della Sede, allarmati da quanto si propalava, mettevano la valigetta in un salotto vicino sottochiave ed avvertivano l’Ufficio Centrale del Personale. Il Capo del Personale Dr. [Vittorio] Corna decideva di chiamare la Polizia.
Era ormai giunta l’ora dell’uscita del personale, a chi era ancora in ufficio fu dato l’avvertimento dello stato di emergenza e di portarsi al piano terreno dopo aver aperto tutte le finestre perché gli artificieri della Polizia ormai giunti, esaminata la valigetta e constatato che conteneva una bomba, ebbero istruzioni dai loro superiori di farla brillare. Ciò avvenne, dopo che un autocarro ebbe scaricato nel cortile della Banca un notevole quantitativo di sacchi di cemento sfuso con il quale fu predisposto un cunicolo ed in esso introdotta la bomba: alla deflagrazione si avvertì una leggera scossa a tutto il palazzo, mentre il cemento sfuso, svolazzante nell’aria, imbiancava le costruzioni nelle vicinanze.
Milano, 28 ottobre 1992
Giuseppe Gruppi, Vice Direttore Addetto Dircomit
Uff. Centrale Personale
in pensione
Il cavalier Giuseppe Gruppi (Milano, 1909-2005) entrò
alla Comit nel 1926 come allievo impiegato; assegnato alla sede di Milano,
fu per alcuni mesi anche segretario di Edvige Mrozowska, seconda moglie
dell’amministratore delegato Giuseppe Toeplitz. Caratterizzato da
particolari attitudini per le rilevazioni contabili e statistiche, nel 1940
Gruppi passò al Servizio del Personale della Direzione Centrale, dove lavorò
soprattutto nel settore preposto alla Contabilità e alle Retribuzioni del
Personale.
Intellettualmente vivace anche nella sua terza età, dal 1992 al 1999 ha
collaborato con l’Archivio Storico della Banca Commerciale Italiana,
ricostruendo le serie statistiche del Personale Comit e partecipando a
diverse attività significative dell’Archivio. Oltre ad alcune preziose
testimonianze, di cui quella riprodotta qui sotto è sicuramente la più
rilevante, ci rimane di lui il ricordo di una persona gentile, pacata,
disponibile e arguta.
Nel luglio 2010 Piazza Scala ha
pubblicato un racconto per visualizzare la pagina clicca qui |
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Piazza Scala - luglio 2012