Siamo giunti al giro dell’estate,uno delle più pazze dal punto di vista meteorologico, almeno al nord, fino alla Toscana. Il sole si è fatto desiderare ma  chi è rimasto città ha potuto godere, salvo una settimana agli inizi di luglio, di un clima da Nord Europa, dove, peraltro, ha fatto un caldo anomalo.
Ho passato una settimana in Valle d’Aosta, vicino al massiccio del Monte Bianco, tempo discreto contrariamente a quanto segnalato dai meteo che hanno fatto più volte cilecca. Allego alcune foto scattate durante il mio breve soggiorno.


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Nel silenzio dei boschi,accompagnato dal rumore dei torrenti impetuosi (cfr. foto ), ho passato molte ore a riflettere sulla nostra Italia, ancora in crisi, si parla di stagnazione anzi di depressione, questa ancora più grave della stagnazione. Qualche illuminato economista sostiene che il liberismo genera velocemente un sistema monopolista, in cui solo una piccola parte della popolazione possiede ricchezza, mentre il 10% e a volte anche il 5% detiene il 50% della ricchezza nazionale.
In tal contesto il Governo ed in particolare il premier si è intestardito sulle riforme costituzionali (abolizione del Senato che dovrà essere ancora approvato in terza lettura, riforma elettorale).
Il nostro bel paese,così veniva definito qualche decennio addietro, ha bisogno d’interventi forti sul fronte economico, sgravio delle tasse sulle piccole/medie imprese. Sembra che i nostri politici vivano su Marte e il fiorentino crede ancora che con un eloquio accattivante e qualche battuta si possano risolvere i nostri problemi.
E’ pur vero che il nostro debito pubblico è una forte ancora che non riesce a tornare in superficie ma la spesa pubblica si attesta sugli 800 miliardi di euro all’anno e il povero Cottarelli, persona seria, viene contestato dal premier e dai suoi ascari. Era su questo fronte che si doveva subito intervenire, non lo dico io ma gli economisti che vengono definiti gufi, animali noti per la loro intelligenza.
Molti dicono che in sei mesi i nostri attuali governanti non possono risolvere atavici problemi ma bisogna pur iniziare.
Adesso la stampa che conta riferisce che sono al vaglio varie ipotesi per le pensioni alte, qualcuno sussurra che bisogna abbassare l’asticella. Si è affacciato alla ribalta un altro guru tal deputato Gutgeld, renziano della seconda ora, ex manager della McKinsey (sic!) che aveva ipotizzato un contributo di solidarietà del 10% sulle pensioni superiori ai 3.500 euro per un incasso di 3,5 miliardi. Sembra che anche il premier sia sulla stessa linea. Andiamo bene, non faccio riferimento alla mia pensione ma toccare il ceto medio è un autogol clamoroso qualora detta ipotesi trovasse applicazione. Io pago 25.000 di Irpef all’anno e credo che non posso essere considerato, come molti altri, un parassita.
Per finire l’egregio fiorentino dice che non è così importante se sale  lo spread: dovrebbe fare un ripasso sulle conseguenze economiche che tutti noi conosciamo bene.
Non voglio più tediarvi, vorrei chiudere questo mio scritto con una frase di un nostro illustre collega in merito all’ingaggio del Sig. Conte, neo allenatore della nostra nazionale di calcio: “ la nostra società è talmente disabituata al concetto del bene comune, del vivere secondo giustizia ed equità, del rispetto della povertà altrui (che presto sarà di tutti ), che non ci si meraviglia più di nulla, nemmeno di un contratto di quasi 10 miliardi di vecchie lire per insegnare (?) a dare quattro calci a un pallone. L’unica… consolazione è che più in basso di così è difficile scendere “


Renzo Saitta - Agosto 2014

 

Estate 2014: ai piedi del massiccio del Monte Bianco
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Piazza Scala - Agosto 2014